Freidenker 03/2004.pdf

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(file: @@freidenker-200403.pdf@@)Der Traum von Erde II (infrage kommen eis- und ammoniakreiche Kometen. Sollte ein solcher Eisklotz auf dem Mars einschlagen, würde er auf einen Schlag Tonnen von Wasser und Ammoniak für den Aufbau von Biomasse liefern) bis zum geradezu sanften "Auftauen" des Mars (durch auf die Polkappen gestreuten Russ, mittels orbitalen Spiegeln, oder durch die Produktion von Treibhausgasen). Optimistische Weltraumbiologen gehen davon aus, dass sich die Temperaturen auf dem Mars soweit erhöhen lassen, dass schon bald Pflanzen und innerhalb von 50-100 Jahren die ersten Bäume wachsen würden. Ende dieses Jahrhunderts könnten dann schon Zehntausende Menschen auf dem Mars zuhause sein. Aber wozu das Ganze? Kränkt uns die Vorstellung, dass die Natur eines Tages ohne den Homo Sapiens auskommen könnte? Muss er, wenn gemäss Berechnungen von Astrophysikern in 3,5 Mia. Jahren unser Sonnensystem untergeht, schon über alle Planeten (allerdings auch über den Mars!) sein, um als Spezies zu überleben? Oder ist der bewohnbare Mars als Rückversicherung gedacht, falls wir uns auf Erde I wesentlich früher selbstverschuldet den Garaus machen? Warum aber sollte dannzumal auf Erde II etwas besser funktionieren als auf Erde I? Unsere grössten Probleme sind derzeit soziale und ökologische. Solange die Menschen nicht lernen auf Erde I unter Bedingungen zu wirtschaften, die wirklich nachhaltig sind, d.h. ohne die langfristige Zerstörung unserer Lebensgrundlagen und ohne die Ausbeutung von Mitmenschen, kann Erde II kein echter Fortschritt sein, sondern allenfalls eine Flucht vor dem auf Erde I angerichteten Desaster. Ein Besiedlung des Mars würde zudem immense Kosten verursachen. Wer sich so teuere Träume leisten will, wird folgerichtig seine Prioritäten weiterhin auf Macht und Ausbeutung setzen müssen – schlechte Aussichten für Erde I ! Bleibt zu hoffen, dass wenigstens bei der Erforschung des Aufbaus von Atmo- und Biosphäre von Erde II Wesentliches gelernt wird über die Ökologie von Erde I. Das könnte man zwar direkt haben, wenn man wollte. Aber weil der Mensch ein im Wesentlichen irrationales Wesen geblieben ist, braucht es offenbar den Traum vom ausserirdischen Paradies, um sich mit den irdischen Lebensbedingungen zu beschäftigen. Erstaunlich eigentlich, dass man von den Biotechnologen nichts zum Thema hört. Wo bleibt der Traum vom gentechnisch adaptierten menschlichen Klon, der mit den unmenschlichen Bedingungen auf dem Mars klar kommt? Das wäre doch viel einfacher und wahrscheinlich auch billiger. Nun, Menschen denken in menschlichen Massstäben – so richtig warm ist es uns offenbar um die vielen ScienceFictionfiguren nie geworden. Seitdem in unserem Teil der Welt der Mensch seine Energie nicht mehr ausschliesslich für die Gewinnung von Nahrungsmitteln und die tägliche Lebensbewältigung braucht, jagt er Träumen nach, um seine überschüssige Energie abzureagieren. Religiöse Erlösungsvorstellungen spielen eine zentrale Rolle. Es stellt sich die alte religiöse Frage: Wer wird denn eines Tages zu den Auserwählten gehören, denen auf der neuen Erde II, im neuen Paradies, ein Neubeginn ermöglicht wird? Absehbar, dass es primär reiche weisse Amerikaner sein werden. US-Präsident Bush und seine religiösen Anhänger sehen das wohl auch so – sie sind begeistert von diesem Reta Caspar Traum. FREIDENKER 3/04 Die Menschheit träumt einen neuen Traum: die Besiedlung des Mars. Fasziniert von den Verheissungen der Technik starrt sie – so sie hat – auf die Fernsehbilder vom bislang noch reichlich unwirtlichen roten Planeten. Kälte und Wüste herrschen dort, aber das sind für die Wissenschaft technisch behebbare Mängel. Schon in den nächsten 20 Jahren sollen bemannte Expeditionen Realität werden. Erklärtes Fernziel ist es, auf dem Mars Lebensbedingungen wie auf der Erde zu schaffen, die Erde II sozusagen. Unter dem lieblichen Namen "Terraforming" werden Szenarien für die Erwärmung des Mars skizziert. Sie reichen vom brachialen "nuklearen Bergbau" (rund 70'000 Wasserstoffbomben, die – unterirdisch gezündet – zur Freisetzung von Wasser und Gasen führen könnten) über den Plan, grosse Kometen von ihren Kurs abzulenken und auf den Mars krachen zu lassen THEMEN in diesem FREIDENKER La superbia theologica 2 Dankesbrief an die Bundesrätin 3 Sinnsuche 4 Pflegebedürftigkeit alter Menschen 5 Forum 5 Irak: Demonstration für Laizismus 6 1 La superbia teologica In considerazione delle velleità di potere temporale del Vaticano e dell’attacco a tutto campo per l’introduzione nel preambolo della futura Costituzione europea di riferimenti alle radici Cristiane non è fuori luogo esaminare la posizione ufficiale della Chiesa come illustrata dalla tredicesima enciclica del papa Fides et ratio, dal punto di vista di un uomo di scienza quale Piergiorgio Odifreddi, professore di matematica all’Università di Torino; vincitore del Premio Galilei dell’Unione Matematica Italiana per la divulgazione della matematica con la seguente motivazione: "Autore di una vasta opera pubblicistica di divulgazione della Matematica, Piergiorgio Odifreddi si segnala, oltre che per il suo stile improntato a brillante efficacia e rigorosa semplicità, per il suo interesse per i rapporti della Matematica con gli altri aspetti dell’attività umana: arte, musiuca, letteratura, filosofia, scienze naturali, tecnologia. La sua vasta cultura gli consente così di mettere in luce la 'pervasività' della Matematica e di far comprendere al grande pubblico l’importanza del ruolo che essa riveste nell’ambito della civiltà occidentale". Nel numero di dicembre 1998 della prestigiosa rivista Le Scienze, Tullio Regge si fa portavoce della delusione dell’ambiente scientifico per l’atteggiamento di chiusura che Karol Wojtyla ha mostrato nella sua tredicesima enciclica, la Fides et ratio. Tullio Regge nota che le posizioni papali costituiscono un passo indietro rispetto alle recenti aperture nei riguardi della cosmologia e dell’evoluzionismo, e conclude con una tirata d’orecchi ai mass media, che avevano alimentato speranze eccessive. Alla lettura del fisico, desidero affiancare qui come complemento quella del matematico. L’enciclica traccia a grandi linee la storia della filosofia occidentale, dal punto di vista dei rapporti fra fede e ragione. Dichiara Agostino il più alto pensatore che l’Occidente abbia conosciuto. Sulla scia di Leone XIII, ripropone Tommaso d’Aquino come maestro di pensiero e modello di filosofo. E rimuove tutto ciò che è stato pensato in seguito, perché falso ed erroneo. Giovanni Paolo II ribadisce esplicitamente i pronunciamenti del Concilio Vaticano I contro razionalismo e fideismo. Riprende le condanne di Pio X, XI e XII contro il fenomenismo, l’immanentismo, l’agnosticismo, il marxismo, l’evoluzionismo e l’esistenzialismo, e del Santo Uffizio (oggi ribattezzato) contro la teologia della liberazione. Censura di suo l’eclettismo, lo storicismo, il modernismo, lo scientismo, il pragmatismo, il parlamentarismo e il nichilismo. E proclama che i dogmi formulano una verità stabile e definitiva, non solo pragmatica e funzionale. Della scienza, Wojtyla parla poco. Non sorprendentemente, visto che egli ritiene che essa si basi sull’evidenza e sugli esperimenti, e che tutta l’attività speculativa dell’intelletto appartenga invece alla filosofia. Benché sembri impossibile, il Papa dimostra dunque di non aver mai sentito parlare neppure di Einstein e della scoperta della relatività generale: una teoria completamente speculativa, apparentemente contraria ad ogni evidenza, e le cui conferme sperimentali dovettero attendere molti anni! Naturalmente, in Vaticano è invece ben conosciuto Galileo. Sull’imbarazzante vicenda del suo processo, che ha offuscato la credibilità della Chiesa per secoli, la Fides et ratio mantiene il più rigoroso silenzio. Con un voltafaccia che appare francamente eccessivo, Wojtyla cita invece Galileo come un precursore delle posizioni del Concilio Vaticano II sulla compatibilità delle verità di fede e scienza! Salvo poi smentirsi immediatamente, reiterando la posizione del cardinal Bellarmino che molti scienziati, sbagliando, avevano pensato ormai superata: i fedeli non hanno il diritto di difendere come legittime le opinioni ritenute contrarie alla dottrina (ad esempio, il già citato evoluzionismo), e devono invece considerarle come errori. La scienza è comunque toccata dalla Fides et ratio solo in maniera marginale, perché l’argomento dell’enciclica è la verità, e dunque la logica. L’affermazione centrale è che, attraverso la fede, la ragione riceve i fondamenti metafisici che le permettono di elevarsi verso la contemplazione della verità. Wojtyla sostiene che fra fede e ragione non esiste competitività, perché esse sono complementari e non contrapposte: da qui deriva la condanna di quei sistemi filosofici che, sottovalutando o sopravvalutando la ragione, si concentrano indebitamente su uno solo dei due termini. La debolezza essenziale della ragione è di essere incapace di arrivare da sola alla verità. Wojtyla fa derivare questa limitazione dal peccato originale: nel Paradiso Terrestre non sarebbe stato così, ma dopo la caduta questa sarebbe divenuta la condizione dell’uomo. Già Kant aveva diagnosticato la debolezza della ragione, senza scomodare la Genesi, e questa posizione è sostanzialmente condivisa da una buona parte della filosofia contemporanea. La logica moderna concorda pienamente, con una differenza essenziale: le sue posizioni non si basano né su miti, per quanto sacri e ispirati, né su opinioni, per quanto articolate o plausibili, ma su fatti matematici, rigorosi e inoppugnabili. Più precisamente, nel 1931 il logico austriaco Kurt Gödel ha dimostrato che nessun linguaggio è in grado di arrivare indirettamente alla verità assoluta, attraverso i suoi argomenti, e nel 1936 il logico polacco Alfred Tarski ha dimostrato che nessun linguaggio è in grado di descrivere direttamente la verità assoluta, attraverso le sue definizioni. Nel 1998 il papa polacco Karol Wojtyla ritiene invece che l’incarnazione di Cristo abbia restaurato l’abilità paradisiaca della ragione, e che questa sia ora in grado di raggiungere la verità assoluta attraverso la fede. L’incompatibilità fra il magistero e la logica è dunque insanabile: i teoremi di Gödel e Tarski sono un prodotto della ragione, ed è la ragione stessa a mostrare che niente la può aiutare in un impossibile compito. A questo conflitto di interessi ci sono solo due soluzioni: affidarsi alla sola ragione, o alla sola fede. Condannandole entrambe, nelle vesti del razionalismo e del fideismo, la Fides et ratio dichiara esplicitamente la propria inconsistenza. Il Papa spiega, comunque, che la sua è una scelta forzata: la struttura dogmatica della fede cattolica corre infatti il grave pericolo, dinanzi ad una ragione debole, di essere ridotta a mito o superstizione. Con un anacronismo sconcertante, a fine millennio Giovanni Paolo II propose dunque di ritornare al suo inizio, rimuovere secoli di conquiste del pensiero, rieleggere la scolastica a 2 FREIDENKER 3/04 sistema, e dimenticare che proprio il suo scacco ha liberato sia la fede che la ragione, permettendo la nascita sia del protestantesimo che della scienza. Evidentemente egli sa bene che su questa mortificante strada lo seguiranno in molti, perché troppi sono coloro che non hanno a cuore la dignità né della fede né della ragione. Fonte: UAAR ZPs-Corner Dankesbrief an Frau Bundesrätin Micheline Calmy-Rey Sehr geehrte Frau Bundesrätin 5. Februar 2004 Seit Anfang 2001 hat sich das EDA unter Ihrem Vorgänger mit dem Fall Younus Shaikh befasst. As bekannter Humanist und Menschenrechtsaktivist wurde er fälschlicherweise wegen Blasphemie angeklagt und zum Tode verurteilt. Von Fundamentalisten verfolgt musste er mehrere Jahre Gefängnis erdulden, meistens in der Todeszelle und in Isolierhaft. Innerhalb und ausserhalb des Gefängnisses war er in Todesgefahr. Seine Flucht wurde weitgehend ermöglicht durch eine enge Zusammenarbeit zwischen dem stellvertretenden Botschafter in Islamabad, dem EDA und Freunden von Herrn Shaikh in Pakistan und Europa. Wir bitten Sie, unseren aufrichtigen Dank an Ihre Mitarbeiter weiterzuleiten. Indem das EDA das Problem der missbräuchlichen Blasphemieurteile weiter verfolgt, unterstützen Sie die Reformkräfte innerhalb der Regierung und der Bevölkerung Pakistans, die immer noch stark unter dem Druck der Fundamentalisten leiden. Im Namen der Schweizer Freidenker möchte ich Ihnen herzlich dafür danken, dass Sie sich als Aussenministerin den vom Bundesrat im Jahr 2000 formulierten Zielen zur Förderung von Menschenrechten und Rechtsstaatlichkeit weiterhin so tatkräftig widmen. Mit vorzüglicher Hochachtung Freidenker-Vereinigung der Schweiz J. L. Caspar, Zentralpräsident Der Autor, Piergiorgio Odifreddi, Mathematikprofessor an der Universität Turin, kommentiert die 13. Enzyklika von Papst Johannes Paul II "Fides et ratio", in der dieser die Vernunfterkenntnis der Glaubenserkenntnis unterstellt, weil nur letztere Zugang zu absoluten Wahrheiten ermögliche, zu Wahrheiten, die Bestand hätten und nicht einfach pragmatisch oder funktional seien. Odifreddi weist darauf hin, dass die Enzyklika sich mit der Wissenschaft kaum auseinandersetzt und deren Erkenntnisse über "Wahrheit" nicht thematisiere, so etwa Einsteins Relativitätstheorie oder Erkenntnisse der Logiker Gödel und Tarski über Wahrheit und die Grenzen des Wissens in der Logik. Der Autor bedauert, dass der Papst am Ende des 2. Jahrtausends zurückkehren will zu dessen Anfängen und damit eine Jahrhunderte lange Entwicklung der Diskussion und der Erkenntnis negiert. Der Papst scheine zu wissen, dass ihm viele auf diesem demütigenden Weg zu folgen bereit seien – viele, die weder Glauben noch Vernunft im Herzen trügen. rc aus den Sektionen FVS-Weiterbildungsangebot Kurs 1: Rituale – feierlich gestalten Wir haben schon in früheren Jahren Kurse für Trauerredner durchgeführt. Es liegen auch jetzt wieder Anfragen von Interessenten vor. Wir möchten das frühere Angebot eher ein wenig erweitern, indem wir auch Begrüssungs- oder Namenfeiern (Ersatz für kirchliche Taufe) und Hochzeitsfeiern einschliessen. Wir sind überzeugt, dass – wenn wir es so weit bringen, diese drei Dienstleistungen (bei Angehörigen der Kirchen in der Regel die Einzigen, die sie in Anspruch nehmen) flächendeckend anbieten zu können – uns das weitere Mitgliederkreiseerschliesst.DiePraxiszeigt es immer wieder: Der Mensch braucht gewisse Rituale. Wir suchen interessierte Kolleginnen und Kollegen, die sich für diese schönen und bereichernden Aufgaben zur Verfügung stellen möchten. Der Aufruf richtet sich nicht nur an "Neulinge" sondern auch an Redner/innen mit Erfahrung, damit auch ein Gedankenaustausch stattfinden kann. Kurs 2: Leserbriefe schreiben ist die günstigste Art, unseren Bekanntheitsgrad zu verbessern. Die Erfahrung zeigt, dass solche Leserbeiträge von einer breiten Schicht regelmässig wahrgenommen werden. Die Zeitungen drucken aber mit Vorliebe Reaktionen ab, die in Zusammenhang stehen mit Artikeln oder Leserbriefen aus dem eigenen Blatt, was heisst, dass wir diesen Acker lokal bearbeiten müssen! – Eine Fachfrau wird uns dazu gute Tipps geben. Kosten: Für Mitglieder keine, Spesen werden von der Zentralkasse übernommen. Veranstaltungsort: Olten Was ich mir wünsche: Eure positiven Reaktionen zum einen und /oder anderen Thema mit dem untenstehenden Talon. Ich werde dann den Interessenten Terminvorschläge unterbreiten, damit wir möglichst alle dabei haben können. Euer ZP Jürg Caspar u "LESERBRIEFE" pointiert "Das Hauptproblem, dem sich die Menschheit heute gegenübersieht, ist das der Normalisierung und Rationalisierung der menschlichen Beziehungen. Ich gebe mich nicht der Illusion hin, dass die Entwicklung der Logik – oder irgendeiner anderen theoretischen Wissenschaft – eine befriedigende Lösung dieses Problems mit sich bringen wird, aber ich glaube gewiss, dass eine Verbreitung der Kenntnis der Logik einen positiven Beitrag zur Lösung dieses Problems bedeuten kann." Alfred Tarski Mathematiker, Logiker 14.1. 1901 Warschau – 26.10. 1983 Berkeley, CA. Ja, ich möchte teilnehmen am Kurs: u "RITUALE" Name: ................................................ Vorname: ........................................... Adresse: ............................................................................................................... Telefon:............................................... Sektion: ............................................... Einsenden bis 30. April 2004 an: FVS Jürg L. Caspar, Büelrain 4, 8545 Rickenbach oder Fax 052 337 22 20 oder E-mail: jlcaspar@bluewin.ch FREIDENKER 3/04 3 Sinnsuche Der Diskussionsabend "Philosophicum" des ORF vom 20. Januar 2004 war folgendem Thema gewidmet: "Ein Gott für alle Menschen? - Sinnsuche zwischen Skepsis, Mystik und Religion". Es diskutierten die Philosophen Ernst Tugendhat, Peter Strasser und Robert Spaemann. Tugendhat sprach sich für eine Mystik jenseits aller Dogmatik aus, weil selbst er als Wissenschaftler die mystische Versenkung in grössere Zusammenhänge als menschliches Grundbedürfnis erlebe. Die Haltung des Mystikers ist, wie er erklärte, eine, in der man sich selbst zurücknimmt und Anderes gelten lässt. Sie kann mit religiösen Überzeugungen einhergehen, muss es aber nicht; sie kommt überhaupt ohne Wahrheitsanspruch aus und ist darum weltanschaulich offen (wie die Mystik des Buddhismus). Gegen Ende des Gesprächs mit den am Christentum orientierten Kontrahenten ergänzte er offen, dass er den Glauben an die Existenz eines Gottes im Rahmen seines wissenschaftlichen Weltbildes redlicherweise nicht bejahen könne. Spaemann betonte demgegenüber, dass Mystik wesentlich religiös sei, weil das mystische Gefühl der Vereinigung als solches den Glauben an die Existenz eines Gottes voraussetze, vergleichbar dem Gefühl der Dankbarkeit für alles Gute im Leben. Gegen Ende des Gesprächs kündigte er sogar ein starkes Argument für die Existenz Gottes an, wobei er klug genug war, die Möglichkeit eines Gottesbeweises nach Kant und Nietzsche auszuschliessen. Das Argument geht so: Wir halten uns für Personen, unser Handeln für sinnvoll und Tatsachen für ewig wahr, und zwar in dem Sinne, dass sie auch nach dem Weltuntergang noch bestehen; all dies setzt einen persönlichen, unabhängig existierenden Urgrund der Welt voraus, der uns zu Personen macht und in dem ewige Tatsachen (oder Wahrheiten) aufgehoben sind. Spaemann räumte immerhin ein, dass auch die Sicht des Buddhismus möglich sei, welche die Welt mit all ihrem Leid für irreal hält. Tugendhat, der sich vorsichtiger und konziser ausdrückte als seine Kontrahenten, begegnete Spaemanns Argument mit einem kurzen Blick auf die Evolution: Bereits die zählenden Affen entdeckten allmählich "ewige" Wahrheiten, etwa dass 2 + 2 = 4. Diese wurden nicht zuletzt durch Verallgemeinerungimmerzahlreicher,und weil es immer so weiter geht, hat der Teppich des Erkennbaren gleichsam "ausfransende Ränder". In Anerkennung dieses "schönen Bildes" gab Strasser zu bedenken, dass niemand sagen könne, wo die "Fransen" beginnen. Er erläuterte dies jedoch nicht näher, und leider hielt auch niemand fest, dass er mit seiner zutreffenden Anmerkung die ewigen, absoluten Wahrheiten in Spaemanns Argument auf die gar nicht absolute menschliche Urteilskraft reduziert hatte. Wichtiger war sein Einwand, Tugendhats Mystik sei eine blosse Wellness-Bewegung oder Psychologie, welcher das religiöse Moment fehle. Doch blieb er die Erklärung schuldig, weshalb wir den Wert seelischen Wohlbefindens so gering veranschlagen sollen, wie seine Formulierung es nahelegt. Für ihn bezieht sich die "eigentliche", religiöse Mystik jedenfalls auf einen Gott, auch wenn dieser "das Leere" oder "das Nichts" (Angelus Silesius) genannt wird. Gegen Tugendhat sagte er noch, dass die Zurücknahme des eigenen Ich gleichfalls nichts spezifisch Mystisches sei, weil sie auch die Ethik auszeichne. Tugendhat kam nicht dazu, ihm ausführlich zu antworten. Vielleicht hätte er auf Fechners scharfsinnige Differenzierung zwischen Unscheidbarem und Unterscheidbarem hingewiesen. Den Voten der religionsfreundlichen Kontrahenten kann noch mehr entgegengehalten werden, als bereits angeklungen ist. Die Ewigkeit von Tatsachen-Wahrheiten ist rein logischer Natur, und Logik ist bekanntlich von der Zeit unabhängig, sodass die logische Ewigkeit ihren Grund keinesfalls in einem persönlichen, mit Vorstellungs-, Willens- und Tatkraft begabten Gott haben kann, der als solcher ja ein zeitliches Wesen wäre. Weiter ist es sinnlos,vonbleibendenTatsachenzusprechen, wenn die Welt nicht mehr existiert, in der sie Tatsachen waren; dass wir eine solche Redeweise dennoch zu verstehen scheinen, liegt wohl daran, dass wir uns in jedes Nichts (auch das des Nicht-mehrSeins) hineinzudenken versuchen ohne zu merken, dass wir damit der Voraussetzung "Nichts" widersprechen. Zum Argument mit dem Sinn, der einen Urgrund brauche, ist Folgendes zu sagen: Die Suche nach Sinn und das Erleben von Sinn ist für Menschen zwar unverzichtbar, macht den Sinn aber keineswegs zu etwas Absolutem oder Gegebenem. Und relativer, vom Menschen entwickelter Sinn setzt per se keinen göttlichen Sinnstifter voraus. Zudem gibt es ja auch den Unsinn und die schwersten Verletzungen jeglichen Sinns, etwa das Leiden und Sterben von Embryonen und Kleinkindern, um nur eine Beispielkategorie unter tausenden zu nennen. Spaemanns unausgesprochene Prämisse, dass das Gefühl tiefer Verbundenheit, wie etwa bei der "Dankbarkeit" für eine glückliche "Fügung", nur zwischen zwei Personen existieren könne, würde nur überzeugen, wenn unsere Wahrnehmungen objektiv wären, was sie aber nach aller Erfahrung, auch der wissenschaftlichen, bei weitem nicht sind. Sie unterstellt ferner, dass personale Identität (gemäss der Gleichung ich = ich durch alle Zeiten) eine objektive Tatsache sei, obschon sie höchst fragwürdig, um nicht zu sagen illusorisch ist, da wir sie entgegen allen inneren Veränderungen beständig durch die Erinnerung konstruieren. Forum Lesetipps Neuere Bücher der genannten Philosophen (siehe auch unter www.amazon.de): Ernst Tugendhat Egozentrizität und Mystik Eine anthropologische Studie C. H. Beck, 2003, 169 S., EUR 19.90 ISBN: 3406510493 Peter Strasser Der Gott aller Menschen Styria, 2002, 122 S., EUR 16.90 ISBN: 3222129533 Dass viele Menschen so etwas wie Mystik brauchen, klingt plausibel, weil ein Leben ohne Geheimnisse reizlos wäre und die Wirklichkeitinsgesamtgeheimnisvollbleibt. Dass wir alle aber den Glauben an einen oder mehrere despotische Götter (und welcherGotthättenichtdespotischeZüge?) benötigen, um besser leben zu können, ist angesichts der intrigen- und gewaltreichen Geschichte der theistischen Religionen absurd. Dass Spaemann beschwichtigend raunte, der Zusammenhang zwischen Religion und Gewalt sei nur lose, und Strasser auf diesen mit keinem Wort eingehen wollte, als wäre es ein schlechter Witz, darf man als Ausdruck grotesker Betriebsblindheit übergehen. K. M. , Zürich 4 FREIDENKER 3/04 Pflegebedürftigkeit von alten Menschen Die durchschnittliche Lebenserwartung der Schweizer Bevölkerung wird nach Schätzungen des Bundesamtes für Statistik bis zum Jahr 2060 bei den Männern auf 85.5, bei den Frauen auf 87.5 Jahre ansteigen. Bedeutet dies, dass die Pflegebedürftigkeit alter Menschen ebenfalls um Jahre zunehmen wird? Die Autoren einer neuen Studie* (2003 mit dem Vontobel-Preis für Altersforschung ausgezeichnet) kommen zum Schluss, dass die Anzahl Lebensjahre mit Behinderungen sich in den letzten 20 Jahren um Jahre reduziert haben: 70jährige Menschen fühlen sich heute gesundheitlich so gut, wie vor 20 Jahren die 60jährigen. Dazu Alice Liber (Gründerin Neuer Panther Club, FVS-Mitglied): "Wenn immer wieder behauptet wird, dass die Pflegekosten alter Menschen nicht mehr bezahlbar sind, dann stimmt das so einfach nicht! Das Märchen von den teuren Pflegekosten der Alten: Die Studie beweist – was wir schon lange wussten – dass wir, auch wenn wir älter werden, nicht mehr kosten. Wir sind einfach länger gesund. Es sind die letzten 2 Jahre im Leben eines Menschen, die am meisten kosten. Je älter wir werden, desto länger sind wir also Nettozahler für die Krankenkassen. Erwiesen ist ebenfalls, dass nicht die Langzeitpflege (auch nicht die für alte Menschen) am meisten kostet, sondern die heute angewandte Technik. An 2. Stelle wirkt sich der Bevölkerungszuwachs aus und erst an letzter Stelle die Langzeitpflege. Vergessen wir nicht: Die Krankenkassen wurden seinerzeit geschaffen, um die Kosten der Langzeitpflege anzudecken. Unfair ist – und auf Dauer teurer, wenn Menschen nur wegen des Alters notwendige Rehabilitation nicht mehr zuerkannt und sie zu rasch ins Pflegeheim abgeschoben werden. 20% dieser Patienten könnten rehabilitiert werden und zu Hause ein fast normales (und billigeres) Leben führen... Deshalb: Wehren Sie sich gegen unhaltbare und unrichtige Unterstellungen. Kassen und Heime dürfen es sich nicht so leicht machen. Wehren Sie sich auch gegen den Schweizerischen Seniorenrat, der mithilft und zu diskriminieren, und gegen die Medien, die das glauben, statt selber zu recherchieren." Alice Liber setzt sich auch für die Eden Alternative (siehe FREIDENKER 2/04) ein: "Wenn wir verlangen, dass in unseren Alters- und Pflegeheimen die 'Eden Alternative' eingeführt wird, tun wir nicht nur uns Gutes, sondern auch der Öffentlichkeit. Letztlich auch den Heimen selber, denn: Wir brauchen weniger Medikamente, weniger "Betreuung". Wir machen uns im gemeinsamen Haushalt nützlich. Wir Pensionäre helfen einander und entlasten das Personal. Weil wir noch "gebraucht" werden, sind wir zufriedener und haben weniger Zeit, an unsere "Unzulänglichkeiten" zu denken. Wir schätzen das Personal. Wir sind gleichwertige Partner. Wir können beruhigt unsern letzten Tagen entgegensehen, wissen wir doch, dass wir von der Gemeinschaft getragen werden. Wir haben ein gutes Gewissen, denn wir belasten die Öffentlichkeit weniger als konventionell geführte Heime: weil wir weniger Pflege brauchen (weniger Fachpersonal), weniger teure Medikamente (entlastet die Kassen). Weil jeder Tag Neues bringt, stehen wir gerne auf, bewegen uns und haben deshalb weniger Druckgeschwüre etc. ... Eine erfreuliche Perspektive für alle: die Pensionäre, die Heimleitung, das Personal, die Angehörigen , die Kassen, die Öffentlichkeit und die Politiker." * François Höpflinger/Valérie Hugentobler: Pflegebedürftigkeit in der Schweiz. Prognosen und Szenarien für das 21. Jahrhundert. Verlag Hans Huber, 2003. Forum Auch laizistische Muslime sind für ein Kopftuchverbot zu "Religionsfreiheit für alle" in FREIDENKER 2/04 Das hat uns Atheisten gerade noch gefehlt, dass wir eine Erklärung dafür suchen, weshalb muslimische Schülerinnen und Lehrerinnen das Recht haben sollen, an öffentlichen Schulen ein Kopftuch zu tragen. Herr Dr. Dr. Joachim Kahl schreibt unter anderem: "Unbestreitbar stellen die von Männern gemachten muslimischen Kleiderverordnungen patriarchalische Versuche zur Domestikation der Frau dar." Genau dieser Punkt ist es, der uns besonders ins Auge sticht, die Frauendiskriminierung. Wir wären ja schizophren, wenn wir religiösen Eiferern dazu verhelfen würden, ihre mittelalterlichen Vorstellungen umzusetzten. Abgesehen davon, ist es bestimmt kein Vergnügen, in jeder Jahreszeit und bei jeder Wetterlage ein Kopftuch tragen zu müssen. Und obendrein lässt der Gruppenzwang keine freie Entscheidung zu. Somit muss für uns klar sein, dass allein aus obgenannten Gründen das Kopftuchverbot nicht augehoben werden darf! Im Übrigen gibt es in Frankreich laizistische Muslime, die für ein Kopftuchverbot als Teil der Integration sind (siehe Neue Luzerner Zeitung 7.2.04). R. Bohl, Kriens Hunde, Katzen und Feuerwaffen registrieren Die Hunde in der Schweiz sollen bis Ende Jahr per Mikrochip oder Tätowierung gekennzeichnet und registriert werden. Warum nicht auch Katzen kennzeichnen? Viele Frauen sind jeweils sehr traurig, wenn ihr Kätzchen plötzlich verschwindet. Sie hängen sehr an ihrem Tierchen und wären froh, wenn es wieder zu finden wäre wenn es fortläuft. Und warum nicht Feuerwaffen registrieren, wie es die ehemalige Bundesrätin Ruth Metzler machen wollte? Sollte nicht dafür gesorgt werden, dass die Schweiz nicht mehr ein WaffenSelbstbedienungsladen für Verrückte, Kriminelle und Terroristen bleibt? FREIDENKER 3/04 Forts. S. 6 5 Freidenker-Umschau Irak: NEIN zur Scharia, JA zu einem säkularen Staat Seit 1958 hat der Irak das fortschrittlichste Zivilgesetz aller islamischer Nationen. Es blieb auch während 35 Jahren Diktatur gültig, obwohl seit den 80er Jahren die Repressionen gegen Frauen zunahmen. Der von der US-Besatzung eingesetzte Übergangsrat, der aus 25 Personen (darunter 2 Frauen) besteht, hat am 29. Dezember 2003 eigenmächtig den sogenannten Beschluss Nr. 137 gefasst, der alle Zivilgesetze, die nicht der Scharia entsprechen, sofort ausser Kraft setzten soll. Dieser Beschluss tritt in Kraft, falls ihn der oberste US-Verwalter, Paul Bremer, gutheisst. Laut neuester Meldung will Bremer sich weigern. (Die Haager Abkommen, welche die USA unterzeichnet haben, untersagt es einer Besatzungsmacht, Zivilgesetze des besetzten Landes zu ändern.) Für die Irakerinnen bdeutet der Beschluss ein Rückschritt ins Mittelalter. Im Irak formiert sich jetzt eine Bewegung, in der Frauen und Männer sich gegen die Scharia und für eine säkulare Verfassung einsetzen – auch auf der Strasse. Quellen: Equal Rights Now 1/Februar 2004, www.equalityiniraq.com Fortsetzung von Seite 5 chen, was nicht mit den Kirchenlehren übereinstimmt. Neben der römisch-katholischen Kirche wurden die gleichen Rechte auch 11 anderen in der Slowakei registrierten Kirchen zugestanden. Karl I., Heiliger der Massenvernichtungswaffen? Papst Johannes Paul II, will den österreichischen Kaiser Karl I (1887 - 1922) heilig sprechen. Nach dem Kanonisationsgesetz muss jeder Anwärter auf den Heiligenschein ein Wunder zu Lebzeiten vollbracht haben und eines nach seinem Tode. Kaiser Karls posthumes Wunder sieht demjenigen recht ähnlich, das der Seligen Teresa zugeschrieben wurde. In seinem Falle war es eine todkranke Nonne in Brasilien, die in den 70er Jahren behauptete, dass sie eines schönen Nachts für die Seligsprechung des verstorbenen österreichischen Kaisers gebetet habe und plötzlich auf wundersame Weise von all ihren Leiden kuriert war. Weitaus bekannter ist Kaiser Karls anderes Wunder. In österreichischen Geschichtsbüchern wird es das "Wunder von Karfeit" genannt, und es hat im 1. Weltkrieg vierzigtausend italienische Soldaten das Leben gekostet: Der Kaiser hatte in einem massiven vierstündigen Bombardement 100'000 Gasgranaten abfeuern lassen. Der Einsatz von Giftgas war nach der Haager Konvention verboten, und das "Wunder" wäre zutreffender als Kriegsverbrechen klassifiziert. Der österreichische Kaiser wird vielleicht schon bald als der "Heilige Karl der Massenvernichtungswaffen" angebetet werden. RATIONALIST INTERNATIONAL Bulletin Nr. 120 10. Februar 2004 Sollten nicht schnellstens alle Massnahmen getroffen werden, um Massaker wie im Zuger Kantonsparlament zu verhindern? Die Schweiz nimmt mit Todesfällen mit Schusswaffen, im Verhältnis zur Bevölkerungszahl, einen Spitzenplatz ein. In keinem anderen Land Europas werden zudem verhältnismässig so viele Frauen mit Feuerwaffen getötet, wie der Kriminologe und Professor für Strafrecht Killias feststellte. Durch ein Schusswaffenregister, das seit 1990 in Australien geführt wird, halbierten sich dort die Zahl der Morde und Suizide. Seit 1997 sind in Grossbritannien alle Schusswaffen registrierungspflichtig. Der Besitz von Revolvern und Pistolen ist für Private im Vereinigten Königreich sogar gänzlich verboten. (Siehe auch: Vademekum Waffenregister, Kampagne gegen Kleinwaffen, Postfach 6386, 8023 Zürich.) Auf jeden Fall denke ich, wenn die Registrierung von Hunderttausenden Hunden möglich ist, sollte es keine Probleme geben Katzen und auch alle Feuerwaffen registrieren zu lassen. H. Frei, Zürich Slowakei: Vatikanvertrag bringt Gott in die Schule Das slowakische Parlament hat mit grosser Mehrheit, aber auch gegen starke Opposition, einen Vertrag mit dem Vatikan ratifiziert. Er garantiert der römisch-katholischen Kirche beachtlichen Einfluss im Erziehungswesen und unterläuft damit die säkulare Verfassung. Der Vertrag verpflichtet Schüler zwischen 6 und 18 Jahren an Grundschulen und weiterführenden Schulen zur Teilnahme an religiösem oder ethischem Unterricht. Religiöse Erziehung wird in Zukunft auch im Kindergarten angeboten, wenn es genügend Teilnehmer dafür gibt. Der religiöse Unterricht, der mit dem neuen Schuljahr im September beginnen wird, kostet den Staat 2.46 Millionen Euro für Bücher und zusätzliche Lehrergehälter. Das Konkordat sieht einen besonderen Status für Kirchenschulen vor. Obwohl zu einem Teil durch Staatsgelder finanziert, sind sie nicht an die offiziell verbindlichen Erziehungsrichtlinien gebunden. Es steht ihnen insbesondere frei, die staatlichen Lehrpläne zu zensieren und ganz nach Wunsch in allen Fächern alles zu strei- Pakistan: "Gotteslästerin" im Gefängnis getötet Naseem Bibi, 45, war seit Mai 2002 Insassin des Kotlakhpat Gefängnisses von Lahore in der Provinz Punjab. Der Gotteslästerung angeklagt, erwartete sie ihren Prozess. Sie starb am 25. August – gefoltert und zu Tode geprügelt von Mitgefangenen. Die Gefängnisbehörden versuchten, den Fall zu vertuschen, und gaben als Todesursache 6 FREIDENKER 3/04 "Herzversagen" an. Naseem Bibis Rechtsanwalt Pervez Aslam teilt mit, dass seine Klientin sich eine Woche vor ihrem Tode über Drohungen und Angriffe beschwert hatte. Die Gefängnisbehörden seien alarmiert worden, hätten jedoch keine geeigneten Massnahmen zu ihrem Schutze ergriffen. Er verlangt eine offizielle Untersuchung. Naseem Bibi lebte allein mit ihren beiden Söhnen im Teenager-Alter. Ihr Nachbar pflegte Annäherungsversuche zu machen, die sie zurückwies. Im Mai 2002 beschloss er, sich zu rächen. Er rief die Polizei und beschuldigte Naseem, eine Ausgabe des Koran verbrannt zu haben. Sie bestritt die Tat. Obwohl es keine weiteren Zeugen gab, reichte die falsche Anschuldigung des Nachbarn aus, ein Blasphemie-Verfahren gegen Naseem einzuleiten. Pakistans Blasphemie-Gesetz ist eine vernichtende Waffe. Wenn sie einmal gegen jemanden gerichtet ist, hat er wenig Chancen zu entkommen, egal, ob sie im Namen Allahs von religiösen Fundamentalisten geschwungen oder von irgendwelchen anderen hassgetriebenen Fanatikern missbraucht wird. Rationalist International Bulletin Nr. 114, Sept. 03 ¡ Bestelltalon für das Dossier in den Sektionen Basel - Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel. Jeden 2. Dienstag im Monat: Vorstandssitzung um 19 Uhr Basel -Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17.30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31. Bei schönem Wetter im Gartenrestaurant. Bern Dienstag, 16. März 19 Uhr Jahresversammlung im Hotel Bern Persönliche Einladung folgt. Mittelland Samstag 6. März 15 Uhr Hauptversammlung 2004 Hotel "Arte", Kongresszentrum Riggenbachstr. 10, Olten St. Gallen Freitag, 19. März 19 Uhr Generalversammlung 2004 Restaurant "Dufour" beim Bahnhof St.Gallen. Anschliessend Imbiss. Winterthur Mittwoch, 3. März Diskussions-Forum zum Thema "Ethik-Krise in der Wirtschaft" Nachlese und Fortsetzung zum Podiumsgespräch vom 19. 11. 2003. Restaurant "Chässtube" am Archplatz Samstag, 20. März 15.00 Uhr Generalversammlung 2004 Restaurant "Chässtube" am Archplatz Zürich Dienstag, 9. März 14.30 Uhr Freie Zusammenkunft Thema: "Schicksal, Reinkarnation und Telepathie" Offene Diskussion mit Ernst Vollenweider im Restaurant "Schweighof" Sonntag, 28. März 14.30 Uhr Generalversammlung 2004 Restaurant "Schweighof" Persönliche Einladung folgt. Vorsorgen für die Wechselfälle des Lebens Name ........................................................................................... Vorname ........................................................................................... Strasse ........................................................................................... PLZ, Ort ........................................................................................... Jahrgang ............. (freiwillig) u Ich bin Mitglied und erhalte das Dossier gratis. Talon an die Sektion senden. Nichtmitglieder zahlen bitte Fr. 20.- auf das Postkonto 84-4452-6 ein, oder schicken den Betrag mit dem Talon an das Zentralsekretariat. Adressen siehe letzte Seite. Neu als PDF auf Neu zu vermieten per sofort im Freidenkerhaus Bern originelle, renovierte 3-Zimmerwohnung mit Aussicht, im Dachstock (4. St. ohne Lift), Weissensteinstr. 49B Fr. 900.-/Mt. + NK Fr. 80.Nichtraucher/in bevorzugt. Auskünfte: J. Kaech 031 372 56 03 www.freidenker.ch q FREIDENKER-Archiv Jahrgänge 2002 und 2003 q Dossier "Vorsorgen für die Wechselfälle des Lebens" Frühlingsgefühle... Mir fällt einfach nichts Interessantes ein... Sie hält mich sicher für den grössten Langweiler... Ich wette, sie hasst mich... Wie der zuhören kann... Endlich ein Mann, der nicht den ganzen Abend von sich redet... Ich glaub' ich habe mich verliebt... Delegiertenversammlung FVS 2004 Anträge bis 3. April 2004 an das Zentralsekretariat. FREIDENKER 3/04 7 FVSFreidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union Trauer Feiern Basel (Vereinigung) 061 401 35 19 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 321 39 30 oder 061 601 03 23 Bern Regional- und Orts- Gruppen Freidenker-Vereinigung Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel *auch Fax Präsidentin: Y. Andrek 061 401 35 19* Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48* Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos: 061 321 39 30, 061 601 03 23 Mitgliederdienst: 061 321 39 30 Postkonto: 40-4402-5 Bestattungsfonds: 40-4007-5 FVS-Ortsgruppe Bern Postfach 554, 3550 Langnau Präsident: D. Aellig 034 497 30 60 Mitgliederdienst: J. Kaech 031 372 56 03 Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax Sektion Grenchen und Umgebung Postfach 451, 2540 Grenchen Auskünfte: Peter Hess, Präsident 032 645 38 48 oder 076 376 38 48 Mitgliederdienst/Krankenbesuche: Lotti Höneisen 076 53 99 301 Sektion Luzern-Innerschweiz Postfach 2908, 6002 Luzern Präsident: E. Ochsner 041 440 76 36 FVS Mittelland Postfach 637, 4600 Olten Präsident: W. Zollinger 062 293 39 30 Freidenker Schaffhausen c/o Alice Leu Haargasse 12, 8222 Beringen Kontaktperson: A. Leu 052 685 23 03 FVS-Regionalgruppe St. Gallen c/o Ernst Diem St.Georgenstr. 218b, 9011 St.Gallen Präsident: E. Diem 071 222 47 54 Mitgliederdienst: S. Breitler 071 351 29 81 Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 131, 1000 Lausanne 17 Président: J.P Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 FVS-Ortsgruppe Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich Präsident ad interim: H. Rutishauser Tel. und Fax 01 463 16 55 Mitgliederdienst: M. Dobler 01 341 38 57 034 497 30 60 oder 031 372 56 03 Grenchen 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 oder 041 440 76 36 Schaffhausen 052 337 22 66 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 01 463 16 55 Falls unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen ist: Zentralsekretariat FVS 032 641 26 24 oder 052 337 22 66 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 01 251 80 66 FVS Zentralsekretariat Zentralkasse Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. 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