Freidneker 05/2004.pdf

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(file: @@freidenker-200405.pdf@@)FVS-Delegiertenversammlung: So. 16. Mai 2004 10:00 Uhr im Restaurant "zur alten Post" Centralbahnstr. 21, Basel Traktanden 1. Begrüssung, Mitteilungen 2. Mandatsprüfung 3. Traktandenliste 4. Wahl der Stimmenzähler 5. Evtl. Wahl Tagespräsident 6. Protokoll der DV 2003, Genf 7. Jahresberichte 2003 a) Zentralpräsidium b) Sektionen (max. 3 Min.) Rückblick und Ausblick 8. Jahresrechnung 2003, Revisorenbericht, Décharge-Erteilung 9. Zukunft FVS a) Antrag des ZV: Schaffung einer Geschäftsstelle b) Antrag Grenchen: 2-monatl. Erscheinen des FREIDENKERs 10. Festlegen von Zentralbeitrag, Abopreis FREIDENKER und Jahresbeitrag Einzelmitglieder 11. Wahlen a) Zentralvorstand/ -präsident b) Revisoren 12. Bericht über internationale Organisationen 13. Bericht Liegenschaft Bern 14. Ort DV 2005 15. Varia Wo einst die Bühne des alten Stadttheaters stand, sorgen seit 1977 Jean Tinguelys Maschinenskulpturen in einem riesigen Wasserbecken für Aktion. Willkommen in Basel In der städtischen Kultur mitteleuropäischer Prägung haben sich, im Schatten immer wieder aufflammender religiöser Eifererbewegungen, auch nüchtern und angstfreier denkende und argumentierende Geister entwickeln können. Allerdings sind wir auch heute noch nicht so weit, dass diese nüchterne Klarheit des Denkens den Hang zu leichtem Glauben heilversprechender Botschaften bei den Menschen ablöst und ersetzt. Noch immer kann sich die Mehrzahl, auch der Nachdenkenden, vom Trugbild der wohlfeilen Erklärbarkeit von allem und jedem nicht lösen. Zu bitter scheint das Anerkennen des Unerklärbaren, des Noch-nicht- oder des Nie-Erklärbaren zu schmecken. In Basel, wo Waren-, Tier- und Menschenströme während acht Jahrhunderten über die einzige feste Brücke zwischen Schwäbischem Meer und Nordsee gedrängt worden sind, haben die Fragen nach Sinn und Zweck all dieses Tuns und Leidens immer wieder Menschen aus allen Teilen der Bevölkerung zum vom Zeitsrom verhältnismässig unabhängigem Denken angeregt – oder gezwungen. Wenn auch nur ein verschwindend kleiner Teil dieser Überlegungen schriftlich niedergelegt, und davon wiederum nur ein Bruchteil auf uns übergekommen ist, so haben diese Gedanken doch dazu beigetragen, dass gerade in dieser Stadt schon zu Beginn der Neuzeit, im 16. Jahrhundert, die Bürgerschaft die Toleranz als massgebliches staattragendes Prinzip erkannt und eingesetzt hat. Toleranz, der Grundsatz "leben und leben lassen", nebeneinander leben, nicht unbedingt miteinander, ist eine bestimmende Grösse in dieser Stadt, der Regierende gestern und heute mit besonderem und besonnenem Einsatz Geltung verschaffen. Ich denke dabei an die Basler Drogenpolitik, die, immer wieder angegriffen, von einer Mehrheit im Grossen Rat und in der Regierung des Stadtstaates seit Jahren getragen wird. Sie folgt der ungeschriebenen Regel "Zwei Drittel Prävention, ein Drittel Repression" – die Agglomeration ist gut damit gefahren. Fortetzung S. 3 Gäste sind willkommen! Wenden Sie sich bitte an das Zentralsekretariat: 032 641 26 24 THEMEN in diesem FREIDENKER La laicità della Francia 6 DNS ist nicht alles 4-5 Neu: Deschner Band 8 6 Freidenker-Umschau 5-7 Christliche Taliban am Werk 6 Glaubensfreiheit 7 FREIDENKER 5/04 1 La laicità della Francia Cambiamenti epocali come quelli che stiamo vivendo da ormai alcuni lustri, comportano reazioni in quelle istituzioni tradizionali, e di conseguenza nell’ opinione pubblica – oggi supermediatizzata! –, il cui grado di violenza è direttamente proporzionale alla reale o presunta possibilità che privilegi e poteri acquisiti vengano intaccati o persino aboliti (in Germania, per esempio, la chiesa cattolica è il secondo datore di lavoro e beneficia di parecchie deroghe al diritto sul lavoro). Un tema di grande attualità per la sua enorme valenza sociale e culturale è costituito dalla presenza di società civili sempre più multietniche – e di conseguenza multiconfessionali – nei Paesi del vecchio continente i quali, oltre alle difficoltà di trovare un comune denominatore integrativo (costituzione europea), devono far fronte, ovviamente in realtà fra loro diverse, a gravi problemi d’assimilazione dei "nuovi" con i "vecchi" cittadini. In questo contesto, movimenti integralisti operanti anche alle nostre latitudini, tendono a drammatizzare e propagandare oltre misura un quasi pretestuoso scontro fra culture endogene (cosiddette radici giudaicocristiane) ed altre di più recente "reimportazione" (soprattutto l’islam) maltrattando oltretutto chi, al di fuori delle parti (i laici, tanto per intenderci), cerca di far da arbitro e di mediare fra i contendenti nel solo, democratico interesse di tutta la società civile, cercando di far prevalere la ragione (ma pure il cuore) sul dogmatismo di parte, gretto e interessato. Gli editoriali apparsi sul GdP dell’ 8.1.2004 (a firma Moreno Bernasconi) e del 23.12.2003/15.1.2004 (firmati Roby Ronza) – una vera e propria valanga azzurra – nonché il recente discorso del Papa al corpo diplomatico dove, giocando abilmente sull’ambiguità dei termini, sentenzia che "la laicità non è il laicismo!", con tanto di punto interrogativo, proclamato urbi et orbi, ex cathedra, mi hanno invogliato a rileggere le 40 pagine del "Rapporto sulla laicità in Francia", presentato l’11.12.2003 al Presidente Chirac da una "Commission de Réflexion" di 20 studiosi "sur l’application du principe de laïcité dans la République." Permettetemi quindi di proporre al vostro giudizio alcuni passaggi essenziali di questo lucidissimo documento, per una Repubblica unica ad aver introdotto il concetto di laicità nella Costituzione, basata sulla democrazia partecipativa (Art.46), che ha sostituito la vecchia coppia stato-chiesa con il moderno binomio stato-società civile (della quale fanno pure parte le chiese), che combatte il crescente fenomeno del "Communautarisme" (famigliare, parrocchiale, intellettuale, ecc.) = appartenenza a un’associazione, un club, ecc., sviluppando invece la "Citoyenneté" quale intermediario fra lo stato e il cittadino con gli strumenti della laicità, dell’individualismo e della cittadinanza. In effetti, laicismo deriva dal latino medioevale "laicus" che a sua volta viene dal greco "laikos", aggettivazione di laos=popolo. Ovviamente, per motivi di spazio, mi devo limitare a poche considerazioni fondamentali (il testo integrale lo potete trovare sul sito: www.italialaica.it): • La laïcité, pierre angulaire du pacte républicain, repose sur trois valeurs indissociables: liberté de conscience, égalité en droit des options spirituelles et religieuses, neutralité du pouvoir politique. Cet idéal a été façonné par l’histoire. Construite dans un dialogue permanent, la laïcité a permis d’établir progressivement, pardelà tout dog-matisme, les équilibres correspondant aux besoins de notre société... L’histoire de la laïcité n’est pas le récit d’une marche inexorable vers le progrès. • Dans le cadre laïque, les choix spirituels ou religieux relèvent de la liberté individuelle: cela ne signifie pas pour autant que ces questions soient confinées à l’intimité de la conscience, "privatisées", et que leur soient déniées toute dimension sociale ou capacité d’expression publique. La laïcité distingue la libre expression spirituelle ou religieuse dans l’espace public, légitime et essentielle au débat démocratique, de l’emprise sur celuici, que est illégitime. • La défense de la liberté de conscience individuelle contre tout prosélytisme: cette exigence s’applique d’abord à l’école. Les élèves doivent pouvoir dans un climat de sérénité s’instruire et se construire afin d’accéder à l’autonomie de jugement... Sans être une chambre stérile, l’école ne saurait devenir la chambre d’échos des passions du monde, sous peine de failler à sa mission éducative. • Une tendance au rapprochement des régimes européens s’esquisse dans le sens d’une séparation entre les Eglises et l’Etat. En revanche, la différence s’accentue entre une Europe marquée par une sécularisation croissante – ce qui ne signifie pas nécessairement un déclin des religions – et les Etats-Unis, où la religion imprègne la société en profondeur. • La laïcité ne peut pas tout. Elle fait valoir à la fois des droits et des devoirs. Or certaines situations sociales rendent peu crédibles les droits et de ce fait, disposent mal ceux qui en cont. p. vicina Legge francese sull’ostentazione di simboli religiosi nella scuola pubblica Diversi Liberi pensatori hanno delle riserve rispetto alla legge che vieta nelle scuole pubbliche francesi l’ostentazione di simboli religiosi, entrata in vigore il 3 marzo 2004. Dopo la richiesta di un divieto di portare il velo islamico a scuola del sindaco di Grenchen Boris Banga (FACTS 13/2004), la trasmissione Zischtigs-Club sul primo canale della televisione svizzero tedesca del 9 marzo 2004, l’articolo "Die Grenzen der Toleranz" (FACTS 15/2004) e i risultati del sondaggio Isopublic con 39,2% per un divieto, 55,7% contro un divieto e 5.1% senza opinione (www.isopublic.ch) il dibattito sembra porsi anche nel nostro paese. Per poter giudicare con cognizione di causa la legge francese e affrontare il dibattito in atto nel nostro paese èopportuno aver letto il rapporto della Commissione di riflessione sull’applicazione del principio di laicità nella Repubblica francese dell’ 11 dicembre 2003 chiamato Rapporto Stasi dal nome del presidente della Commissione, ministro Bernard Stasi. Il rapporto, nella versione originale (francese), è pubblicato su internet all’indirizzo http://www.italialaica.it/cgi-bin/news/viev.pl?id=002989. Chi non ha accesso alla rete può richiederlo all’ ASLP, Sezione Ticino, CP 721, 6902 Paradiso. rs 2 FREIDENKER 5/04 aus den Sektionen Fortsetzung von Seite 1 Laizität in Frankreich Im Artikel auf der gegenüberliegenden Seite fasst der Autor die Ausführungen des französischen Berichtes "zur Anwendung des Laizitäts-Prinzips in der Frankreich" zusammen. Ausgangspunkte sind dabei die Gewissensfreiheit, die Gleichberechtigung von Weltanschauungen und die Neutralität der Politik. Die Kommission kam zum Schluss: • Rassismus und Antisemitismus seien zu bekämpfen • Laizität müsse Teil der staatsbürgerlichen Erziehung werden • die Religionslehre müsse verbessert werden • die städtische Ghettobildung müsse bekämpft werden • die Bekämpfung der Diskriminierung bedürfe einer zuständigen Institution • Freidenkern und Humanisten müssten in Radio und Fernsehen mehr zu Wort kommen und • die Republik brauche ein Laizitätsgesetz, das einerseits die Regeln für die öffentlichen Dienste präzisiert und andererseits die spirituelle Vielfalt im Land garantiert. rc sont victimes à assumer leurs devoirs. Mais on ne saurait s’en prévaloir pour déclarer les exigences de la laïcité illégitimes, et renoncer à les affirmer au prétexte qu’existe l’injustice sociale. • C’est sur le terreau du mal vivre que se développe les extrémismes communautaristes: la laïcité n’a de sens et de légitimité que si l’égalité des chances est assurée en tout point du territoire. Nelle sue conclusioni la commissione propone fra l’altro un richiamo agli obblighi ai quali le amministrazioni dovranno adeguarsi come: • lottare fermamente contro il razzismo e l’antisemitismo; • fare della laicità un tema maggiore dell’istruzione civica; • assicurare meglio l’insegnamento del fatto religioso; • incoraggiare la distruzione dei ghetti urbani tramite il rimodellaggio delle città; • istituire un’autorità di lotta contro le discriminazioni; • permettere alle correnti liberi-pensatori e umanisti-razionalisti un giusto accesdreissig Prozent Einwohner mit nicht schweizerischem Pass beherbergt. Diese Bestrebungen werden, selbst unter der Fuchtel der Sparapostel, auf breiter Basis und mit viel Freiwilligenarbeit weitergeführt. Ich denke an die Toleranz der Schulverantwortlichen, die aus der Mehrstufigkeit der kindlichen Entwicklung bis zum – oft nur äusserlich erreichten – Erwachsenenalter keinen Grund zu Glaubenskriegen ableiten; eine Haltung, die weit über die Grenzen des Halbkantons ausstrahlt. Ich denke an die laufende Auseinandersetzung um das über Schweizer Auenwaldgebiet führende Wegstück einer sogenannten zollfreien Straße, eines Relikts aus einer Zeit, zu der die Natur den Menschen hierzulande als noch nicht in Frage gestellt, sondern als zu bändigen galt. Basel als Leben gewordener Wille zum friedlichen und friedfertigen Zusammenleben: eine Herausforderung, die Herausforderung unserer Zeit. Dass aus dem Nebeneinander unter gegebenen Umständen ein Miteinander über kürzere oder längere Strecken werde, dafür soll auch unser Treffen hier in Basel stehen. Denken (statt glauben), miteinander denken – ein Imperativ unserer Zeit. Georges Rudolf Präsident FVS Basel Union Liebe Delegierte aus der ganzen Schweiz Nach etlichen Jahren freuen wir uns sehr, dass Basel wieder einmal an der Reihe ist mit der Delegiertenversammlung. Viel hat sich geändert in den vergangenen Jahren. Bereits am Bahnhof ist das sichtbar, muss man doch von und zu den Zügen eine Rolltreppe benützen und die dazu benötigte Zeit einrechnen. Unsere Altstadt ist nach wie vor sehens- und einen Besuch wert. Der Zolli wurde verschönert und viele Jungtiere sind geboren worden (leider sind zwei unserer kürzlich geborenen Giräffli gestorben). In Basel gibt es das in dieser Stadt gebraute "Ueli-Bier". In sehr guten Restaurants wird man verwöhnt mit Mahlzeiten aus aller Welt. Nebst unserem Stadttheater und der Komödie haben wir verschiedene Kleintheater mit sehenswerten Aufführungen. Grössere und kleiner Museen laden zu interessanten Ausstellungen ein. Mit einem gut gefüllten Portemonnaie können alle Wünsche in den Einkaufszentren erfüllt werden. Wie alle ersehen können, lässt es sich gut leben in Basel. Der Einfachheit halber haben wir ein Restaurant ("zur alten Post") in Bahnhofnähe ausgesucht. Im Anschluss an die Delegiertenversammlung wird unser René Wenger allen Interessierten einen kleineren Stadtrundgang offerieren, auf die Pfalz, wo man einen herrlichen Rundblick auf den Rheinhafen hat und auf der anderen Seite bis nach Deutschland sehen kann. Bis bald grüsst euch herzlich Yvonne Andrek Präsidentin FVS-Vereinigung Basel so alle trasmissioni televisive del servizio pubblico e soprattutto; • l’adozione di una legge sulla laicità, con il doppio obiettivo di precisare le regole di funzionamento nei servizi pubblici e nelle imprese da un lato, di assicurare la diversità spirituale nel Paese dall’altro. E proprio il fatto particolare di proibire il velo (ma pure gli altri segni politici e religiosi d’ostentazione) nelle scuole "dans le respect de la liberté de conscience", è stato oltremodo mediatizzato e stigmatizzato da gruppi minoritari islamici integralisti, che hanno subito reagito convogliando sulle piazze di diverse città un numero di donne, comunque molto inferiore alle aspettative degli organizzatori, e ciò ancor prima di prendere atto "des mesures d’apaisement et d’accompagnement mise en place par une autorité indépendante contre toutes discriminations". Ma così va il mondo. D’altronde, anche alla stessa chiesa cattolica è stato necessario parecchio tempo per adattarsi alla laicità della Francia! Sfortunatamente, i veri problemi che assillano l’umanità sono di ben altro genere e dimensione. Alfredo Neuroni FREIDENKER 5/04 ZPs-Corner 3 DNS ist nicht alles "Manchmal ist es gut, aus dem Fahrwasser zu geraten", schrieb W. Wayt Gibbs, Wissenschaftsredaktor bei "Scientific American", einer der ältesten Naturwissenschafts-Zeitschriften überhaupt, in der November-Ausgabe des letzten Jahres. – Denn nirgendwo sonst wie in diesem Bereich gilt: Vorsicht Dogma! – Das gilt selbstverständlich auch für die Molekularbiologie und Gentechnologie: Die herkömmliche Molekularbiologie hat sich nämlich seit der Strukturaufklärung der "DNS" ("Deoxyribonucleinsäure") anno 1953 auf ein daraus abgeleitetes Dogma versteift: Das sog. "zentrale Dogma der Molekularbiologie." 2003 feierten die Biowissenschaften weltweit den fünfzigsten Jahrestag dieser Strukturaufklärung: Die berühmte "verdrillte Strickleiter", deren "Sprossen-Abfolge" – wie in einer Morse-Codierung – scheinbar den vollständigen "Bauplan" jedes Organismus beinhaltet. Jedes biologischen Organismus, also auch des Menschen: Die Forscher des HumanGenomprojekts, von anglo-amerikanischer Seite lange als "ManhattanProjekt" der Biologie gefeiert, veröffentlichten "vorläufige Endversionen" des "genetisch komplett entschlüsselten" Menschen – und lösten damit Aengste vor dem "gläsernen Menschen" der Zukunft aus, oder gar eines "Menschen nach Mass" zukünftiger Fortpflanzungsmediziner. – Diese Aengste sind mittlerweile unbegründet: Inzwischen umfassen diese "Endversionen" nämlich (die komplettierte "Sprossenabfolge" der vollen Länge menschlicher "DNS-Strickleiter" im Kern jeder einzelnen Körperzelle), im Licht der neusten molekularbiologischen Erkenntnisse, höchstens noch 2% der ganzen Erbmasse, die den Menschen zum Menschen macht, oder den Elefanten zum Elefanten, oder die Genmaus eben zum Genmäuschen... Die erste Ueberraschung aus dem "Manhattan-Projekt der Biologie" war die erstaunliche Erkenntnis, dass sowohl der Elefant, wie die Maus, und wie der Mensch im Prinzip dieselben "konventionellen", proteincodierenden Gene haben. Während man noch vor wenigen Jahren an unseren Universitäten lehrte, dass der Mensch schätzungsweise 300‘000 Gene haben müsse – jedenfalls mehr als so ein Genmäuschen! – liegen die Schätzungen heute, in Kenntnis der exakten DNS-Sequenz, um eine glatte Zehnerpotenz tiefer: ca. 30‘000 solche "Gene" hat so ein "HUGO" (=Wissenschaftler-Slang für einen derartig "komplett entschlüsselten" Menschen aus dem Human Genome Organization "Manhattan"-Projekt) – so viele, bzw. so wenige, wie jedes andere Säugetier nämlich auch. – Reispflanzen oder Kartoffeln, beispielsweise, haben wesentlich mehr... "Wer sagt, das menschliche Genom enthalte etwa 27 000 Gene, meint damit DNS-Sequenzen, welche "Blaupausen" für Proteine codieren", sagt heute beispielsweise Michel Georges von der Universität Liège in Belgien. Und andere Biowissenschaftler formulieren es noch radikaler: Am schwedischen Karolinska Institut haben sich die Molekularbiologen darauf geeinigt, "den Begriff des Gens möglichst überhaupt nicht mehr zu verwenden, um Unklarheiten zu vermeiden". – Ein modernes Dogma wird beerdigt: DNS ist bei weitem nicht Alles an Erbmaterial, welches von Generation zu Generation weitergegeben wird. Nach "klassischer" Auffassung waren Gene DNS-Abschnitte, die vor allem als "Zusammenbau-Vorschriften" für körpereigene Eiweisse betrachtet werden können. Nur diese "Inseln" (diese 2% "gems among the junk": "Diamanten im Schrotthaufen") seien wichtig als Erbmasse – lehrten Francis Crick und alle anderen Verfechter des darwinistischen "zentralen Dogmas". Selbstverständlich wagte in den letzten fünfzig Jahren niemand aus "seriösen" Wissenschaftskreisen, dieser anglo-amerikanischen Lehrmeinung zu widersprechen – bis die Amerikaner selbst, jetzt, zur Milleniumswende, verkündeten: "Der vollständig entschlüsselte Mensch, unser HUGO, ist weder vollständig noch wirklich entschlüsselt". Ein ganzer Zoo voll "unkonventioneller" Gene offenbart sich jetzt: All die übrige Erbsubstanz, laut konventioneller Lehrmeinung als "Gerüstmaterial" oder schlicht und einfach als "Schrott" (=junk) abqualifiziert, dürfte mindestens zum grösseren Teil zur menschlichen Natur beitragen als die "Watson-Crick-Gene", wenn nicht sogar zum weitaus grössten Teil (Zehnerpotenzen, und so...) – Und eigentlich hat man es ja schon immer gewusst: Beispielsweise aus der Zwillingsforschung. Eineiige Zwillinge besitzen zwar identische DNS-Sequenzen, aber beiden menschlichen "Exemplare" sind beileibe nicht gleich. Oft erkrankt der eine, beispielsweise, an Schizophrenie – und der andere nicht. In der "Scientific American"-Ausgabe vom November 2003 liegt – beispielsweise – eine Photographie vor, von Mäusegeschwistern einer stark ingezüchteten Linie, welche praktisch identische DNS-Sequenzen tragen, zumindest was die DNS-Codierung für die Struktureiweisse der Haare betrifft – aber sie haben verschiedene Fellfarben: Von goldgelb bis dunkelmahagonibraun. Die (in erster Linie anglo-amerikanischen) Molekularbiologen haben somit, gewissermassen offiziell, einen neuartigen Zoo aus biochemischen Kreaturen eröffnet: "Unkonventionelle" Erbsubstanz – was eben Individuen macht, und nicht mehr bloss "Exemplare". Bei der Unzahl der neuen "Genom-Zoobewohner" handelt es sich um bislang völlig unbekannte bzw. vernachlässigte hochmolekulare "Kreaturen" in unseren Zellkernen, welche bis vor wenigen Jahren allesamt als "Schrott" abqualifiziert wurden: Was nicht sein darf, das kann auch nicht sein – so funktioniert eben jedes Dogma. Aber was als "Schrott" erschien, ist 4 FREIDENKER 5/04 nicht einfach nur Schrott. Man spricht neusterdings in den molekularbiologischen Labors intensiv über den neuen Zoo: "Antisense-RNS", "RNSInterferenz-Maschinerie", "Nur-RNSGene", "Mikro-RNS", "Riboswitches", usw. und so fort – man könnte gewissermassen sagen, der "gläserne HUGO", nunmehr trüb und trüber, mache nicht bloss Komplikationen, sondern seine Komplikationen kriegten weiter und weiter Komplikationen... Es handelt sich hier also vor allem um die lange vernachlässigte "Ribonukleinsäure"(=RNS) – vernachlässigt wohl einfach deshalb, weil diese RNS im Labor viel schwieriger dingfest, korrekt manipulierbar, zu machen ist als DNS. Aber wenigstens ist jetzt offiziell das Dogma gefallen. Bei der Unzahl der neuen "Genom-Zoobewohner" handelt es sich um bislang völlig unbekannte bzw. vernachlässigte hochmolekulare "Kreaturen" in unseren Zellkernen: Schätzungsweise 98% unserer Erbsubstanz (sic!). W. Wayt Gibbs schreibt in seinem Artikel weiter: "Der Zusammenhang beispielsweise zwischen Hirnentwicklung und Mikro-RNS ist bislang nur indirekt belegt, aber (...) es sieht so aus, als stünden wir an der Schwelle einer explosionsartigen Zunahme des Wissens auf diesem Gebiet. (...) Noch ist nicht abzusehen, wie sich die Molekulargenetik weiter entwickeln wird, aber was als DNS-Schrott und Chro- Freidenker-Umschau Irak "Gott und der Präsident haben uns die Gelegenheit beschert, Jesus in den Mittleren Osten zu bringen!" frohlockt einer der mehr als 30 amerikanischen Missionare, die sich seit Mai 2003 in Baghdad niedergelassen haben. Ihr Seelenfang wird von Heerscharen reisender Kollegen und freiwilliger Helfer unterstützt. Seit dem vergangenen Sommer haben neun in den USA ansässige evangelikale Kirchen Filialen in Baghdad eröffnet. Amerikanische Spenden fliessen grosszügig. In wenigen Monaten haben die meisten der Gruppen bereits sechsstellige Dollarbeträge gesammelt. Die Iraker reagieren bis jetzt nicht mit dem gleichen Enthusiasmus auf die Versuche, ihre Seelen zu retten. Die meisten der hastig gedruckten Million Bibeln auf Arabisch warten noch auf Abnehmer. Eine der grössten unter den neuen Kirchen in Baghdad zählt sonntags bis zu 400 Besucher. Viele von ihnen kommen allerdings aus profanen Gründen. Alte Frauen wollen die Nahrungsmittelpakete abholen, die ihnen versprochen wurden. Andere benötigen Medikamente oder hoffen auf Hilfe bei der Suche nach einem Job. Jesus löst viele Probleme, war ihnen gesagt worden. "Während der Essensausgabe ist die beste Zeit, mit Ungläubigen über Jesus zu sprechen", erklärt einer der Pastoren. Bisher hat Gruppierung 60'000 Pakete verteilt. Die christlichen Brigaden sind in Irak nicht willkommen. Die Medien sprechen von "christlicher Verschwörung" und "Kreuzzügen" und kündigen Hass und Gewaltausbrüche zwischen den Religionsgemeinschaften an. Das "Fenster der goldenen Möglichkeiten", das Gott und Präsident für die Bekehrung des Mittleren Ostens geöffnet haben, dürfte mit einem lauten Knall zuschlagen, sobald die US-Militärmaschine sich aus dem Lande zurückzieht. Vorher soll es Bush aber noch viel Jubel zu harter Wahlzeit einbringen, der sich in Spenden, aktive Kampagnenhilfe und sicherlich in Millionen evangelikaler Stimmen transformiert. Quelle: Rationalist Bulletin Nr. 123, 31. März 2004 Fortsetzung Seite 6 mosomen-Gerüst-Material abqualifiziert wurde, weil wir seine Funktion nicht verstanden hatten, könnte sich als eigentliche Quelle der Komplexität des menschlichen Organismus erweisen" (sic!). – What next?! Andreas Hänni, Belp dipl. phil. Nat. Genetischer Durchbruch des Tages... "Natürlich war die Untersuchungsbasis relativ klein, wir mussten uns selber als Untersuchungsobjekt nehmen..." Forscher Gen isolieren für te inadäqua g!! Forschun FREIDENKER 5/04 5 Büchertisch Fortsetzung erschienen... Karlheinz Deschners Ermittlungen beginnen im 14. Jahrhundert mit Clemens IV. in Avignon, einem Vorläufer der berüchtigten Renaissancepäpste. Die Stellvertreter Gottes, korrupt und geil, verschwenderisch und genussgierig, agierten als allerhöchste Schmarotzer an der Spitze einer moralisch verkommenen Hierarchie geweihter Männer ihresgleichen. Im Großen Abendländischen Schisma (1378 bis 1453) bekämpfen einander gleich drei (Gegen)Päpste dieser Sorte mit Waffengewalt. In allerchristlichster Nächstenliebe zerfleischen sich die Grossmächte Frankreich und England im Hundertjährigen Krieg (1338 bis 1453), während im östlichen Mitteleuropa die Deutschordensritter unter den bereits christianisierten Slawen wüten. Das schamlose Treiben der römischen Camarilla schrie förmlich nach einem Regimewechsel. Mit Männern wie John Wycliff, Jan Hus und Martin Luther kommt die innerchristliche Opposition zu Wort. Doch die Reformation führt nirgendwo zur Revolution, vielmehr verhindert sie den Kollaps des Papsttums. Jetzt wird die Verfolgung von "Ketzern", Hexen und Juden nur noch fanatischer. Das längste Kapitel widmet Deschner dem Leiden der Landbevölkerung, die seit Anfang des Mittelalters bis weit in die Neuzeit gleichermassen von Adel und Klerus ausgesaugt und gequält wird. USA: Christliche Taliban am Werk Seit 2001 sind Dutzende von christlichen Fundamentalisten in Schlüsselpositionen des US-Gesundheits- und Sozialministerium und in beratende Kommissionen ingesetzt worden. Drei Jahre später präsentiert diese Verwaltung eines der rigidesten Programme in der westlichen Welt: Es begann damit, dass staatlich unterstützte Familienplanungsstellen die Auflage erhielten, Abtreibung mit den Klientinnen nicht mehr zu diskutieren. Nächstes Ziel war die Propagierung der Enthaltsamkeit als einzige Form der Schwangerschaftsverhütung und eine Anti-Kondom-Kampagne mit der Botschaft, Kondome seien ungeeignet als HIV-Schutz. Als die Debatte um die Stammzellenforschung aktuell wurde, entliess Präsident Bush zwei Befürworter aus dem Bioethik-Rat und ersetzte sie durch drei neue Mitglieder, die seiner kritischen Haltung entsprechen. Anfangs 2001 wurde damit begonnen, unliebsame Informationen aus den Webseiten zu entfernen, so etwa das Ergebnis einer Studie des Krebsinstitutes, das keinen Zusammenhang zwischen Abtreibung und dem Brustkrebsrisiko ergab. Auf der staatlichen Gesundheitsseite wurden wissenschaftliche Daten über die Effektivität von Kondomen in der HIV-Prävention ersetzt durch Abhandlungen über Abstinenz und gar Warnungen vor den Risiken des KondomGebrauchs. Verweise auf nicht-staatliche Familienplanungsstellen wurden gelöscht. Wissenschaftliche Ergebnisse wurden so massiv unterdrückt, dass die Vereinigung besorgter Wissenschaftler anfangs 2004 einen Bericht veröffentlichte, in der die Bush-Administration angeprangert wurde (Union of Concerned Scientists Report: Scientific Integrity in Policymaking. 2004.): "Es ist offensichtlich, dass die Manipulation, Unterdrückung und Falschinterpretation von wissenschaftlichen Ergebnissen durch die Bush-Administration ein nie dagewesenes Ausmass erreicht haben. Dieses Aktionen haben Konsequenzen für die Gesundheit, die öffentliche Sicherheit und das gesellschaftliche Wohl." Während also Präsident Bush gegen den islamistischen Fundamentalismus Krieg führt, nährt er zuhause eine fundamentalistische christliche Version davon. Amerikas christliche Taliban unterdrücken subtil und oft von der Öffentlichkeit kaum wahrgenommen. Ihre Methoden sind technisch-administrativ und umso weitreichender.Das konnte soweit kommen, weil sich die Amerikaner für tolerant und respektvoll gegenüber Religionen halten. Religiöse Glaubensinhalte öffentlich zu kritisieren gilt in diesem Land als ebenso verwerflich wie Rassismus. Gemässigt Christen teilen die Besorgnis der Freidenker. Es ist dringend nötig, wieder an eines der fundamentalen Prinzipien der USA anzuknüpfen: die Trennung von Staat und Kirche. Dieses Prinzip hat das Land während mehr als 200 Jahren davor bewahrt, religiöse Zwiste zu erleiden, wie sie Bosnien, der mittlere Osten, Nordirland und Afghanistan erleben. Die Vermischung von reliösem Dogma und Politik ergibt immer eine explosive Mischung – und eines Tages geht sie immer in die Luft. Quelle: AlterNet, 28. März 2004 Fortsetzung von Seite 5 Karlheinz Deschner Kriminalgeschichte des Christentums Das 15. und 16. Jahrhundert. Band 8 Gebundene Ausgabe Rowohlt Verlag, 2004, 656 S., Fr 52.20 ISBN 3498013238 USA Nach einem kürzlich veröffentlichten Bericht aus dem Weissen Haus hat die Regierung Bush im Finanzjahr 2003 mehr als 1.1 Milliarden Dollar an religiöse Wohltätigkeitsorganisationen vergeben. Das Ministerium für Gesundheit und Soziale Leisungen wies für das Jahr 2003 eine Gesamtausschüttung von 568 Millionen Dollar aus, die an 680 glaubensgebundene Gruppen verteilt worden waren. Verglichen mit 2002 bedeutet dies einen Anstieg um 19% im Betrag und 41% in der Anzahl der be- günstigten Organisationen. Die Zuschüsse wurden auf der Grundlage eines Vollstreckungsbefehls vergeben, da der entsprechende Gesetzesentwurf im Kongress "steckenblieb" und bis heute nicht verabschiedet wurde. Präsident Bushs Entscheidung, den Hauptanteil der staatlich finanzierten Sozialarbeit religiösen Organisationen zu übertragen, war eine seiner ersten Amtshandlungen gewesen. Sie stellt eine grobe Verletzung der säkularen Verfassung der Vereinigten Staaten dar. Viele der geförderten Gruppen sind nicht nur Fortsetzung Seite 7 6 FREIDENKER 5/04 Höchstrichterliche Entscheide zur Religionsfreiheit nötig Schweiz Der Genfer Staatsrat will den muslimischen Lehrer Hani Ramadan nicht weiter beschäftigen. Dem Französischlehrer war gekündigt worden, nachdem er öffentlich die Steinigung von "Ehebrecherinnen" verteidigt hat. Diese Kündigung hat Ramadan bei der Rekurskommission zwar teilweise erfolgreich angefochten, weil sie ohne Vorwarnung erfolgt ist. Die Exekutive will den Lehrer, der schon früher mit radikalen Aussagen über den Jihad und in der Kopftuchfrage aufgefallen ist, aber definitiv loswerden – wenn nötig mit einer Abfindung. Ramadan seinerseits will alle Rechtsmittel ausschöpfen. Frankreich hat offenbar ohne Aufsehen schon mehrere radikale Imame ausgeschafft. Im jüngsten Fall ging es um den Imam einer Gemeinde nahe von Lyon, der sich in einem Interview für die Polygamie und das Recht des Ehemannes, seine Frau zu schlagen, ausgesprochen hatte. Das VerwalFortsetzung von Seite 6 in den Sektionen Basel - Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel. Jeden 2. Dienstag im Monat: Vorstandssitzung um 19 Uhr Basel - Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31. Bei schönem Wetter im Gartenrestaurant. St. Gallen Mittwoch, 19. Mai 10:00 Freie Zusammenkunft Restaurant "Dufour", Bahnhofstr. 19 Ticino Mercoledì, 5 maggio 20:30 Assemblea generale ordinaria 2004 Ristorante delle Alpi, Monte Ceneri Winterthur Mittwoch, 5. Mai 19:30 Mittwoch-Stamm Dienstag, 11. Mai 14:00 Dienstags-Stamm Mittwoch, 2. Juni 19:30 Diskussionsforum: "Ethik in der Politik" Restaurant "Chässtube" am Archplatz Voranzeige tungsgericht ermöglicht es nun dem Imam, Rechtsmittel gegen die Wegweisungsvergfügung zu ergreifen. Deutschland Am 1. April ist in BadenWürttemberg im Schulgesetz ein Kopftuchverbot beschlossen worden, christliche Symbole sollen aber zugelassen bleiben. Auch in Bayern und Niedersachsen sind ähnliche Gesetze in Vorbereitung. 61 islamische Organisationen haben sich in einer gemeinsamen Erklärung an die Öffentlichkeit gewandt und das Kopftuchverbot als Verstoss gegen die Religionsfreiheit bezeichnet. Den drei Fällen gemeinsam ist, dass radikale Muslime mit ihrem sonst eher schwachen Bekenntnis zu Errungenschaften der Demokratie deren Rechtstaatlichkeit bis zum Äussersten beanspruchen. Es ist deshalb höchste Zeit, dass die höchsten Gerichte Klarheit schaffen über Inhalt und Grenzen der Religionsfreiheit! rc glaubensorientierte Organisationen, die Sozialarbeit in professioneller Weise betreiben, sondern üben Wohltätigkeitsdienste als religiöse Handlungen aus. Chile hat Ehescheidung gegen den Widerstand der Kirche legalisiert. Das Parlament bestätigte den umstrittenen, im Januar verabschiedeten Gesetzesentwurf, der neun Jahre lang wirksam von der Katholischen Kirche blockiert worden war. Uganda Neue Massaker der "Widerstandsarmee Gottes" (Lord’s Resistance Army, LRA). Die LRA ist eine ausserordentlich grausame Rebellenarmee, die Zivilisten in NordUganda verstümmelt und bei lebendigem Leibe verbrennt. Ihr Anführer ist der christliche Fundamentalist Joseph Kony, ein Acholi. Kony will seinen Stamm und dessen Nachbarn von allen "Sündern" säubern und zum Führer von Uganda machen. Er strebt die Regierung des Landes auf der Grundlage der Zehn Gebote an. Die LRA tauchte im Jahre 1986 auf und hat seither schätzungsweise 120'000 Menschen getötet und ungefähr zwei Millionen von ihren Wohnorten vertrieben. Mehr als ein Fünftel von Uganda wird von der LRA terrorisiert. In den Nordgebieten ist ein geregeltes Leben unmöglich geworden, die gesamte Wirtschaft ist zusammengebrochen. Die meisten der ca. 3'000 Soldaten von Konys Terrorarmee sind Kinder, die entführt und dermassen traumatisiert wurden, dass sie ihm absoluten Gehorsam leisten. Während ihrer 17-jährigen Existenz hat die LRA ungefähr 25'000 Kinder entführt. Die Kinder werden dazu gebracht, Kony zu fürchten und zu verehren wie einen Gott mit heiligem Geist und übernatürlicher Macht, der all ihre heimlichen Gedanken kennt und sie überall und jederzeit bestrafen kann. Joseph Kony, Sohn eines katholischen Katecheten ist wahrscheinlich in seinen frühen Vierzigern. Neben archaischen christlichen Glaubenselementen scheint er gezielt den unter den Eingeborenenstämmen verbreiteten Geisterglauben einzusetzen, um seine Machtposition zu sichern. Zeugen glauben z.B., sie hätten eine weisse Taube um seinem Kopf kreisen sehen oder Sterne wahrgenommen, die als Zeichen seiner Göttlichkeit über ihm erscheinen. In jüngster Zeit wird berichtet, er habe auch islamische Elemente in sein schillerndes Image integriert. Quelle: Rationalist Bulletin Nr. 123, 31. März 2004 Sonntag, 20. Juni 10:00 Freidenker-Zmorge im Plättli-Zoo Zürich Samstag, 8. Mai 14:30 Ludwig Feuerbach und seine Auseinandersetzung mit dem Wahren und Unwahren in der Religion und im Leben. Referat von K.M. zum 200. Geburtstag des Philosophen Ludwig Feuerbach. Restaurant "Schweighof" Dienstag, 21. September 2004 Freidenker-Ausflug in den Mistery-Park, Interlaken Wir Freidenker sind bekannt dafür, dass wir keine Vorurteile haben, sondern alles neugierig und gründlich prüfen und uns erst dann äussern... Ein Ausflug für skeptische Freidenkende und ihre Angehörige aus der ganzen Schweiz. Die ausführliche Einladung folgt Ende August. Organisation Winterthurer Freidenker FREIDENKER 5/04 7 FVSFreidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union Trauer Feiern Basel (Vereinigung) 061 401 35 19 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 321 39 30 oder 061 601 03 23 Bern Regional- und Orts- Gruppen Freidenker-Vereinigung Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel *auch Fax Präsidentin: Y. Andrek 061 401 35 19* Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48* Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos: 061 321 39 30, 061 601 03 23 Mitgliederdienst: 061 321 39 30 Postkonto: 40-4402-5 Bestattungsfonds: 40-4007-5 FVS-Ortsgruppe Bern Postfach 554, 3550 Langnau Präsident: D. Aellig 034 497 30 60 Mitgliederdienst: J. Kaech 031 372 56 03 Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax Sektion Grenchen und Umgebung Postfach 451, 2540 Grenchen Auskünfte: Peter Hess, Präsident 032 645 38 48 oder 076 376 38 48 Mitgliederdienst/Krankenbesuche: Lotti Höneisen 076 53 99 301 Sektion Luzern-Innerschweiz Postfach 2908, 6002 Luzern Präsident: E. Ochsner 041 440 76 36 FVS Mittelland Postfach 637, 4600 Olten Präsident: W. Zollinger 062 293 39 30 Freidenker Schaffhausen c/o Alice Leu Haargasse 12, 8222 Beringen Kontaktperson: A. Leu 052 685 23 03 FVS-Regionalgruppe St. Gallen c/o Ernst Diem St.Georgenstr. 218b, 9011 St.Gallen Präsident: E. Diem 071 222 47 54 Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 131, 1000 Lausanne 17 Président: J.P Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 FVS-Ortsgruppe Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich Präsident ad interim: H. Rutishauser Tel. und Fax 01 463 16 55 034 497 30 60 oder 031 372 56 03 Grenchen 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 oder 041 440 76 36 Schaffhausen 052 337 22 66 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 01 463 16 55 Falls unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen ist: Zentralsekretariat FVS 032 641 26 24 oder 052 337 22 66 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 01 251 80 66 FVS Zentralsekretariat Zentralkasse Mitglieder melden ihre AdressänMitgliederdienst: M. Dobler 01 341 38 57 derungen bitte an die Sektionen. 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