Freidenker 01/2005.pdf

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(file: @@freidenker-200501.pdf@@)libero pensatore 90. Jahrgang Nr. 1 Januar 2005 Neu aufgetauchte Bilder aus dem ersten Weltkrieg dokumentieren offenbar ein bemerkenswertes Ereignis: Nach mehrtägigen erbitterten Kämpfen halten Soldaten beider Seiten am Weihnachtsmorgen bemalte Schilder hoch, auf denen sie sich gegenseitig "Merry X-mas" und "Frohe Weihnachten" wünschen. Darauf beginnen die "verfeindeten" Soldaten die Toten zu bergen und zu beerdigen. Anschliessend singen sie gemeinsam Weihnachtslieder, tauschen Geschenke aus zeigen sich Familienfotos... Es wird zusammen getrunken und Fussball gespielt. Zwei Tage später, auf massiven Druck durch Exekutionskommandos, wird wieder geschossen – das Morden geht weiter... Die Geschichte zeigt, dass es einen Punkt gibt, wo Krieg als sinnlos empfunden und die Sehnsucht nach Frieden und Gemeinschaft alles andere übersteigt. Dieser innere Drang im Menschen ist ein Hindernis für die Kriegsführung. Schon immer versuchten Regierungen und Militärs, die Soldaten davon abzuhalten und sie in anders zu konditionieren. Bis zu den Revolutionskriegen des 18. Jahrhunderts bestanden die Armeen in der Regel aus Männern, die überhaupt nicht motiviert waren, im Kampf zu fallen. Der Drill via Rhythmus und Bewegung hatte zum Ziel, den Einzelnen zum Soldaten zu formen, der auf akustische und visuelle Reize automatisch reagiert, sich in den dicht geschlossenen Kampfkörper eingliedert und in die mechanisch tödliche VorErziehung zum Töten D. Grossmann: vom Militärpsychologen zum Kämpfer gegen Videoballerspiele. Seiten 1, 3, 6 Killologie: die Wissenschaft vom Töten wärtsbewegung übergeht. Trommeln, Schlachtgesänge, aber auch physische Peinigung unterstützen diese Erziehung. Um Fluchtregungen zu verhindern, standen hinter den Infanterieeinheiten die Kavallerieeinheiten, bestehend aus überwiegend adligen und sozial gut gestellten Eliten, welche die Soldaten malträtierten und sogar in Der Militärhistoriker und Psychologieprofessor Dave Gross-mann untersuchte im Auftrag der amerikanischen Armee, wie man die Tötungsrate kriegsführender Soldaten erhöhen kann. Dabei stellte er fest, dass der Soldat eine tief sitzende Hemmung hat, einen anderen Menschen zu töten. Bei Feindberührung werde viel- die eigenen Reihen schossen, um die Infanteristen vorwärts zu drängen. Es gab kein Entkommen. In der französischen Revolution waren die Soldaten erstmals bereit, für die Nation, für Freiheit, Gleichheit, Brüderlichkeit zu kämpfen. Im Nationalsozialismus wurde die Konditionierung der Soldaten durch fanatische Propaganda, Massenrituale und Massenpsychologie subtiler. Ehrenmitglied der Freidenker FVS-Ehrenmitglied Y. Shaikh schreibt über die Stellung der Frauen im Islam. fach gezielt daneben geschossen, als Ersatzhandlung werde unnötig nachgeladen usw.: "Die Soldaten sind bereit zu sterben, sie sind bereit, sich für ihre Nation zu opfern, aber sie sind offenkundig nicht ohne Weiteres bereit zu töten." Aus militärischer Sicht war Grossmanns Untersuchungsergebnis deprimierend. So vieles wurde doch schon versucht, um die menschliche Tötungshemmung zu unterdrücken: Physi  Seite 3 Seiten 3, 4-5 Mechanismen der Meinungsmanipulation In einem offenen Brief an die Medien Deutschlands kritisiert die GiordanoBruno Stiftung die Unterdrückung kritischer Stimmen. Seite 6 FREIDENKER 1/05 1 Libero pensatore Religione e scuola pubblica storia e dell’opzione religione. La commissione, incaricata di approfondire le due iniziative, dovrà consegnare il proprio rapporto entro la fine di agosto 2005. Le due iniziative hanno in comune l’idea di porre fine alla prerogativa anacronistica delle due chiese, cattolica ed evangelica, di designare gli insegnanti della cosiddetta ora di religione facoltativa. Contengono però il difetto fondamentale di sostituire l’insegnamento della religione, materia facoltativa, in rispetto dell’art. 15, cpv. 4 della Costituzione federale, con un insegnamento obbligatorio di contenuto problematico. Questo, in modo particolare, vale per l’iniziativa Sadis, che pone l’accento sul cristianesimo e della sua storia, e su una presunta universalità del fenomeno religioso. L’affermazione che la mancanza dei rudimenti del cristianesimo renda estremamente difficoltosa, se non impossibile, la corretta comprensione di gran parte della storia, della letteratura, dell’arte figurativa e musicale, della filosofia e dei valori etici sui quali si è fondata e sviluppata la civiltà occidentale è per lo meno avventata. Causa Cadro La neutralità confessionale alla quale è tenuto lo Stato assume particolare rilievo nell’ambito della scuola pubblica. La sentenza del 26 settembre 1990 della I Corte di diritto pubblico2 nella causa Comune di Cadro contro Guido Bernasconi e Tribunale amministrativo del Cantone Ticino (ricorso di diritto pubblico) contiene, nelle considerazioni 5 e 6, principi applicabili al caso in questione. Secondo queste considerazioni, l’orientamento confessionale dell’insegnamento da parte dell’autorità o degli insegnanti – a favore di una o più religioni o contro le stesse – è proibito. Separazione tra Stato e Chiesa Dal punto di vista del Libero pensiero, garante di una stretta osservanza della libertà di credenza e di coscienza, sostenitore dell’opinione che la religione è un affare privato e che in una democrazia lo Stato non ha il diritto di privilegiare alcuna credenza religiosa, convinto assertore della incondizionata separazione tra Stato e Chiesa, l’unica via da seguire è lo stralcio puro e semplice dell’ art. 23 della legge sulla scuola del 1° febbraio 1990. La religione strumento, che assoggetta l’essere umano al potere, e il suo influsso sugli eventi, va trattata nell’ambito delle materie storia e geografia già presenti negli istituti medi e superiori. La religione stampella, a cui si ricorre quando la ragione non basti a spiegare le cose, fa parte della sola sfera privata e non può trovare posto nell’ambito della scuola pubblica. La scuola pubblica ha invece il compito, a tutti i livelli, di stimolare la curiosità degli allievi ed il loro interesse nei confronti della scienza; di abituare gli allievi all’esame critico e razionale dei fenomeni; di abituare gli allievi a non accettare affermazioni se non vi sono validi motivi per ritenerle vere; di far comprendere agli allievi l’insostituibile ruolo della scienza nel progresso dell’umanità; di fornire agli allievi informazioni corrette e razionali sui presunti misteri. Il fatto incontestabile della diserzione dell’istruzione religiosa, lamentato dall’iniziativa Sadis, è una conseguenza dei cambiamenti in atto nella società e della crescente avanzata del pensiero razionale. Questo fatto deve essere valutato come positivo. Inoltre, con lo stralcio puro e semplice dell’art 23 si fa risparmiare allo Stato, e di riflesso al contribuente più di 2,250,000.- franchi all’ anno, e non mi pare poco. R.S. 1 2 Porgo a tutti, libere pensatrici e i liberi pensatori, i migliori auguri per l’anno nuovo. Il 2005 sarà, per il nostro movimento, un anno impegnativo. In rappresentanza dei 23.0001 non credenti dichiarati del nostro Cantone, sarà necessario occuparsi del dibattito sull’insegna-mento della religione nella scuola pubblica del Cantone, che l’iniziativa parlamentare generica del 25 marzo 2002 di Paolo Dedini e l’Iniziativa parlamentare elaborata del 2 dicembre 2002 di Laura Sadis, hanno riaperto. Iniziativa Dedini L’iniziativa Dedini propone l’abrogazione dell’art. 23, capitolo V della legge sulla scuola del 1° febbraio 1990 (insegnamento della religione cattolica e della religione evangelica, con frequenza facoltativa), sostituendolo con l’insegnamento obbligatorio per tutti indistintamente della storia delle religioni, dell’etica e della filosofia. Iniziativa Sadis L’iniziativa Sadis propone la modifica dell’art. 23 in un corso di cultura religiosa per tutti gli allievi, in tutte le scuole obbligatorie e post obbligatorie a tempo pieno con le seguenti finalità: a) sviluppare progressivamente la conoscenza di quegli elementi del cristianesimo e della sua storia che risultano indispensabili per la comprensione della cultura e della tradizione europee; b) avvicinare i giovani, mediante riferimenti a religioni storiche diverse da quella cristiana, alla comprensione dell’universalità del fenomeno religioso, così da favorire il rispetto di ogni atteggiamento (di adesione ad una fede, agnostico o ateistico). Commissione speciale Per dare una risposta a queste due iniziative parlamentari, il Consiglio di Stato ticinese ha istituito una commissione speciale di tredici membri composta dal direttore, tre rappresentanti delle scuole, tre rappresentanti della Chiesa cattolica, due rappresentanti della Chiesa evangelica, un rappresentante dei Liberi pensatori, un rappresentante per ognuna delle iniziative parlamentari e un docente di Censimento federale 2000 Sentenza 116 IA 252 del Tribunale federale Il testo integrale dell’iniziativa Dedini, dell’iniziativa Sadis e della Sentenza 116 IA 252 sono a disposizione dietro richiesta e possono essere inviate sia per posta elettonica sia per posta normale. 2 FREIDENKER 1/05 Fortsetzung von S. 1 ZV Freidenker-Vereinigung der Schweiz die Stimme der Konfessionsfreien www.freidenker.ch Eine Aufgabe für Sie? scher Druck, psychischer Druck, emotioneller Druck, Drogen aller Art – der Faktor Mensch blieb wie er war. Dies soll sich ändern. In amerikanischen, mit einiger Wahrscheinlichkeit aber auch in russischen, chinesischen, japanischen und europäischen Labors, wird intensiv am Kämpfer von morgen gearbeitet: Der Bestrebungen gehen hin zur menschlichen Kampfmaschine. "Soldaten", so heisst es in einer Vision des Pentagon für das Jahr 2020, "müssen schneller, tödlicher und präziser werden". Der Soldat der Zukunft soll an sieben Tagen 24 Stunden wach bleiben, ohne durchzudrehen. Er soll keinen Schmerz mehr spüren, seine Wunden sollen sich automatisch wieder schliessen, Blutungen sollen gestoppt werden. Er soll verwundet, auch mit abgerissenem Arm und Kugeln im Bauch, weiterstürmen und weiter kämpfen können. Der Soldat der Zukunft muss nicht essen. Er kann mit allen nötigen Elementen und Vitaminen über Verpflegungspflaster versorgt werden. Mittels Acetylcholinesterase (AChE), einem Enzym, das bei der Entwicklung des posttraumatischen Stress-Syndroms eine grosse Rolle spielt und dessen Kontrolle die Soldaten nicht nur im Gefecht stabiler machen würde, könnte auch die anschliessende psychologische Betreuung minimiert werden. Als Fernziel soll es möglich sein, menschliche Erinnerungen in implantierbaren Mikrochips abzuspeichern, um anderen Soldaten dadurch die Kampferfahrungen und das waffentechnische Know-how durch einen Upload zu ermöglichen. Der Mensch reduziert auf simples Material, eine Schnittstelle zwischen Todbringer und Maschine. So soll der Soldat zukünftiger Kriege funktionieren. Dafür werden Millionen und Milliarden an Steuergeldern, Millionen an Arbeitsstunden unzähliger Forscher und die Qual Tausender Affen, Ratten und anderer Tiere aufgewendet. Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) heisst die militärische Forschungseinrichtung. Ihr Konzept verkauft sich durch den Mehrfachnutzen: Die Forschungsprojekte führen immer auch zu humanen zivilen Anwendungen und für Universitäten, LeiterIn der Geschäftsstelle 50% Für den Aufbau der neuen Geschäftsstelle in Bern suchen wir eine initiative, selbständige Persönlichkeit. Sie bringen mit: Erfahrung in PR und Marketing im Non-Profit-Bereich Erfahrung in Administration/PC Sprachen: d/f schriftlich und mündlich, zusätzlich i/e von Vorteil Bevorzugter Arbeitsort: Bern. Arbeitsbeginn: 1. Mai 2005 o.n.V. Schriftliche Bewerbungen mit den üblichen Unterlagen bis 15.01.05 an den Zentralpräsidenten FVS, J.L. Caspar, Büelrain 4, 8545 Rickenbach. DR. YOUNUS SHAIKH: Ehrenmitglied der Freidenker Der Zentralvorstand der FVS hat Dr. Younus Shaikh Ende 2004 die Ehrenmitgliedschaft der Freidenker-Vereinigung der Schweiz verliehen. Younus Shaikh, Freidenker und Gründer-Präsident der pakistanischen Rationalistenorganisation, "The Enlightenment" (die Aufklärung), war im August 2001 wegen Blasphemie zum Tode verurteilt worden. Nach mehr als 3 Jahren Haft ist er dank internationaler Unterstützung – auch der Freidenker – im Januar 2004 freigekommen und hat in einem westlichen Land Asyl gefunden. Younus Shaikh will sich aus dem Exil für die Aufklärung in den islamischen Ländern einsetzen. rc die um Einnahmequellen buhlen, kann solche Forschung ein bereicherndes Unternehmen sein. Blinde sollen wieder sehen können und Gelähmte wieder gehen, Gehörlose wieder hören. Millionen von Menschen versprechen diese Forschungsanstrengungen Hilfe – und Millionen von Menschen werden durch eine neue Kämpfergeneration zu Krüppeln werden. Machen wir uns also nichts vor: Erfolgsmeldungen aus der Neurochirurgie und dem Bioengineering sind in der Regel "Abfall"-Produkte der Kriegsforschung – ebenso wie das Internet und andere technische Segnungen unseres Alltags... Der Militärpsychologe Dave Grossmann hat sich übrigens mittlerweileaus dem Militärdienst verabschiedet und eine "Killologie Forschungsgruppe" begründet, um auf die dramatischen Folgen von Gewalt verherrlichenden Medien und Computerspielen für unsere Kinder aufmerksam zu machen. rc www.factum-magazin.ch www.killology.com Mehr zum Thema: Literaturwhinweis S. 7 FREIDENKER 1/05 3 Dr. Younus Shaikh Der Islam und die Frauen schen Gesellschaft, mehr als eine Ehefrau in seinem Hause zu haben; und es kann als recht sicher gelten, dass Polygamie vom Propheten erst nach der Offenbarung des Islam eingeführt und ermutigt wurde. Frauen sollten so viele Muslime wie möglich produzieren. Das führte schliesslich zur Herabsetzung des Status der verheirateten Frau in der islamischen Gesellschaft. Während vor-islamische arabische Sitten viele lockerere Formen von Ehe in matrilinearer und matrilokaler Tradition erlaubten, die der Frau Freiheit und Freizügigkeit als volles menschliches Wesen gewährten, reduzierten die künstlichen Regeln des islamischen Nikah (religiöses Heiratsritual) die Ehe Vor dem Aufkommens des Islam genossen die heidnischen arabischen Frauen im allgemeinen einen respektierten Status in der Gesellschaft. Viele von ihnen, darunter Khadija, die erste Frau des Propheten des Islam, hatten das Recht, sich ihren Geschäften zu widmen und ihre Ehemänner in matriarchaler Manier zu erwählen oder zu entlassen. Sie nahmen in Krieg und Frieden an den meisten öffentlichen Aktivitäten teil, einschliesslich der öffentlichen Glaubensausübung. Göttinnen Im weiblich orientierten arabischen Heidentum hatten Göttinnen einen ten Sexsklavinnen jedoch waren keinerlei derartigen Beschränkungen unterworfen. Tatsächlich ging der Hijab, der semitransparente, das halbe Gesicht bedeckende Schleier, auf eine sehr alte Sitte zurück, die in assyrischer Zeit entstanden war. Er war ein Statussymbol und soziales Kennzeichen für freie Frauen. Die vor-islamischen heidnischen arabischen Frauen in den Städten trugen den modischen Hijab oft, die Frauen der Stämme aber niemals. Ausschluss aus Öffentlichkeit Später führte der Islam Methoden ein, die "Anständigkeit der Frauen zu bewahren" – wie z.B. das Niederschlagen der Augen in der Öffentlichkeit, das Verbergen von Brust und Juwelen usw. Diese Beschränkungen wurden von den Nachfolgern des Propheten ausgeweitet und überstiegen schliesslich bei weitem seine ursprüngliche, im Koran dargelegte Absicht. Sie blieben von nun an mehr oder weniger eine permanente Fixierung des muslimischen Lebens. Die Unsicherheit des frühen Islam trug zunehmend zum Ausschluss der Frauen bei, und nach hundert Jahren, zur Zeit der Herrschaft des Abbasidischen (auf Abbas, den Onkel des Propheten zurückgehenden) Kalifen (Herrscher) Haroon ur Rashid, waren Frauen zu blossen Sexualspielzeugen und Gebärmaschinen geworden, und als verheiratete Frauen waren sie blosse Dienstmägde und soziale Anhängsel des Mannes. Sexsklavinnen Darüberhinaus wurden Frauen auf öffentlichen Märkten aller islamischen Länder offen als Sexsklavinnen gekauft und verkauft, beliehen, vermietet oder Freunden zum Geschenk gemacht. Der Prophet selbst beschenkte seine Favoriten mit Sexsklavinnen. Die Anzahl der Sklaven, die man besitzen konnte, war unbegrenzt. Einer der Gefährten des Propheten Hazrat Zubair Ibn ul Arvan besass zum Beispiel 1000 männliche Sklaven und 1'000 Sexsklavinnen. Eroberung und Ausbeutung Der Islam sah die Frau als das vom Manne zu beackernde Land an, in dem er seinen Samen ausschüttete. speziellen Status. Die Göttin Al-Uzza in Mekka, die Göttin Al-Lat in Taif und die Göttin Manat in Medina waren die beliebtesten Gottheiten, und ihre Statuen waren höchst geehrt, während die Statue des gestrengen Allah nahezu vernachlässigt wurde. Die heidnische arabische Dichtung widmete sich hauptsächlich der Schönheit und Anmut der Frauen und dem Ruhm der Stammeswerte im Frieden und im Krieg. Und es gab nur einen einzigen räuberischen Stamm von Mekka, in dem die üble Sitte herrschte, neugeborene Töchter lebendig zu begraben. Polygamie Es war sehr ungewöhnlich für einen Mann in der vor-islamischen arabi- zu blosser sexueller und gesellschaftlicher Sklaverei. Schleier: vom Statussymbol zum Zwang Der Prophet des Islam war, bevor er zum Propheten wurde, ein Gegner des lebendig Begrabens von neugeborenen Töchtern; er arbeitete mit Eifer für eine Frau und er heiratete mit Freude eine geschiedene Frau. Der frühe Islam führte die meisten der vorislamischen Stammestraditionen fort. Für die Frauen von Medina gab es keine Hijabs (Halbschleier) und keine Schleier. Und später waren nur die neun Frauen des Propheten in ihrem Umgang beschränkt, da ihr Haus ständig voller Besucher war. Des Prophe- 4 FREIDENKER 1/05 Der Prophet selbst führte fast hundert Kriege, Überfälle und Angriffe zum Zwecke des Plünderns. Nach ihm setzten seine Nachfolger diese Schandtaten fort. Die wilden und grimmigen islamischen Beduinenstämme mit ihrer jahrhundertelangen Erfahrung skrupelloser und grausamer Stammeskriegsführung erwiesen sich als effektive Stosstruppen des Islam. Nach dem Irak fiel Syrien im Jahre 634 christlicher Zeitrechnung an das islamische Reich. Trotz Kapitulationen fanden an vielen Orten grosse Massaker statt: Tausende von Männern wurden abgeschlachtet und Frauen und Kinder in die Sklaverei verkauft; Klöster wurden ausgeraubt, Mönche und Dorfbewohnen erschlagen und Nonnen vergewaltigt. Nach der Eroberung Ägyptens wurden viele Städte geschleift und ihre gesamte Bevölkerung ermordet. Grosse Massaker fanden auch auf Zypern und in Nord-Afrika statt. Die römische Provinz Irak, die syrische Provinz Iran und der eroberte Iran brachten Hunderttausende von männlichen Sklaven und weiblichen Sexsklaven ein, sowie das fruchtbare Land dieser einst mächtigen und zivilisierten Länder, in denen Frauen grossen Respekt genossen hatten, z.B. im manichäischen Irak, im pharaonischen Ägypten und in den nordafrikanischen Zivilisationen. Wie in Ägypten und Iran zerstörten die erobernden islamischen Beduinen-Armeen, wo immer sie hinkamen, die Kultur der örtlichen Zivilisation und setzten, skrupellos Männer ermordend und Frauen zu dauernder sexueller Sklaverei degradierend, ihr mittelalterliches islamisches Stammesgebahren durch. Kurz gesagt, taten die islamischen Beduinenstämme und Barbaren den umliegenden höheren Zivilisationen das Gleiche an, was die römischen Barbaren den hochzivilisierten alten Griechen angetan hatten. Inzwischen setzten die islamischen Beduinen das Rauben fort und entführten all die islamischen Jahrhunderte hindurch europäische Frauen für islamische Sklavenmärkte. Sozialer Ausschluss Die Eroberung Syriens erzwang die Konversion Tausender von christlichen Priestern zum Islam, die zwar ihre Religion, nicht aber ihren Beruf wechselten: Aus ihnen wurden die harten anti-feministischen Mullahs, und sie setzten nicht nur ihre religiöse Magie und ihre Rituale unter dem Islam fort, sondern auch die ihrem Wesen nach christliche Mittelalterlichkeit. Kurz: als ein Ergebnis dieser Eroberungen und Zerstörungen sowie der von den islamischen Stämmen aufgezwungenen Mittelalterlichkeit gingen die Gesellschaften unter islamischer Herrschaft weiter als alle anderen in ihrem totalen Ausschluss der Frauen von politischer Macht und sozialem Einfluss. Entmündigung und Enteignung Die islamische Gesetzgebung ging weit über alles hinaus, was sich der Prophet ursprünglich in seiner Stammesreligiosität erträumt haben mag, wenn es darum ging, Frauen um ihren rechtmässigen Platz in der Gesellschaft sowie in Erbschaftsangelegenheiten zu betrügen. Wo der Koran ihnen ursprünglich ein Erbschaftsrecht einräumte, erfand der islamische Mullah die rechtliche Institution des Waqf – die religiöse Grundlage für den Erbausschluss von Töchtern und ihren Nachkommen. Obwohl der Koran der Frau tatsächlich ein Erbrecht zusprach, blieb sie unmündig, für gewöhnlich ohne jede Bildung, und brauchte einen Betreuer in Gestalt ihres Vaters, Ehemannes oder Sohnes. Widerspruch zwischen Theorie und Praxis Tatsächlich ist der Status der Frauen im Islam theoretisch erhöht, in der Praxis jedoch äusserst jämmerlich. Die sich vervielfachende Anzahl von Harems (Wohnort für Sexsklavinnen), die schliesslich unter dem Kalifen AlWalid II institutionalisiert wurden, betont die unvermeidliche Degradierung der Weiblichkeit unter dem Islam. Der Kalif Haroon ur Rashid hatte 2000 Sexsklavinnen, der Kalif Mutwakkal 4000. Und jeder Mullah, Beamte oder Soldat eines islamischen Staates hatte einige männliche Sklaven und einige weibliche Sexsklaven aus den Ländern der eroberten Zivilisation. Gewalttätiger Antifeminismus Da es Frauen nicht erlaubt war zu lernen, eigenen Erfahrungen zu machen und selbständig zu denken, ist es kein Wunder, dass es in 1600 Jahren islamischer Geschichte nur sehr wenige hervorragende Frauen gegeben hat. Und die, die durch Zufall oder die Macht alter vorislamischer Sitten doch ans Licht der Öffentlichkeit oder in die Korridore der Macht gerieten, wurden früher oder später auf Befehl irgendeines frommen Mullahs eliminiert. In der Tat, der gewalttätige Antifeminismus des Islam war ebenso ruchlos wie das Verbrennen von Hunderttausenden von europäischen Frauen als Hexen durch das Christentum des 15., 16. und 17. Jahrhunderts. Shariah: Totale Unterwerfung Die Agenten des Frauenhasses unter islamischer Herrschaft, die Mullahs und Kalife, fuhren fort, die Degradierung der Frau unter dem formalisierten und schäbigen islamischen Rechtssystem der Shariah zu fördern, das das Schlusssiegel unter die totale Unterwerfung des weiblichen Elementes setzt. Die moderne Geschichte des Islam ist nur die Fortsetzung des islamischen Mittelalters der Eingeborenenstämme. Modern sind nur die Technologie, die Phraseologie und die Fassade. Fortsetzung folgt Quelle: Rationalist International Bulletin Nr. 134 Übersetzung: Ursula-Charlotte Dunckern RATIONALIST INTERNATIONAL ist ein unabhängiges Forum von Rationalisten aller Art – Freidenker, Humanisten, Säkularisten, säkularer Humanisten und Skeptiker. Das Rationalist International Bulletin ist das Online-Organ von Rationalist International. Es erscheint in Englisch, Spanisch, Französisch, Deutsch und Finnisch und kann gratis abonniert werden. Sanal Edamaruku, Generalsekretär der Indian Rationalist Association, ist Präsident von Rationalist International und Herausgeber des Bulletins. www.rationalistinternational.net FREIDENKER 1/05 5 Mechanismen der Meinungsmanipulation Im Folgende drucken wir einen offenen Brief der Giordano Bruno Stiftung an die Medienverantwortlichen in Deutschland ab. Die FVS stellt sich hinter die Kritik der Stiftung und hat sich im Zusammenhang mit der Schaffung der neuen Geschäftsstelle zum Ziel gesetzt, künftig den Anspruch der Konfessionsfreien der Schweiz auf Vertretung in Debatten in Radio und Fernsehen geltend zu machen. "Dass über 59 Millionen US-Bürger mit George W. Bush einen Mann im Präsidentenamt bestätigt haben, der trotz aller wissenschaftlichen Widerlegungen an die wörtliche Auslegung der biblischen Schöpfungsgeschichte glaubt und die Komplexität der Welt mit fatalen politischen Wirkungen auf ein naiv-moralisches Gut-Böse-Schema herunter bricht, hat viele rational denkende Menschen diesseits und jenseits des Atlantiks aufgeschreckt. Bushs Wiederwahl bestätigt die banale Erkenntnis, dass jede Demokratie im höchsten Maße abhängig ist vom Grad der Mündigkeit bzw. Unmündigkeit ihrer Bürger. Mündigkeit die Fähigkeit, „sich des eigenen Verstandes zu bedienen“ (Kant) - ist allerdings ein zartes Pflänzchen, das nur unter besonders günstigen Umständen gedeiht. Von besonderer Wichtigkeit ist dabei die Qualität des Informationsangebots in den Medien, tragen diese doch durch Auswahl, Anordnung und Präsentation von Fakten, Meinungen und Argumenten ganz wesentlich zur „sozialen Konstruktion von Wirklichkeit“ bei. Leider nehmen nicht nur in Amerika, sondern auch hierzulande Medienverantwortliche ihre verantwortungsvolle Aufgabe nur selten mit der nötigen Sorgfalt wahr. Politischer Druck sowie das Diktat der Quote sorgen dafür, dass bestimmte Fakten und Argumente aus der medialen Wirklichkeit ausgeblendet werden - mit der Folge, dass logisch und empirisch längst widerlegte Inhalte weiterhin unreflektiert in den Köpfen der Medienkonsumenten herumspuken dürfen. Dabei schrecken manche Medienmacher nicht davor zurück, die für die Weiterentwicklung jeder Demokratie notwendige Streitkultur bewusst zu manipulieren und sich selbst in den Dienst gegenaufklärerischer Strömungen zu stellen. Weil dieser Prozess hinter den Kulissen abläuft, erfährt der normale Medienkonsument hiervon nichts, vielmehr glaubt er, Diskussionen zwischen echten Kontrahenten verfolgen zu können und ein zumindest ansatzweise stimmiges Bild der Wirklichkeit vermittelt zu bekommen. Mit diesem Offenen Brief möchte die Giordano Bruno Stiftung, die sich als Sprachrohr einer rationalen, wissenschaftlichen und humanistischen Aufklärung versteht, die subtilen Mechanismen der medialen Meinungsmanipulation aufdecken. Wir dokumentieren zwei Fälle, die am konkreten Beispiel verdeutlichen, was in unserer Medienlandschaft schief läuft. Weil es sich dabei nicht um Ausnahmen, sondern um die Regel handelt, fordern wir die Medienverantwortlichen in Deutschland mit allem Nachdruck dazu auf, weitere Manipulationen dieser Art zu verhindern und dafür zu sorgen, dass aufklärerische Perspektiven den Stellenwert in der medialen Berichterstattung erhalten, der ihnen in einer technisch hoch entwikkelten Gesellschaft zukommen sollte." Im Brief werden in der Folge zwei Vorfälle detailliert geschildert: Fall 1: sternTV (RTL) hat einen Interviewtermin mit dem "Ent-Zauberer" James Randi abgesagt, der in einer amerikanischen Umfrage zum "wichtigsten Skeptiker des 20. Jahrhunderts" gekürt worden ist "für seine Verdienste um das vernunftgeleitete Denken". Den Kontakt hergestellt hatte die Giordano Bruno Stiftung, mit dem Ziel, einen aufklärerischen Gegenbeitrag zur am 14. November 2004, zur besten Sendezeit bei RTL, ausgestrahlten "Uri Geller-Show" zu ermöglichen. Fall 2: Michael Schmidt-Salomon, Vorstandsmitglied der Giordano Bruno Stiftung, wurde vom Hessischen Fernsehen eingeladen zu einer Diskussionsrunde zum Thema "Das Kreuz mit dem Kreuz: Ist die Kirche ein Auslaufmodell?" in der Sendung "Talk vor Ort" (hr3, 11.11.04, 20.15 Uhr). Dazu ist es aber nicht gekommen. Der ebenfalls eingeladene Bischof Kamphaus stellte nämlich die Redaktion vor die Wahl: Entweder er oder Schmidt-Salomon. Auch Uta Ranke-Heinemann war, wie sich herausstellte, dem Bischof als potentielle Diskussionspartnerin nicht genehm. Der Sender hat rc sich gebeugt. www.bfg-muenchen.de www.giordano-bruno-stiftung.de Büchertisch Wider das Töten im Kinderzimmer Der amerikanische Militärpsychologe Dave Grossman und die Erziehungsberaterin Gloria DeGaetano zeigen die erschreckenden Parallelen zwischen den bei der Ausbildung von Soldaten benutzten Videosimulatoren und sogenannten "Ego-Shooter"-Videospielen auf. Grossmans Anliegen ist es, die Hersteller solcher "Spiele" und die Medienverantwortlichen zur Verantwortung aufzurufen. Den Eltern geben die Autoren wichtige Hilfen im pädagogischen Umgang mit gewalthaltigen Medien und ihren Kindern. Die deutsche Ausgabe wird ergänzt durch einen Beitrag des Medienpädagogen Prof. W. Glogauer zum Zusammenhang von Mediennutzung und Gewalttaten von Jugendlichen sowie einer Reportage der "Spiegel"-Redakteurin Barbara Supp zu den Amokläufen von Bad Reichenhall und Erfurt. Das Nachwort des Übersetzers Bruno   Seite 7 6 FREIDENKER 1/05 Fortsetzung von S. 6 aus den Sektionen Sandkühler weist auf pädagogische Konsequenzen hin: Was können wir tun, um dem Medienkonsum, insbesondere gewalthaltiger Medien, von Kindern vorzubeugen? Winterthur ten, und zwar ohne Zuflucht zur Religion zu nehmen." Die Bewirtung war dieses Jahr tadellos. Der gross angekündigte Auftritt der Magierin war eher ein Flop. Der Präsident hat sich davon etwas zu viel versprochen. Wir werden uns nachträglich noch etwas von der vereinbarten, bescheidenen "Gage" zurückholen. Das Lottospiel war mit Preisen gut dotiert, aber eindeutig zu lang. Doch genug der Selbstkritik; es war über alles doch ein netter und fröhlicher Anlass – und wir sind ja zum Glück auch noch lernfähig... jlc Abschied von Walter Graber (1914-2004) Am 6. Dezember haben wir Abschied genommen von unserem langjährigen Aktiv- und Ehrenmitglied Wadi Graber. Er hat sich sein Leben lang mutig eingesetzt für die Rechte der Arbeiter, für Freiheit und Gerechtigkeit. Als junger Mann kämpfte er zwei Jahre in Spanien gegen den Faschismus. Die spanische Regierung hat die Überlebenden und Gefallenen der damaligen Internationalen Brigaden vor ein paar Jahren mit der spanischen Staatsbürgerschaft geehrt. Von der offiziellen Schweiz wurden die Spanienkämpfer nie rehabilitiert. Wadi hat sich mit seiner Gradlinigkeit immer wieder Nachteile eingehandelt. Uns wird er ein Vorbild bleiben. jlc DAVE GROSSMANN war Militärpsychologe und unterrichtete an der Militärakademie in Westpoint. Nach den Massakern an Schulen in Amerika hat er sich aus dem Militärdienst verabschiedet und die "Killology Research Group" begründet, um auf die dramatischen Folgen von gewaltverherrlichenden Medien und Computerspielen aufmerksam zu machen. GLORIA DE GAETANO ist Erziehungsberaterin für Schulen, Elternvereinigungen und Sozialeinrichtungen und beschäftigt sich vor allem mit der Auswirkung von Fernsehen und Videofilmen auf die Entwicklung von Kindern. in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel. Liechterfäscht 2004 Fast fünfzig Freundinnen und Freunde konnten wir zu diesem Anlass begrüssen, wovon fünf aus Zürich, fünf aus Schaffhausen und zwei aus St. Gallen. Das Alter schwankte zwischen drei und einundneunzig Jahren! Zur kurzen Erbauung las der Präsident das Vorwort zu "Seelenhygiene für gesunde Heiden" von Fritz Brupbacher, aufgeschrieben vor rund sechzig Jahren, aber immer noch aktuell, mit dem abschliessenden Hinweis: "Unsere Seelendiätetik ist eine Anweisung zum glücklichen Leben in unglücklichen Zei- Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31. Bei schönem Wetter im Gartenrestaurant. Dave Grossmann Gloria DeGaetano Wer hat unseren Kindern das Töten beigebracht? 2002, broschiert, 180 Seiten Verlag Freies Geistesleben ISBN: 3772522254 EUR 14.50 Bern Samstag, 8. Januar ab 11:00 Neujahrs-Apéro anschl. Mittagessen Tandoori-Chicken (Fr. 15.- inkl. Dessert und Getränke). Anmeldung bis 6. Januar unter 031 372 56 03 (R. Kaech). Freidenkerhaus, Weissensteinstr. 49B Was ist perverser... Vorgefunden: Eine offenbar "übliche" Werbebotschaft für unsere gutschweizerische Jugend, für Weihnachten, im stinknormalen "Ringgi&ZofiHeftli" Tele, dh. Fernsehprogramm für Dezemmber 2004: Abgebildet eine Killer-Visage in offensichtlicher "Vorbild"Funktion, dazugehöriger Text: "Sie können dir die Lizenz zum Töten nehmen. Aber nicht dein Verlangen. – Einst warst du ein ehrgeiziger Eliteagent, der von MI6 wegen rücksichtsloser Brutalität entlassen wurde. Jetzt, als Rogue Agent..." usw. usf. – die ganze Werbeanmache für "EA Games" auf "Playstation" usw. – St.Gallen LeserInnen schreiben ein Erfurter Gymnasium lässt kurz grüssen – lohnt sich nicht zum Lesen. Aber jetzt eine Frage, liebe Mitschweizer: Was ist perverser – der Hirschhorn auf der Kunstbühne in Paris oder dieses ganzseitige Werbe-Inserat in einem "gut-eidgenössischen" Familienheftli??! –Was ist perverser – Massenterror, geschürt durch ganz genau diese Informatiker-Games, WWW-gestützt, oder ein angedeutetes Brünzli auf das Porträt eines Bundesrates, der immer noch glauben machen will, an und für sich sei hier bei uns Eisgenossen, pardon, Eidgenossen, alles in der schönsten Butter...?! Andreas Haenni, Belp Freitag, 11. März 19:00 Hauptversammlung anschliessend gemeinsames Essen. Im Restaurant "Dufour", Bahnhofstr. 19, St. Gallen Winterthur Mittwoch, 5. Januar ab 19:30 Mittwochstamm i.d.R. am ersten Mittwoch des Monats im Rest. "Chässtube" Montag, 14. Februar 20:00 Aus der Kirche ausgetreten – was nun? Die Freidenker vertreten die Interessen der Konfessionsfreien. Öffentl. Info-Abend im "Chässtubesaal" Zürich Dienstag, 11. Januar 14:30 Freie Zusammenkunft Rückblick 2004, Vorschau 2005, offene Diskussion. Restaurant "Schützenruh" FREIDENKER 1/05 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 061 401 35 19 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 321 39 30 oder 061 601 03 23 Bern 031 372 56 03 oder 031 911 00 39 Grenchen 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Schaffhausen 052 337 22 66 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 01 463 16 55 Falls unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen ist: Zentralsekretariat FVS 032 641 26 24 oder 052 337 22 66 Sektionen Freidenker-Vereinigung Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel *auch Fax Präsidentin: Y. Andrek 061 401 35 19* Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48* Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos: 061 321 39 30, 061 601 03 23 Mitgliederdienst: 061 321 39 30 Postkonto: 40-4402-5 Bestattungsfonds: 40-4007-5 Freidenker Bern Postfach, 3000 Bern 1 Präsident a.i.: J. Kaech 031 372 56 03 Mitgliederdienst: A. Hänni 078 859 35 73 Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax Sektion Grenchen und Umgebung Postfach 451, 2540 Grenchen Auskünfte: Peter Hess, Präsident 032 645 38 48 oder 076 376 38 48 Mitgliederdienst/Krankenbesuche: Lotti Höneisen 076 53 99 301 Sektion Luzern-Innerschweiz Postfach 2908, 6002 Luzern Präsidium: vakant FVS Mittelland Postfach 637, 4600 Olten Präsident: W. Zollinger 062 293 39 30 Freidenker Schaffhausen c/o Alice Leu Haargasse 12, 8222 Beringen Kontaktperson: A. Leu 052 685 23 03 FVS-Regionalgruppe St. Gallen c/o Ernst Diem St.Georgenstr. 218b, 9011 St.Gallen Präsident: E. Diem 071 222 47 54 Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 131, 1000 Lausanne 17 Président: J.P Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 FVS-Ortsgruppe Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich Präsident: H. Rutishauser Tel. und Fax 01 463 16 55 Mitgliederdienst: M. Dobler 01 341 38 57 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 01 251 80 66 Zentralsekretariat Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Zentralsekretariat FVS Postfach 217 CH-2545 Selzach Tel. 032 641 26 24 Fax 032 641 26 25 www.freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Adressänderungen an: Postfach 217 CH-2545 Selzach Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 1/2005 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. 2545 Selzach AZB