Freidenker 07/2007.pdf

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(file: @@freidenker-200707.pdf@@)libero pensatore 92. Jahrgang Nr. 7 Juli 2007 Diskussionsrunden von Gottes- und Nichtgläubigen kommen regelmässig zu jenem Punkt, wo erstere behaupten, es könne keine Ethik ohne Transzendenz, also einen von aussen Regeln setzenden Gott geben. Dazu ist zunächst festzuhalten, dass das, was die Gottesgläubigen als Ethik bezeichnen, absolute Geltung beansprucht, wie etwa die 10 Gebote des alten Testamentes: ein nicht zu hinterfragendes System gesetzter Regeln. Wer einen solch absoluten Referenzpunkt hat, ist ein Dogmatiker und kann nur Aussagen über seine Regeln machen, aber nicht die Regeln selbst reflektieren und diskutieren, weil ein absoluter Standpunkt eben gerade nicht diskutierbar ist – die Diskussion ist deshalb zum Scheitern verurteilt und artet nicht selten zum Geschrei aus, wie kürzlich in der Sendung "Menschen bei Maischberger" (ARD, 19. Juni 2007 zum Thema "Aufstand der Ungläubigen: Keine Macht für Gott!"). Ziel der philosophischen, d.h. die Wahrheit suchenden Ethik ist es aber, Regeln zu finden in einem eben nicht durch eherne Gesetze determinierten Leben, wo Entscheidungsfreiheit im Handeln besteht und sich der Mensch täglich die Frage stellen muss: Was soll ich in dieser Situation tun, was ist das Richtige? Wie kommen die Menschen zu Antworten auf diese Frage? Gemäss Buddha auf dem Weg Selbstreflexion, der Erkenntnis. Weit häufiger geschah und geschieht es durch gemeinsame Reflexion – durch das philosophische Gespräch, den Diskurs. Diesen gibt es seit es menschliche Gemeinschaften Am 1. Juli tritt das Transplantationsgesetz in Kraft. Informationen zu den geltenden Regelungen – international – und zum Spenderausweis der FVS. Seite 5 Globaler Ethikdiskurs – ohne Gott! gibt, und die Grundregel, die daraus hervorgegangen ist – weltweit – ist die "Goldene Regel": "Was du nicht willst, dass man dir tu', das füg' auch keinem andern zu." Der Referenzpunkt dieser Regel ist die soziale Beziehung zwischen mir und den anderen. Die Nähe und Bedeutung dieser Beziehung bestimmt deshalb auch, wie stark diese Regel gewichtet wird: Meiner Familie und meiNachdem die Welt durch die Entwicklungen der Technik zum globalen Dorf geworden ist, wird immer deutlicher, dass heute das, was früher nur im nahen Umfeld unabdingbar war, zur Verhinderung von Konflikten mit weltweiten Folgen global nötig ist. Alle Menschen dieser Welt müssen einsehen, dass unsere Sicherheit und unser Wohlbefinden von einer allgemein anerkannten, globalen Ethik abhängt. Raffaels "Philosophenschule von Athen“ (ca. 1510) in der Stanza della Segnatura des Vatikan nen Freunden nicht zu schaden, das erscheint sofort einleuchtend und wird mittlerweile auch von der Evolutionsbiologie gestützt. Auch die Nachbarin lebt noch relativ nahe und ich bin darauf angewiesen, dass sie mich gleichermassen behandelt, wenn ich in Sicherheit leben will. "Religionen verdienen nicht mehr und nicht weniger Respekt als wissenschaftliche Äusserungen oder Parteiprogramme ." Richard Dawkins, Biologe. Seite 6 Die Idee eines "Weltethos" des Theologen Hans Küng kommt – allerdings von den Religionen her – im Grunde zum selben Ergebnis. Allerdings verkennen ihre Vertreter, dass dies nur möglich ist, wenn sie den absoluten Standpunkt ihrer transzendenten GottReta Caspar heit aufgeben. "Was bringt die Einsegnung des Lötschberg-Basistunnels?" Stefan Luder, Moderator DRS-Aktuell, im Interview mit dem Bischof und dem ref. Pfarrer. Seite 6 FREIDENKER 7/07 1 L'onere della prova (3) Seguito – vedi fd-libero pensatore numero 5 e 6/2007. Giovanni La non attendibilità dei vangeli è sottolineata quando apprendiamo che, con la possibile eccezione di Giovanni, i tre primi vangeli non contengono alcuna indicazione di chi li abbia scritti. Possiamo apprendere qualche cosa di significativo dal quarto ed ultimo vangelo, il vangelo di Giovanni? Verosimilmente no! È talmente trascendentale che difficilmente può essere citato come evidenza storica. In questo racconto Gesù è assolutamente lontano dall’essere un uomo in carne ed ossa - ad eccezione di quando serve agli scopi di cannibalismo divino, come richiesto dalla celebrazione del rito della “sacra comunione.” “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” inizia il vangelo. Nessuna stella di Betlemme, nessun imbarazzo di vergini incinte, nessun accenno che non fosse mai stato avvolto in fasce: puro spirito fin dall’inizio. Per di più, nella sua forma attuale, il vangelo di Giovanni è l’ultimo dei vangeli ufficiali. Il vangelo di Giovanni fu scritto attorno all’anno 110. Se il suo autore avesse avuto l’età di 10 anni al tempo della crocifissione di Gesù nell’anno 30, avrebbe avuto 80 anni d’età al momento della scrittura. Non solo è improbabile che sia vissuto così a lungo, ma è pericoloso dar troppa attenzione ai colorati “ricordi” raccontati da un garrulo anziano. Molti di noi, anche assai più giovani, abbiamo avuto la sgradevole esperienza di scoprire l’incontrovertibile prova che, ciò che consideravamo lucidi ricordi di un qualche evento, fossero in realtà ricordi spaventosamente incorretti. Potremmo pure chiederci come mai un testimone oculare di tutti i miracoli rivendicati in un vangelo, aspetterebbe così a lungo prima di metterli sulla carta. Ma, più importante, ci sono prove che il vangelo di Giovanni, come quello di Matteo e di Luca, è anch’esso un documento composito, incorporante un primitivo “vangelo dei Segni” di incerta antichità. Di nuovo chiediamo, se Giovanni fosse stato un testimone oculare di Gesù, perché avrebbe dovuto plagiare una lista di miracoli inventati da qualcun altro? Né si trova alcunché nel “vangelo dei Segni” che potrebbe indurci a supporre che sia un racconto scritto da testimoni oculari. Altrettanto facilmente avrebbe potuto riferirsi ai miracoli di Dionisio che trasforma acqua in vino o alle guarigioni di Asclepio. La non autenticità del vangelo di Giovani sembrerebbe essere stabilito oltre ogni cavillo dalla scoperta che proprio il capitolo, il quale asserisce che l’autore del libro fosse stato “quel discepolo che Gesù amava” (Giovanni 21:20), è stato un’aggiunta tardiva al vangelo. Studiosi hanno dimostrato che il vangelo originariamente terminava con i versi 30-31 del capitolo 20. Il capitolo 21 - nel quale il verso 24 che asserisce “Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera” - non è l’opera di un testimone oculare. Come tante altre cose riferite nella Bibbia, è un falso. La testimonianza non è vera. San Saulo e le sue Lettere Avendo eliminato il vecchio testamento e i vangeli dalla lista di possibili “prove” bibliche dell’esistenza di Gesù, ci rimangono le così dette epistole. Ad una prima occhiata, potremmo pensare che queste epistole - alcune delle quali sono di lunga le parti più antiche del nuovo testamento, essendo state composte al minimo 30 anni anteriormente al più vecchio dei vangeli - ci presenterebbero le informazioni più affidabili su Gesù. Buon per l’ottimismo! Le lettere più antiche sono le epistole di Saulo l’uomo, che dopo aver perso la ragione, cambiò il suo nome in Paolo. Prima di entrare in dettagli, dobbiamo subito, prima di dimenticare, mettere in rilievo che le testimonianze di Paulo possono tranquillamente essere ignorate, se quanto ci dice è vero, segnatamente che non ha mai incontrato Gesù “in carne”, ma che piuttosto lo ha visto solo in una visione durante quello che appare essere stato un attacco epilettico. Nessun tribunale accetterebbe delle visioni come prova, e neanche noi dovremmo farlo. Il lettore potrebbe obbiettare che anche se Paulo avesse avuto solo prove per sentito dire, parte di queste potrebbero essere vere. Parte di queste potrebbero indicarci qualche fatto su Gesù. Bene, allora, diamo un’occhiata a queste prove. Secondo la tradizione, 13 delle lettere del nuovo testamento sono opera di Paulo. Sfortunatamente, studiosi della Bibbia ed esperti di informatica si sono messi a studiare queste lettere, e risulta che solo quattro possono essere sostanzialmente attribuite ad un medesimo autore, putativamente Saulo. Queste sono le lettere conosciute come la lettera ai Romani, prima e seconda lettera ai Corinzi e la lettera ai Galati. A queste possiamo forse aggiungere la breve nota a Filemone, un proprietario di schiavi, la lettera ai Filippesi e la prima lettera ai Tessalonicesi. Per il resto delle cosiddette lettere paoline si può dimostrare che sono state scritte da altri e posteriori autori, per cui possiamo eliminarli seduta stante e non preoccuparci di loro. Nella seconda lettera ai Corinzi 11:32, Saulo ci racconta che il re Areta dei Nabatei tentò di farlo arrestare per la sua agitazione cristiana. Siccome è noto che Areta è morto nell’anno 40 vuol dire che Saulo era diventato Cristiano prima di quella data. Allora cosa apprendiamo di Gesù da un uomo che divenne cristiano meno di dieci anni dalla supposta pag. 6 2 FREIDENKER 7/07 FVS intern Zwei neue Gesichter im Zentralvorstand Claude Fankhauser *1971, Bern Informatiker, lebt in Lebensgemeinschaft mit seiner Partnerin in Bern. "Aufgewachsen bin ich in einem Taufschein-christlichen Elternhaus bei Olten als Katholik. Ich war sogar drei Jahre lang Ministrant! Als ich aber zum ersten Mal eine 'richtige' Bibel in der Hand hielt, die so ganz anders war als meine geschönte Kinderbibel, bekam das Gebäude 'Katholizismus', in dem ich bisher recht kritiklos und bequem gewohnt habe, erste Risse. Mehr als zehn Jahre lang habe ich versucht, eine Religion zu finden, die zu mir passt. Irgendwann habe ich gemerkt, dass der Schlauch zwar neu und glitzernd erscheinen mag, der Inhalt bei allen Religionen aber derselbe ist: Du sollst, du sollst nicht, die Guten hier, die Bösen da. Der absolute Wahrheitsanspruch, der allen Religionen immanent ist, begann mich mehr und mehr abzustossen. So begann ich vor etwa zehn Jahren, mich als Agnostiker/ Atheisten zu sehen. Nie zuvor habe ich mich derart frei gefühlt. Ich habe mich dazu entschlossen, sowohl im Berner Vorstand als auch im ZV aktiv zu werden, um mitzuhelfen, die Sache der FreidenkerInnen vorwärts zu treiben. Religion mag nicht die Wurzel allen Übels sein – ganz sicher aber bietet sie einen idealen Nährboden für unzählige gesellschaftliche Probleme. Wir Konfessionsfreien benötigen dringender denn je eine Stimme, die unsere Rechte einfordert und dem Kampf der Religionen die Vernunft entgegenstellt. Das Projekt 'Aufklärung' vorwärts zu treiben und zusammen mit den FreidenkerInnen eine echte Alternative zu Aberglauben und bronzezeitlichen Moralvorstellungen zu bieten, das ist mein Ziel." Jean-Pierre Ravay *1949, Vaud Electricien de réseau, maîtrise fédérale, marié, depuis 38 ans avec Nicole, 2 garçons 4 petits-enfants, résident à Grens, Vaud, membre de l'ASLP depuis 1995, président de l'Association vaudoise depuis 1997. "Mon adhésion à la libre pensée est survenue lors d'une discussion avec mon père lors de laquelle j'ai appris que les athées agnostiques et autres mécréants se réunissaient sous l'appellation 'libre penseur', et se retrouvaient au sein de l'Association vaudoise de la libre pensée. Je pense, qu'il est important de se mobiliser pour que le XXIème siècle ne soit pas comme l'a dit l'académicien français André Malraux : le siècle mystique. Encore pire: nous devons aussi prendre garde au tout puissant Vatican dont l'ancien commodore Vojtila avait déclaré : l'Europe sera catholique! En rejoignant l'Association vaudoise, j'ai pu constater que comme pour la Suisse alémanique, l'esprit anti-dogmatique est bien présent, mais qu'il y a beaucoup de travail pour le mettre en action. Les libres penseurs vaudois et romands sont attachés à leur journal périodique, mais ne manifestent que peu d'intérêt à s'investir plus loin que sa lecture… Ce qui m'a amené à prendre la présidence de la section vaudoise, pour essayer en vain à ce jour de réveiller leur engagement. Mon engagement au Zentralvorstand, sera motivé par une participation à ses activités sous forme de traductions, afin que les Romands soient informés de ce qui se passe dans les autres sections, et d'autre part par la nécessité d'informer le comité majoritairement alémanique des tendances et des lignes de conduites des libres penseurs romands que j'espère représenter. "Longue vie aux mécréants!" ASLP-Sondaggio / Freidenker-Umfrage In previsione del 2008, centesimo anniversario dell’ASLP vogliamo esperire un sondaggio circa le convinzioni filosofiche dei nostri membri. L’ultimo sondaggio è dell’anno 1983. Questionario: Come Libero/a pensatore/trice mi qualificherei: Ateo/a Agnostico/a Panteista altro non so O O O O O Mit Blick auf das Jubiläumsjahr 2008 der FVS wollen wir wieder eine Erhebung über die Weltanschauung unserer Mitglieder und LeserInnen machen. Die letzte Erhebung stammt aus dem Jahr 1983. Fragen: Als Freidenker/in bezeichne ich mich am ehesten als: Atheist/in Agnostiker/in Pantheist/in anderes: ............................................................ weiss nicht Anno di nascita/Jahrgang: 19.... Sektion/Sezione ........................ Sesso/Geschlecht: O femminile/weiblich O männlich/maschile Ritagliare e spedire a: Freidenker-Vereinigung , Cp. 3001 Berna Bitte ausschneiden und einsenden an: Freidenker-Vereinigung Postfach 3001 Bern FREIDENKER 7/07 3 aus den Sektionen Bern Am Samstag, 16. Juni 2007, haben die Freidenker Bern eine umfangreiche Standaktion durchgeführt. Ein erstes Fazit: Für uns Berner ein super Erfolgserlebnis!!! Drei Berner FreidenkerInnen, AnneMarie, Claude und ich, verstärkt mit Sylvia und Stefan vom Zentralvorstand opferten einen Teil ihrer Freizeit für diese Aktion. Von morgens 10:00 bis nachmittags 16:00 war der Stand immer mindestens doppelt besetzt. Wir verteilten zirka dreihundert Leporellos (die kleinen blauen Prospekte) an Passanten. Interessierte erhielten eine Freidenkerzeitung, weitere Broschüren und allenfalls eine Beitrittserklärung. Wir sind jetzt gespannt, wie sich die Aktion via Geschäftsstelle, Internet oder Sektionen auswirkt. Der Stand selbst war mit einem grossen, blauen Zelt und zwei Tischen ein sehr ansprechender Blickfang. Zwei Plakatwände bewirkten, dass viele Passanten kurz verweilten und die Informationen studierten. Eine Werbeblache mit dem Slogan "FVS - die Stimme der konfessionsfreien Menschen" und ein leuchtend oranges Plakat mit dem Hinweis "religionsfreie Zone" machten den Passanten sofort klar, worum es ging. In zum Teil sehr anregenden Diskussionen konnten wir unsere Vereinigung vertreten. Ein tolles Erlebnis war jene junge Lehrerin, welche sehr erfreut war über die Existenz unserer Vereinigung. Oder jener Mann welcher froh war zu entdecken, dass es gleichgesinnte Atheisten in vielen Sektionen der Schweiz durchaus gibt. Wir hatten wirklich das Gefühl, vielen nicht gläubigen Passanten mit unserem öffentlichen Auftritt eine Freude zu machen. Wir diskutierten natürlich auch mit unseren "Gegnern", den Gläubigen. Da suchten durchaus sympathische Gläubige, wie auch einige arrogante Fundis das Gespräch. Meist war nach minutenlangen Diskussionen klar, dass die gegenseitigen Standpunkte unvereinbar waren. Es tauchte auch der eine oder andere Kirchenhasser auf und gab seine Tiraden zum besten – es gibt halt überall extreme Geister… Das Standmaterial ist im Freidenkerhaus in Bern eingelagert und will weiterhin genutzt werden. Wir entwerfen eine Standanleitung, wo das Vorgehen, Installation des Materials, verfügbare Plakate und Unterlagen, Tipps und Tricks, etc. beschrieben werden. Es kann durchaus auch eine Standaktion im kleinen Rahmen erfolgreich durchgeführt werden, ohne Zelt und Tisch, nur mit Prospektmaterial. Das Infoblatt "Standaktionen" wird den Sektionen bald zugeschickt. Die Durchführung einer Standaktion können wir allen Sektionen sehr empfehlen. Ob diese im grösseren oder kleineren Rahmen durchgeführt wird, spielt keine Rolle – Hauptsache wir machen was… Daniel Aellig Freidenker Bern Religion oder das fliegende Spaghettimonster Wir leben in einer verdrehten Welt. Wenn man irgend einen Unsinn von ausserirdischen Vergewaltigern erzählt, dann wird man meistens für verrückt erklärt. Nur wenn man NICHT an die Existenz eines allmächtigen Überwesens mit unzähligen guten und bösen Dämonen und einer Schar von Heiligen sowie nach einem Leben nach dem Tode glaubt, dann wird man verhöhnt und belächelt. Dabei ist es prinzipiell nicht möglich die Nichtexistenz von irgend etwas zu beweisen. Normalerweise muss derjenige, welcher eine Theorie aufstellt, diese schlüssig beweisen. In der Physik gilt eine Theorie so lange als irrelevant, so lange sie nicht wenigsten anhaltsweise experimentell bestätigt worden ist. Beim Durchstöbern des Internets bin ich auf eine interessante Religion gestossen (www.das-fsm.de). Diese Religion behauptet, dass das Universum von einem Fliegenden Spaghettimonster (FSM) erschaffen wurde. Es wird auch schlüssig dargelegt, dass die Klimaerwärmung vom Aussterben von Piraten verursacht wird. Ausserdem wurde ein Preisgeld von 1 Mio USDollar für denjenigen ausgesetzt, welcher zweifelsfrei beweisen kann, dass Jesus von Nazareth NICHT von diesem FSM abstammt. Wer an das Fliegende Spaghettimonster glaubt, der landet im Himmel. Dort gibt es eine Stripper-Fabrik und einen Biervulkan. Sie glauben auch, dass das FSM Sex vor der Ehe erschaffen hat, weil die Menschheit seit 12345,6 Jahren besteht, die Ehe jedoch noch nicht so lange. Stefan Mauerhofer 4 FREIDENKER 7/07 Medizin Transplantationsausweis – jetzt! Seit 1999 steht in der Schweizer Verfassung ein Artikel zur Transplantations-medizin. Am 1. Juli 2007 tritt nun das darauf basierende Bundesgesetz über die Transplantation von Organen in Kraft. Damit wird dieses früher lediglich kantonal geregelte Gebiet schweizweit einheitlich gehandhabt. Neu gilt landesweit die sogenannte "erweiterte Zustimmungslösung", d.h. Organe dürfen nur entnommen werden, wenn die betroffenen Person oder ihre Angehörigen zustimmen. Es ist also wichtig, selber einen entsprechenden Ausweis auf sich zu tragen, der den eigenen Willen zum Ausdruck bringt und zusätzlich, das Gespräch in der Familie zu führen, damit die Angehörigen ebenfalls Bescheid wissen darüber. Was muss ich wissen? Das Transplantationsgesetz stützt sich auf das Konzept des Hirntodes. Diese Todesdefinition wurde von der Intensivmedizin eigens eingeführt, um aussiochtslose Behandlungen abbrechen und um Organe zu einem technisch optimalen Zeitpunkt entnehmen zu können. Hirntod – ein Konzept Ob "hirntot" aber gleich "tot" ist, ist nicht unbestritten. Tatsache ist, dass beim Hirntod die Hirnfunktionen irreversibel ausgefallen sind, was in einem mehrstufigen Verfahren festgestellt wird. Es gibt aber auch Hirnforscher, diese Kriterien für unzureichend halten. Mit der Organentnahme und mit dem anschliessenden Abstellen der lebenserhaltenden Geräte erst tritt der Organtod ein. KritikerInnen weisen darauf hin, dass durch die Transplantationsmedizin in den Sterbe- und Abschiedsprozess eingegriffen werde. Angehörige verabschieden sich von einem – dank Maschinen – atmenden Menschen und erleben das Erlöschen dieses Lebens nicht mit, sondern erhalten nach der Transplantation die Leiche der nun sichtbar verstorbenen Person zurück. Gesetzliche Regelungen Die gesetzlichen Regelungen über die Transplantationsmedizin sind in jedem Land wieder anders. Es gibt im Wesentlichen zwei Modelle für die Organentnahme an nichteinwilligungsfähigen, z.B. bewusst-losen Personen: 1. Zustimmungmodell Eine Organentnahme erfolgt nur bei ausdrücklicher Zustimmung: a) der betroffenen Person (enges Zustimmungsmodell) Gilt derzeit in Japan und Südkorea. b ) oder der Angehörigen (erweiteres Zustimmungsmodell) Gilt derzeit in Australien, Dänemark, Deutschland, Grossbritannien, Irland, Island, Litauen, Niederlande, Rumänien, Türkei, USA und in der Schweiz. 2. Widerspruchsmodell Eine Organentnahme kann erfolgen, wenn kein ausdrücklicher Widerspruch angemeldet wird: a) von der betroffenen Person selbst (enge Widerspruchslösung) Gilt derzeit in Argentinien, Italien, Luxemburg, Österreich, Polen Portugal, Slowakei, Slowenien, Spanien, Tschechien, Ungarn. b) von Angehörigen (erweiterte Widerspruchslösung) Gilt derzeit in Belgien, Finnland, Frankreich, Griechenland, Liechtenstein, Russland, Schweden, Zypern. 3. Notstandslösung Eine Entnahme der Organe ist bei dieser Regelung in jedem Fall zulässig – auch gegen den erklärten Willen der betroffenen Person. Gilt derzeit in Bulgarien. Organhandel Iran ist bisher das einzige Land der Welt, in dem das Gesetz den finanziellen Entgelt einer Organspende nicht verbietet. Immer wieder werden in der Presse aber Fälle publik, in denen Menschen in prekären wirtschaftlichen Verhältnissen eine ihrer Nieren verkaufen. Auch die Verwendung von Organen von Hingerichteten in China zeigt, wie schwierig es ist und auch in Zukunft sein wird, das Geschäft mit Körpertei- len zu unterbinden. Dabei stellt sich unter dem Gesichtspunkt des Selbstbestimmungsrechtes aber die Frage, wieweit man dem Einzelnen den Verkauf seines Organes verbieten und ihn zur Schenkung drängen soll. Was muss ich tun? Weil die Frage der Transplantation an Grundfragen wie dem Tötungsverbot rüttelt, kommt dem Selbstbestimmungsrecht eine besondere Bedeutung zu: Wir müssen uns zu einer Haltung durchringen, möglichst im Gespräch mit unseren Nächsten. Und wir tun gut daran, einen Ausweis auf uns zu tragen, der unseren Willen klar kundtut, für jene Fälle, wo wir uns nicht mehr äussern können und ganz besonders für Reisen im Ausland. Aber auch ein Ausweis kann keine Sicherheit garantieren. Wichtig ist, dass Sie mit Ihren nahen Verwandten darüber sprechen. Wo bekomme ich einen Ausweis? Die FVS bietet auf dem Internet einen Ausweis (pdf) zum Runterladen an. Diesen Ausweis gibt es sowohl als Zustimmung "Transplantation? – Ja gerne!" als in einer ablehnenden Form "Transplantation? – Nein danke!". Zudem kann die Zustimmung differenziert werden auf bestimmte Organe. Die FVS gibt keine Empfehlung für diesen Entscheid ab, sondern weist nur darauf hin, dass jeder Mensch in dieser Frage mit Vorteil für sich und zum Schutz seiner Nächsten Farbe bekennen sollte. Auch die Stiftung Swisstransplant, welche die nationale und internationale Koordination der Spenden zur Aufgabe hat, verteilt in diesen Wochen Ausweise in alle Haushalte und bietet einen Spenderausweis zum Runterladen an: rc www.swisstransplant.ch. FREIDENKER 7/07 5 Religionskritik Deschner-Preis für Richard Dawkins Der britische Evolutionstheoretiker und Religionskritiker Richard Dawkins wird im Rahmen eines öffentlichen Festakts am 12. Oktober 2007 in Frankfurt den mit 10.000 Euro dotierten Deschner-Preis der Giordano Bruno Stiftung entgegennehmen. Mit seinen wegweisenden evolutionstheoretischen Werken, vor allem auch mit seinem im September 2007 endlich auf Deutsch erscheinenden Buch "Der Gotteswahn", habe Dawkins in herausragender Weise zur Stärkung des säkularen, wissenschaftlichen und humanistischen Denkens beigetragen. "Dawkins war der Wunschkandidat für die erstmalige Vergabe des Preises. Wir sind sehr froh, dass er sofort zugesagt hat", erklärte Stiftungssprecher Michael Schmidt-Salomon. Dawkins habe trotz des ungeheuren Rummels um seine Person postwendend geantwortet. Er habe sich sehr lobend über das Manifest des evolutionären Humanismus geäussert und gemeint, dort viele Übereinstimmung mit seinen eigenen Überzeugungen entdeckt zu haben, und habe erklärt, dass er sich glücklich und geehrt füh- Presseblick Stellen wir uns vor: es 2007 und ein reformierter Pfarrer hält einem katholischen Bischof das Weihwasserkesselchen für die Segnung des Lötschberg-Basistunnels... Der SF1-Moderator Luder hat die Herren anschliessend direkt gefragt, was diese Segnung eigentlich bringe... und ob die "Heilige Barbara" nicht eine Art Götzenkult sei. Die Antworten waren uninteressant, aber die Frage ent-spricht genau der auch von Richard Dawkins geforderten Gleichbehandlung von religiösen und anderen Meinungen. Die FVS hat dem Moderator ihre Anerkennung ausgesprochen. Ganz anders in der bernischen Zeitung Bund. Da wurde der Schlusssatz des Bischofs gar zum Titel: "Gott gebe die zweite Röhre". (Bundesrat Leuenberger soll übrigens gemäss Konkurrenzblatt Berner Zeitung dazu lachend gesagt haben, dass er nicht gewusst habe, dass Gott sich für den Lötschberg interessieren würde.) Die FVS hat diese Titelwahl in einem Leserbrief kritisiert. Die NZZ hat sich erlaubt, einen Artikel über klimatische und gesellschaftspolitsche Probeme mit "Südasiens biblische Plagen" zu titeln. Auc hier hat die FVS interveniert und auf den unpassenden Vergleich hingewiesen. le, den Preis der xGiordano Bruno Stiftung entgegennehmen zu dürfen." Im Rahmen des feierlichen Festakts im Oktober wird neben Dawkins voraussichtlich auch der Schriftsteller und Kirchenkritiker Karlheinz Deschner ("Kriminalgeschichte des Christentums") sprechen, nach dem der Preis der Giordano Bruno Stiftung benannt ist. Zudem sollen nach Angaben des Stiftungsvorstands zahlreiche Beiräte der Giordano Bruno Stiftung in Frankfurt anwesend sein. cont. pag. 2 crocifissione? Veramente poco! Una volta ancora G. A. Wells, nel suo libro La prova storica su Gesù (pag 22 -23), riassume in modo talmente succinto che lo cito verbalmente: “Le...lettere paoline...sono così completamente silenti per quanto concerne gli eventi che più tardi furono descritti nei Vangeli da suggerire che questi eventi non fossero note a Paulo, il quale, comunque, non poteva ignorarle se fossero veramente avvenuti.” Queste lettere non fanno alcuna allusione ai genitori di Gesù, men che meno a un parto vergine. Non fanno mai riferimento a un luogo di nascita (per es. chiamandolo “di Nazaret”). Non danno alcuna indicazione del tempo o del posto della sua esistenza terrena. Non fanno riferimento al suo processo davanti ad un funzionario romano, né a Gerusalemme come posto d’esecuzione. Non menzionano né Giovanni Battista, né Giuda, né il rinnegamento di Pietro del suo maestro. (Naturalmente menzionano Pietro, però non implicano che egli, men che meno che Paulo stesso, abbiano conosciuto Gesù mentre era in vita.) Queste lettere, inoltre, non fanno alcun cenno ai miracoli che Gesù è supposto di aver compiuti, un’omissione particolarmente sorprendente, poiché, secondo i vangeli, ne ha compiuti così tanti... Un altra caratteristica, che colpisce nelle lettere di Paulo, è che non si potrebbe mai desumere da loro che Gesù fosse stato un maestro di etica... in un solo caso fa appello all’autorità di Gesù in sostegno di un insegnamento etico che anche i vangeli raccontano che Gesù abbia dato. Risulta che l’appello all’autorità di Gesù, che Saulo riporta, involve esattamente lo stesso errore che abbiamo trovato nel vangelo di Marco. Nella prima lettera ai Corinzi 7:10, Saulo dice che “Agli sposati poi ordino, non io ma il Signore: la moglie non si separi dal marito -” cioè che la moglie non deve chiedere il divorzio. Se Gesù effettivamente avesse detto quanto implica Saulo e quanto Marco 10/12 afferma avesse detto, il suo pubblico lo avrebbe considerato pazzo, o forse vittima di una randellata alla testa. Tanto per la testimonianza di Saulo. Il suo Gesù non è nulla più della più vaga diceria, una creatura leggendaria che fu crocifisso come sacrificio, una creatura quasi totalmente priva di biografia. continua Frank R. Zindler editor American Atheist Press Trad. dall’inglese RS. 6 FREIDENKER 7/07 Katholische Marketingstrategie: Schluss mit dem Limbus Der Papst hat die Vorhölle abgeschafft, weil sie nur eine Hypothese gewesen sei (im Gegensatz zur Hölle, die als bewiesen gelten kann?). Nun macht Benedikt also Schluss mit dem "Warteraum" für die Seelen von ungetauft verstorbenen Babys. Der Vatikan erhofft sich von dieser Massnahme, dass damit der katholische Glaube in den von hoher Kindersterblichkeit geplagten Ländern Asiens und Afrikas attraktiver wird und gegen den in dieser Hinsicht humaneren Islam bessere Marktchancen hat. Limbus (www.wikipedia.org) Lateinisch: für Rand, Saum, Umgrenzung bezeichnet den Vorraum oder den äüersten Kreis der "Hölle". Manchmal wird er auch als Fegefeuer bezeichnet, obwohl er eher alsdessen Gegenteil anzusehen ist: Das Fegefeuer ist Teil des Himmels, aber mit Leid; der Limbus ist Teil der Hölle, aber ohne oder mit wenig Leid. Er ist in dem Sinne der Aufenthaltsort für Seelen, die ohne eigenes Verschulden vom Himmel ausgeschlossen sind. Entstanden ist er aus der theologischen Unsicherheit über den Heilsstatus derer, die beispielsweise ungetauft sterben. Unterschieden wurde 1. der limbus patrum, wo die Seelen der verstorbenen Gerechten der Zeit vor Jesus Christus, also z. B. der biblischen Propheten. Im limbus patrum ist heute niemand mehr, denn er ist seit Christi Abstieg in das "Reich der Toten" leer, weil Christus seine Insassen allesamt in den Himmel geführt hat. Moses, Judith, Anna, Abraham und alle anderen Gerechten des Alten Bundes sind im Himmel. Als dort seiend werden sie von der Katholischen Kirche auch als Heilige verehrt und angerufen. 2.den limbus puerorum (auch: limbus infantium), wo die Seelen der ungetauften Kinder hinkamen, die wegen der Erbsünde zum Verlust der himmlischen Seligkeit führte. Neu sollen nun ungetaufte Säuglinge "in der Erwartung auf universelle Erlösung durch Gott" sterben. Nachdem es nun keinen limbus patrum und keinen limbus puerorum mehr gibt, bleibt ungeklärt, wohin die Seelen nicht mit dem Christentum in Berührung gekommener Gerechter und nicht zum Christentum Bekehrter, die nach dem Abstieg Christi in der Hölle lebten und leben, nach dem Tod gelangen... Für FreidenkerInnen besteht wenigstens Klarheit: Wir treffen uns alle in der Hölle – das wird bestimmt ein Heidenspass! rc FVS Schweiz Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 18. 8, 20. 10., Bern Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft Neu: Café "Spillmann", Eisengasse Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Montag, 23. Juli 19:00 Freidenker-Stamm Rest. "Celina" Spitalgasse 2, Bern Sonntag, 29.Juli 12:00 Rendez-vous im Freidenker Garten mit köstlichem Käse und Wein. Weissensteinstr. 49b, Bern Voranmeldung bei Rosette Kaech Tel. 031 372 56 03 bis Do. 26.Juli Auswärtige sind herzlich willkommen! Kosten: ca. 15.- alles inkl. Grenchen Samstag, den 21. Juli ab 14:00 Grillfest in Gerolfingen (Bielersee) Strandweg 23. Es stehen Snacks, Brot und Mineralwasser zur Verfügung. Fleisch und alkoholische Getränke muss jeder selbst mitbringen. Familien mit Kindern oder Mitglieder anderer Sektionen sind herzlich willkommen. Auskunft: 076 388 4639 Den Papst boykottieren ... Nachdem der Papst aus MarketingÜberlegungen bereits die Abschaffung der Vorhölle abgeschafft hat (siehe oben) will er die Kirche weiter klar positionieren und ruft nun zum Boykott von nicht-religiösen humanitären Organisationen auf: Amnesty International ist die erste NGO, die sein Bannstrahl treffen soll, weil sie sich für die Abtreibung bei Vergewaltigungsopfern ausgesprochen hat. Indem er sich von einer Menschenrechtsorganisaition distanziert, macht er klar, wie er es so mit den Menschenrechten hat – das ist konsequent! Die Konsequenz der Vernünftigen kann nun nur heissen: www.amnesty.ch Winterthur Donnerstag, 5. Juli 09.15 Thema: Evolution. Im Kulturama, Englischviertelstr. 9, 8032 Zürich Anmeldung bis 21. Juni 044 865 16 93 Investieren Sie in die FVS? Mit den neuen Finanzierungsmodell ist der ZV berechtigt, für die Jahre 2005-09 Darlehen von maximal Fr. 50'000.- pro Jahr aufzunehmen. Wer Interesse hat, der FVS ein Darlehen zu einem Zinssatz von 3% zu gewähren, melde sich bitte bei der Kassierin M. Zihlmann: zimaha@bluewin.ch, Tel. 032 641 20 12 Zürich Juli: Keine Freie Zusammenkunft. Donnerstag, 5. Juli 09.15 Thema: Evolution. Im Kulturama, Englischviertelstr. 9, 8032 Zürich mit den Winterthurer Freidenkern. Bitte schriftl. Einladung beachten. FREIDENKER 7/07 ... Amnesty International beitreten! 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 079 449 54 45 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel Freidenker Nordwestschweiz Postfach 260, 4010 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Basel Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich c/o Hans Rutishauser Präsident Wannerstr. 33/148 , 8045 Zürich Tel. und Fax 044 463 16 55 Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 Bern Freidenker Bern, Postfach 831 3550 Langnau d.aellig@bluewin.ch Präsident: D. Aellig 079 449 54 45 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet tél. et fax 022 756 40 49 8 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen Freidenker Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Postfach 217 CH-2545 Selzach Mittelland Freidenker Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. Imholz 079 751 41 38 Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 7/2007 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. St. Gallen Freidenker Region St. Gallen c/o S. Breitler Haldenweg 37, 9100 Herisau Kontakt: S. Breitler 071 351 29 81 Tessin/Ticino P.P./Journal CH-2545 Selzach Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Waadt/Vaud Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 AZB