I Liberi Pensatori Svizzera accogliono con favore l'estensione della norma penale contro la discriminazione

I Liberi Pensatori Svizzera sono lieti di constatare il risultato del voto distinto. È la responsabilità di tutta la società promuovere una convivenza tollerante. Tuttavia, anch’il diritto penale può e deve essere usato come ultima risorsa per combattere l'incitamento all'odio e alla discriminazione contro le persone LGBTI - che è spesso motivato dal fondamentalismo religioso.

Sujet «die dunklen Zeiten sind vorbei»

I Liberi Pensatori Svizzera vedono il voto chiaro del 9 febbraio 2020 come il segno che i fondamentalisti religiosi non sono riusciti a convincere molte persone fuori della loro clientela principale. La società svizzera diventa vieppiù laica e gli svizzeri sono vieppiù lontani dalla religione. I liberi pensatori in Svizzera si sono battuti per l'estensione della legge antirazzismo con spot su autobus e treni, e lo hanno fatto laddove i loro avversari sono particolarmente rappresentati: nelle regioni della Svizzera che sono relativamente religiose.

I Liberi Pensatori Svizzera attribuiscono grande importanza alla libertà di espressione e auspicono che l'articolo 261 continui ad essere applicato con cautela e moderazione. In casi estremi, tuttavia, l'odio reale a cui sono esposte le persone LGBTI può essere contrastato anche con misure di diritto penale. Allo stesso tempo, I Liberi Pensatori Svizzera continuano a chiedere la depurazione dell'articolo 261 del Codice penale svizzero: in particolare, il divieto di blasfemia deve essere abolito. Le persone e i gruppi di persone meritano protezione. Le idee religiose e i sentimenti religiosi, divinità o dee, tuttavia, non lo fanno. L'attuazione della risoluzione dei Liberi pensatori svizzeri del novembre 2018 rimane un segnale chiaro e necessario, soprattutto per gli stati che ricorrono al divieto di blasfemia per perseguitare le minoranze religiose e gli attivisti laici. La mozione relativa del consigliere nazionale Beat Flach non è ancora stata discussa in Consiglio. 

Il risultato della votazione dimostra che la protezione delle persone LGBTI è una questione che riguarda la società intera e che è sostenuta dalle maggioranze. In questo contesto, i liberi pensatori sperano anche che il "matrimonio per tutti" diventi presto realtà.