Freidenker 05/2007.pdf

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(file: @@freidenker-200705.pdf@@)libero pensatore 92. Jahrgang Nr. 5 Mai 2007 Christliche Fundamentalisten in der Schweiz haben Unterschriften gegen einen seichten Kommerzsong von DJ Bobo gesammelt und dem Bundesrat ans Herz gelegt, damit werde die Schweiz zuwenig christlich an diesem europäischen Musikwettbewerb vertreten und der Religionsfrieden im Land sei in Gefahr... Sie haben Recht. Tatsächlich wird die Schweiz nicht christlich vertreten – das ist aber auch nicht nötig, weil sie sich nicht als christliches sondern in erster Linie als aufgeklärtes, demokratisches Land versteht. Tatsächlich ist auch der Religionsfrieden gefährdet, wenn sich jede religiöse Gruppierung anmasst, im Namen des Landes zu sprechen. Es war die Säkularisierung, die in der Schweiz den Religionsfrieden bisher gesichert hat – im Kampf gegen die Machtansprüche der christlichen Konfessionen. Und es kann uns nur die weitere Säkularisierung vor weiteren Ansprüchen weiterer Religionen und Konfessionen schützen. Wenn etwa muslimische Vertreter – wie neulich auf Radio DRS – sagen, die Muslime als Menschen seinen in der Schweiz genügend integriert, aber der Islam als Religion müsse noch integriert werden. Nur die Trennung von Staat und Kirche bietet Gewähr, dass wir künftig nicht darüber befinden müssen, ob Freikirchen, Scientologen und andere kirchliche Organisationen staatliche Anerkennung und Gleichberechtigung verdienen. Auch die Freidenker sollen nicht – wie in Deutschland teilweise diskutiert – als "Konfession" anerkannt Delegiertenversammlung 2007 Sonntag, 6. Mai 2007 10:00 im Hotel "Bern", Bern Der Zentralvorstand heisst die Delegierten und Gäste herzlich willkommen in Bern! Seiten 2, 4+5 Baustelle "Säkularisierung" und zur staatlich alimentierten Bekenntnisorganisation werden. Wie andere Interessenvertretungen sollen die Glaubens- und Weltanschauungsgemeinschaften sich unter dem Schutz der Glaubens- und Gewissensfreiheit betätigen dürfen – solange sie die Menschenrechte und unsere Rechtsordnung respektieren. Ihre Mittel solgen könnten dabei helfen, dass solche Entscheidungen nach einer bestimmten Zeit wieder überdacht werden. Solche sog. Zeitgesetze sind auch ein Ausdruck einer aufklärten Gesellschaft, die sich bewusst ist, dass der Stand des Wissens immer nur ein vorläufiger ist und dass deshalb nichts in Stein gemeisselt werden sollte. len sie aber selber beschaffen und ihr Einfluss auf die Politik ist weder durch runde Tische noch durch sonstige Privilegien zu fördern. Ethische Positionen sollen sich in der offenen Auseinandersetzung bei Abstimmungen und Wahlen dem demokratischen Wettbewerb stellen. Zeitlich limitierte rechtliche Bestimmun- Auch die FVS muss immer wieder innehalten, ihre Tätigkeit kritisch würdigen, Gutes fördern und das, was sich nicht bewährt hat, durch Neues ersetzen. In diesem Sinne: Willkommen auf der Baustelle Aufklärung und Säkularisierung – willkommen auf der Baustelle FVS! Reta Caspar "Die säkularen Werte von Humanismus und Aufklärung haben die Menschheit vorangebracht. Religionen entmenschlichen den Menschen." Arzu Toker Seite 6 "Gott ist die beste Erfindung der Menschheit, ein Geländer, an dem wir laufen können – ich bilde mir ein, dass ich ohne laufen kann." Wolf Biermann Seite 7 FREIDENKER 5/07 1 L'onere della prova Molte persone assumono per scontato che Gesù, benché sicuramente non figlio di dio, sia stato nondimeno un personaggio storico vissuto in quei tempi – forse un mago con poteri ipnotici, un personaggio carismatico. Suppongono che sia improbabile che così tanti racconti siano potuti sorgere su qualcuno che non fosse mai esistito. Molte persone, benché pronti a negare la divinità di Gesù, non escludono che un personaggio reale sia vissuto e sia alla base dei racconti. Se appena ci si da la pena di mettere da parte quanto instillato fin dalla primissima età e acriticamente accettato come realtà e di esaminare invece spassionatamente i fatti, ci si rende subito conto di quanto fragile siano le prove sulla presunta esistenza di un ipotetico messia di nome Gesù. Onere della prova Anche se ciò che segue può essere interpretato come una prova della non-storicità di Gesù si deve realizzare in questo contesto che l’onere della prova non incombe agli scettici. Come sempre è il caso, l’onere della prova incombe a chi asserisce l’esistenza di una cosa o di un processo. Se qualcuno pretende di non doversi mai fare la barba perché ogni mattina prima di arrivare nella stanza da bagno viene assalito da una lepre alta un metro e ottantacinque con incisivi affilatissimi con i quali lo rade meglio di qualsiasi rasoio; se qualcuno fa una simile affermazione, nessun scettico deve preoccuparsi di fornire la prova che questo non sia avvenuto. Se non vengono prodotti delle prove che il fatto sia avvenuto, lo scettico può trattare la pretesa come falsa. Questo non è altro che comune buon senso e sana pratica quotidiana. Durante i secoli un numero esiguo di eruditi ha tentato di provare che Gesù sia stato, in effetti, un personaggio storico. È istruttivo, esaminando le loro “prove”, di confrontarle alla sorta di prove che abbiamo per esempio, sull’esistenza di Tiberio Cesare. Si può concedere che non sorprende che non vi siano monete giunti ai nostri giorni con impressa l’immagine di Gesù. Al contrario di Tiberio Cesare e di Augusto Cesare, che lo aveva adottato, non si considerava che Gesù avesse il controllo su delle zecche. Invece dobbiamo far presente che abbiamo monete risalenti all’inizio del primo secolo con immagini di Tiberio, immagini che cambiano con l’età del soggetto. Abbiamo perfino monete coniate dal suo predecessore Augusto Cesare, che mostrano Augusto da un lato e il suo figlio adottivo dall’altra. Statue, che possono essere datate archeologicamente di quel periodo, sono giunte a noi che mostrano Tiberio giovinetto, giovane uomo assumente la toga virile, come Cesare, ecc. Incisioni e cammei che lo mostrano insieme all’intera famiglia. Biografi, che furono suoi contemporanei o quasi, citano dalle sue lettere e dai suoi decreti e raccontano i dettagli della sua vita nel minimo dettaglio. Ci sono iscrizioni contemporanee sparsi in tutto il territorio dell’allora impero che ricordano le sue imprese. Esiste un ossario di almeno uno dei membri della sua famiglia ed il testo in greco di un discorso pronunciato dal suo figlio Germanico è stato trovato a Oxyrhynchus in Egitto. E poi ci sono le rovine della sua villa a Capri. Ne dobbiamo dimenticare che Augusto Cesare, nelle sue Res Gestae (cose compiute), che sono preservati sia in greco, sia in latino sul cosiddetto Monumentum Ancyranum, enumera Tiberio quale suo figlio e correggente. Esiste una qualsiasi prova che i sostenitori di un Gesù, personaggio storico, possono produrre che sia altrettanto convincente come queste prove per Tiberio? Penso di No. Vi è effettivamente una sola area dove qualche prova per il per il personaggio Gesù potrebbe essere della consistenza simile a quelle esistenti per Tiberio – l’area della biografie scritte dai suoi contemporanei o quasi contemporanei. Qualche volta viene affermato che la bibbia cristiana contiene tali prove. Qualche volta viene affermato che esistono anche prove al di fuori della bibbia. Esaminiamo dunque queste presunte prove. “Prove” del vecchio testamento Consideriamo dapprima la cosiddetta evidenza biblica. Nonostante le affermazioni degli apologeti cristiani non vi è assolutamente niente nel vecchio testamento (VT) che possa essere di rilevanza per la nostra questione, a parte il possibile fatto che qualche profeta potrebbe aver pen-sato che un qualche “consacrato” (un re o un sacerdote salvatore) avrebbe di nuovo assunto la guida del mondo ebraico. Tutti i molteplici esempi di “predizioni” di Gesù sono talmente sciocchi che basta consultarli per costatare la loro irrilevanza. Thomas Paine, il grande eretico della Rivoluzione americana, fece proprio questo e dimostrò la loro irrilevanza nel suo libro An Examination of the Prophecies (Un esame delle profezie), che intendeva essere la parte III del libro The Age of Reason (L’era della ragione). “Prove” del nuovo testamento L’eliminazione del VT lascia soltanto le “prove” del nuovo testamento (NT) e materiale extra biblico da prendere in considerazione. Essenzialmente il NT si compone di due tipi di documenti: lettere e sedicenti biografie (i cosiddetti vangeli). Esiste pure una terza categoria di scritti, gli apocalittici, delle quali il “libro delle rivelazioni” è un esempio, che però non offre alcun supporto alla storicità di Gesù. Infatti, parrebbe essere un fossile intellettuale del modo di pensare dal quale ebbe origine il cristianesimo – un apocalisse giudaico rielaborato ad uso dei cristiani. I personaggio chiave del libro (citato 28 volte) sembrerebbe essere 2 FREIDENKER 5/07 cont. pag.2 “l’agnello”, un essere astrale visto in visioni (nessuna affermazione di storicità in questo caso) ed il libro nel complesso ridonda di astrologia antica. Il nome Gesù appare solo sette volte in tutto il libro, il nome Cristo solo quattro volte e Gesù Cristo solo due. Mentre “Rivelazioni” potrebbe benissimo derivare da un periodo primitivo. Contrariamente alle opinioni della maggior parte dei studiosi biblici che trattano del libro solo nella sua forma definitiva, il Gesù a cui accenna ovviamente non è un uomo. È un essere soprannaturale. Non ha ancora acquisito le proprietà fisiologiche e metaboliche di cui leggiamo nei vangeli. Il Gesù di “Rivelazioni” è un dio che sarebbe più tardi stato trasformato in un uomo - non un uomo che più tardi sarebbe diventato Dio, che studiosi biblici liberali vorrebbero far credere. Altri affermano che esistono anche prove al di fuori della bibbia. Continua Frank R. Zindler editor American Atheist Press Trad. dall’inglese RS Willkommen an der FVS-Delegiertenversammlung 2007 Sonntag, 6. Mai 2007, 10:00 Uhr, Hotel "Bern", Bern Ein Jahr vor dem Jubiläumsjahr werden an der diesjährigen DV wichtige Weichen gestellt: ➔ im Zentralpräsidium: Jürg L. Caspar tritt als Zentralpräsident der FVS zurück. Die KandidatInnen für das Amt präsentieren in dieser Nummer des FREIDENKERs ihre Visionen für die FVS. Darin beantworten sie auch Fragen, die ihnen auf den Aufruf im FREIDENKER hin gestellt worden sind. ➔ in der Geschäftsstelle: Wegweisend wird auch der Entscheid sein, ob die FVS in Zukunft national mit einer professionellen Teilzeit-Geschäftsstelle auftreten wird oder ob die Überzeugung obsiegt, dies sei mit Freiwilligenarbeit realisierbar. Auch wenn sich die Geschäftsstelle in den letzten 18 Monaten unter dem gewählten Mandatsträger nicht wie gewünscht entwickelt hat, beantragt der Zentralvorstand der DV die Weiterführung der Geschäftsstelle, allerdings mit einem neuen Finanzierungsmodell. Das Mandat von Peter Rettenmund wurde per 30. April 2007 im gegenseitigen Einverständnis beendet. Der Zentralvorstand der FVS heisst die Delegierten in Bern herzlich willkommen und freut sich auf eine angeregte und konstruktive Tagung. Gäste sind an der Delegiertenversammlung herzlich willkommen. Anmeldung bitte bei den SektionspräsidentInnen. Weltunion der Freidenker WUF WUF ins Internet Am 17. März 2007 fand in Paris eine Sitzung des Internationalen Rates der WUF statt. Vertreten waren acht Verbände, darunter auch die Schweiz mit fünf angereisten Interessierten. Die an der letzten Sitzung des Exekutiv-Büros ernannten Louis Reger , Brest (Präsident), Pedro Pazos, Aarau (Sekretär), Dr. Roman Roscher, Wien und Roland Breton, Venelles, wurden in ihren Ämtern bestätigt und bilden zusammen mit Klaus Hartmann, Offenbach am Main (Vize-Präsident), Al Schmitz, Luxemburg (Kassier), Dr. Roberto la Ferla, Mailand und Jean Kaech, Bern, das neue Exekutivbüro bis zum nächsten Kongress im Jahre 2009. Ein weiterer französischer Verband, le "Groupe Eugène Leroy" in der Dordogne wurde in die WUF aufgenommen, ebenso als vierter afrikanischer Verband die Republik Bénin. Die WUF will ins Internet. Klaus Hartmann wird sich um die Homepage bemühen und erwartet entsprechende Informationen; Geschichte der Weltunion und deren Statuten stehen bereits zur Verfügung. Der deutsche Freidenker-Verband hat mit einer Jugendorganisation ein Abkommen getroffen, das den Jugendlichen gegen Bezahlung eines Beitrages von 1 Euro pro Monat die Mitgliedschaft im Freidenker-Verband zusichert. Erste Ergebnisse sind positiv. Französische und italienische Freidenker kämpfen gegen die überbordende Einflussnahme der Kirchen auf die Tagespolitik. In Frankreich werden Kirchen, Moscheen und andere religiöse Gebäude vom Staat (mit Steuergeldern) finanziert, trotz strikter Trennung von Staat und Kirchen gemäss Gesetz von 1905. Französische Freidenker kämpfen aktiv mit der Gruppe ADMD (Association pour le droit de mourir en dignité = Vereinigung für das Recht auf menschenwürdiges Sterben). In Italien ist die Einmischung der katholischen Kirche ins politische Leben unerträglich geworden. Bekämpft werden auch die krassen Steuerprivilegien des Vatikans, bekämpft wird, dass Religionslehrer (meist katholische Geistliche) an öffentlichen Schulen vom Staat besoldet, dass Spenden an die Kirchen von den Steuern abgezogen werden ... Also überall viel Arbeit für die Freidenker. Aktivitäten unserer Organisation werden weltweit immer wichtiger. R. Kaech H. Buomberger FREIDENKER 5/07 3 ZP-Wahlen 2007 Die KandidatInnen ... Gemeinsam in die Zukunft Wir Kandidaten durften uns beim Zentralvorstand vorstellen. Dabei hat er einen guten Eindruck auf mich gemacht. Die bisherigen Reaktionen, sowohl im Vorstand als auch von Mitgliedern, zeigen mir, dass ich in vielen Punkten wichtige Probleme angesprochen habe und der Wille zur Veränderung vorhanden ist. Ich bin überzeugt, die Schwierigkeiten meistern und zusammen mit Vorstand und Mitgliedern die Freidenker in eine bessere Zukunft führen zu können. Ein Präsident kann nicht alles alleine erledigen, aber er muss bereit sein, selbst 150% zu leisten, um von anderen 50% verlangen zu können. Würde ich nicht die Situation der Freidenker so einschätzen, dass es dringend neue Impulse braucht, und wäre ich nicht der Meinung, ich könnte neue Ideen einbringen, so würde ich nicht kandidieren. Allerdings braucht es eine gewisse Machtstellung, um festgefahrene Strukturen zu durchbrechen und neue Ideen (nicht nur meine eigenen) nachhaltig zu vertreten. Ich bin überzeugt, dass ich als Präsident vieles umsetzen kann, wo ich sonst am inneren Widerstand des Systems scheitern würde. Als Präsident der Freidenker-Vereinigung der Schweiz werde ich andere Aspekte zu vertreten haben als unter http://atheismus.ch. Je nachdem, in welcher Eigenschaft ein Mensch auftritt, muss er seine Position unter verschiedenen Gesichtspunkten vertreten. Hier kann ich durchaus differenzieren und z.B. auch die Anliegen von Agnostikern vertreten. Allerdings wende ich mich entschieden gegen Machtansprüche religiöser Gruppierungen. Respekt anderen Ansichten gegenüber muss immer auf Gegenseitigkeit beruhen. Die Freidenker haben verschiedene Aufgaben: Sie vertreten die Interessen der religionsfreien Menschen und sie ersetzen Dienste, die bislang von Kirchen wahrgenommen worden sind. Letztere nehmen wir bereits mit Erfolg wahr, bei ersterer stehen wir ganz am Anfang. Aus diesem Grund wird ein Marc Wäckerlin (*1971) ist El. Ing. ETH und arbeitet vollzeitlich als Programmierer bei Siemens. Seit 10 Jahren ist er Mitglied der Freidenker Winterthur. 2000-2002 war er Mitglied des Zentralvorstandes der FVS und der Sektion Winterthur. Er betreute das Ressort Internet und hat die erste Webseite der FVS aufgebaut. Marc Wäckerlin ist verheiratet und lebt mit seiner Familie in Winterthur. In seiner Freizeit betreut er die Internetseite http://atheismus.ch. Schwerpunkt meiner Tätigkeit sein, die öffentliche Wahrnehmung auf die Positionen der Freidenker zu lenken. Im Weiteren gehe ich davon aus, dass wir auch bei Ritualen noch Erweiterungspotential haben. Ich rechne damit, dass ich Aufgaben an zuverlässige Hände delegieren kann und mich als Präsident nicht um alle Ressorts selbst kümmern muss. Wo Not herrscht, bin ich aber immer bereit einzuspringen. Es war die Absicht, eine Geschäftsstelle aufzubauen, um auf Ereignisse rasch und professionell reagieren zu können. Dies ist meiner Ansicht nach gescheitert. Eine bezahlte Stelle zu finanzieren in einem Verein, wo die meiste Arbeit auf freiwilliger Basis geleistet wird, sehe ich als sehr problematisch. Eine dauernde Erreichbarkeit und rasche Reaktion auf Ereignisse ist auch auf freiwilliger Basis möglich. Falls die Geschäftsstelle aufgelöst würde, könnte ich das mit meinem Beruf in Einklang bringen, wäre aber auch bereit diese Aufgabe jemand anderem zu übertragen. Das Hauptproblem sehe ich darin, dass in den ca. 50'000 Franken für die Geschäftsstelle kein Geld für Aktionen vorgesehen ist. Dem gegenüber kostet ein schweizweit geschaltetes Inserat auf der Titelseite von 20minuten "nur" ca. 13'000 Franken und erreicht eine Million Leser. Würde die Geschäftsstelle auf freiwilliger Basis organisiert, könnte man das ganze Geld für Aktionen einsetzen oder den Sektionen belassen. Es ist an der Zeit, dass die Freidenker ihre Energie in die gemeinsamen Ziele stecken, statt in interne Rivalitäten. Soweit ich von solchen erfahre, werde ich mich darum bemühen, die betroffenen Personen an einen Tisch zu bekommen, um gemeinsam eine Lösung zu finden. Offenheit, Zuhören und Vertrauen schaffen sehe ich als Voraussetzung dafür. Unsere Ziele sind dieselben, das sollten wir nie vergessen, und wir werden bestimmt auch einen gemeinsamen Weg dorthin finden. Falls ich das Präsidium übernehmen kann, werde ich den Ausgleich mit allen suchen. Jedes Mitglied, das aktiv an unserer Zukunft mitarbeiten will, ist willkommen. Generell ist es mein Ziel, die Basis besser einzubinden. Dies stelle ich mir so vor, dass im Internet und im "Freidenker" vermehrt über die Aktivitäten des Vorstands berichtet und im Internet ein Forum für den offenen Ideenaustausch geschaffen wird. Staatskirchen verlieren Mitglieder, Freikirchen mit teils sehr fundamentalistischen Ansichten verzeichnen Zulauf. In Einkaufszentren, Flughäfen oder Bahnhöfen werden wieder Kapellen eingerichtet. Nun soll in verschiedenen Kantonen auch wieder ein obligatorisches Fach "Religion" eingeführt werden. Wir sehen, der Weg zum säkularen Staat ist noch weit, unsere Arbeit noch lange nicht erledigt. Hier sind wir mehr denn je gefragt, unsere humanistische Position einzubringen und den religiösen Morallehren die zukunftweisende humanistische Ethik entgegenzusetzen. Es ist an uns Freidenkern, den frustriert aus den Staatskirchen Tretenden eine solide, vernunftbasierte Alternative anzubieten, welche erfüllender ist, als jede anerzogene Moral. Humanistische Ethik entspringt dem eigenen freien Denken und fordert, sich selbst die Grenzen der eigenen Freiheit sinnvoll zu setzen. Wer sonst kann unserer Jugend mehr echte eigene Verantwortung und mehr Freiheit bieten? mw 4 FREIDENKER 5/07 ZP-Wahlen 2007 ... und ihre Visionen Kernthema der Freidenker Kernthema der FVS ist der Atheismus. Daher auch der Kampf für eine gesamt schweizerische Trennung von Staat und Kirche. Auch setzen sich die Freidenker dafür ein, dass eine agnostische Weltanschauung in der Gesellschaft besser etabliert wird, um mit dem Irrtum aufzuräumen, das Leben sei einzig mit dem bedingungslosen Glauben an einen Gott möglich. Es gibt immer wieder Stationen im Leben, welche viele Menschen feierlich begehen möchten. Die FVS bietet seit ihrem Bestehen nicht religiöse Abschiedsfeiern für Verstorbene an. Seit einigen Jahren werden auch konfessionsfreie Namensgebungen und Trauungen durchgeführt. Dass dies nicht nur für Mitglieder stattfand, ist ein erfreulicher Beweis dafür, dass sich ein Sinneswandel in der Gesellschaft vollzieht. Die FVS Mitglieder werden nicht mehr wie damals zur Gründungszeit bedroht oder gejagt. Ganz klar müssen wir jedoch das Faktum, dass ein konfessionsloses Leben verbunden mit ethischem Handeln möglich ist, immer noch verteidigen. Sylvia Steiner (*1973) ist in einer Freidenker-Familie aufgewachsen. Sie ist ausgebildete Detailhandelsund KV-Angestellte und arbeitet vollzeitlich im Controlling eines Verlages. Seit 1998 ist sie Mitglied des Zentralvorstandes der FVS und hat sich vor allem um das Ressort Soziales gekümmert. Sylvia Steiner ist verheiratet und lebt in Spreitenbach. Stefan Mauerhofer (*1966) ist Informatiker und arbeitet vollzeitlich bei einer Bank. Er ist in einer katholischen-evangelischen Familie in Grenchen aufgewachsen. 1983 ist er aus der Kirche ausgetreten und 1998 Mitglied der Grenchner Freidenker geworden. 2005 wurde er zum Präsidenten der Freidenker Grenchen gewählt. Stefan Mauerhofer ist verheiratet und lebt in Grenchen. Gedankenaustausch, sondern wir bieten Dienstleistungen (Familiendienst, Rituale...) an, welche man sonst nur bei Religionsgemeinschaften findet. Die Freidenker setzten sich immer für eine strikte Trennung von Kirche und Staat ein. Wir wären nicht sehr glaubwürdig, wenn wir als anerkannte Glaubensgemeinschaft in den Genuss von Privilegien kämen, welche wir immer bekämpft hatten. Die Freidenker sind keine Glaubensgemeinschaft, sondern eine Wertegemeinschaft. Was uns verbindet ist nicht der gemeinsame Glaube an irgendeine Gottheit, sondern die Einsicht, dass eine Gesellschaft nur auf der Basis von Wissen und Vernunft friedlich miteinander leben kann. Wir bekennen uns zu den Idealen der Aufklärung und versuchen, die Errungenschaften einer säkularen und humanistischen Gesellschaft zu bewahren und weiterzuentwickeln. Die Freidenker sind auch ein Verein. Bei Zusammenkünften und gemeinsamen Aktivitäten lernen wir uns gegenseitig kennen und schätzen. Ein aktives Vereinsleben fördert den Zusammenhalt und das Gemeinschaftsempfinden. Wie bei vielen anderen Vereinen gibt es auch bei uns eine kleine aktive Minderheit, auf welcher das Vereinsleben gründet. Die Freidenker sind politisch unabhängig. Die gesellschaftlichen Werte, welche wir vertreten, sind zu wichtig und zu allgemein, als das sie sich in ein links-rechts-Schema zwängen lassen. Unsere politische Ziele decken sich nicht mit den Zielen irgendeiner politischen Partei. Bei uns finden alle politischen Richtungen eine geistige Heimat. Das ist mit auch ein Grund, weshalb wir mit politischen Aussagen, welche nicht unsere Kernthemen betreffen, sehr vorsichtig sind. Wo sollen sich jetzt die Freidenker in der Gesellschaft positionieren? In erster Linie sind wir ein weltanschaulicher Verein, der die Position einer säkularen und humanistischen Gesellschaft vertritt und verteidigt. Wir sind aber noch mehr. Wir sind auch eine Wertegemeinschaft mit Ritualen wie Namensgebung und Abdankung. Wir sind eine echte Alternative zu den Kirchen und Glaubensgemeinschaften. Wir verzichten auf Privilegien wie Kirchensteuer. Wir treten selbstbewusst und bestimmt in Erscheinung. Wir finanzieren uns weiterhin mit Mitgliederbeiträgen und Spenden und nicht durch Steuern. Wir müssen uns in die Diskussion um gesellschaftliche Positionen einbringen, ohne jedoch politisch zu werden. Wir müssen uns auch um die gesellschaftliche Entwicklung bemühen, indem wir uns für die Schwachen und die Umwelt einsetzen, ohne jedoch dabei dogmatisch zu werden. Eine solche Position kommt einem Tanz auf Eiern gleich; und wir werden auch in Zukunft ein paar zerquetschen, aber wir werden stets bemüht sein uns, unsere Mitmenschen und unsere Ideale zu achten. s.s./s.m. FREIDENKER 5/07 Freidenker – Konfession, Verein oder Kirche? Die Verschiedenheit der Mitglieder macht ein Bekenntnis im Sinne einer Konfession unmöglich. Die Auffassungen und Auslegungen des Atheismus sind ebenso zahlreich wie die Mitglieder selbst. Was uns mehrheitlich verbindet, sind die Bestrebungen nach einer Trennung von Staat und Kirche. Und die Umsetzung der genannten Kernthemen. Wir sind Mitglieder in einem Verein, frei denkend nicht konfessionell. Bei der Positionierung der Freidenker in der Gesellschaft gibt es grundsätzlich zwei Extreme: Die Freidenker als Verein oder die Freidenker als staatlich anerkannte Glaubensgemeinschaft. Wir denken, die Soll-Position der Freidenker sollte irgendwo dazwischen liegen. Folgende Überlegungen spielen dabei eine Rolle: Die Freidenker sind mehr als nur ein Verein. Wir treffen uns nicht nur zum 5 Ex-Muslime "Wir haben abgeschworen" Weltweites Aufsehen hat die Kampagne "Wir haben abgeschworen!" des mit Unterstützung der Giordano Bruno-Stiftung in Deutschland ins Leben gerufenen Zentralrats der Ex-Muslime (ZdE) erregt. Internationale Radio- und Fernsehstationen berichteten darüber, und auch im Internet gibt es bereits Tausende von Seiten, die sich auf den ZdE beziehen. Viele Menschen fühlen sich davon angesprochen, dass die Ex-Muslime sich öffentlich zu säkularen Werten bekennen. Die Religions- und die Meinungsfreiheit zählen zu den fundamentalen Menschenrechten, die in Ländern mit islamischem Rechtsystem nicht in ausreichendem Masse gewährt werden. Innerhalb der muslimischen Glaubensgemeinschaft gilt der "Abfall vom Glauben" als Todsünde und wird entsprechend bestraft. Leider stellt der Abfall vom muslimischen Glauben auch in Deutschland ein Tabu dar. Dass es überhaupt "ExMuslime" (vor allem in der Gruppe der iranischen Dissidenten) hat sich kaum herumgesprochen. Das zeigt sich u.a. darin, dass in deutschen Medien islamkritische Autoren wie etwa Salman Rushdie, Taslima Nasreen oder Ibn Warraq absurderweise als "muslimische Intellektuelle" bezeichnet werden. (Man stelle sich vor, jemand würde im Gegenzug Friedrich Nietzsche, Bertrand Russell oder Karlheinz Deschner als "christliche Intellektuelle" charakterisieren!) Die Kampagne "Wir haben abgeschworen!" spielt auf die alte Kampagne der Frauenbewegung "Wir haben abgetrieben!" an. Wie damals müssen auch heute Selbstbestimmungsrechte erkämpft werden. Und wie damals stehen auch heute auf der Gegenseite religiöse Kräfte, die meinen, im Besitz "ewig gültiger, heiliger Wahrheiten" zu sein. Während das europäische Christentum, gegen dessen tradierte Werte die Frauenbewegung insbesondere ankämpfen musste, durch die harte Schule der Aufklärung gegangen ist und sich infolgedessen zivilere Umgangsformen angewöhnen musste, blieb der Islam trotz grossartiger Ansätze etwa im 9. und 10. Jahrhundert (beispielsweise in Gestalt des grossen ex-muslimischen Gelehrten AlRazi) von einer solchen "aufklärerischen Belästigung" weitgehend verschont. Der ZdE will dazu beitragen, dass sich dies nachhaltig ändert: "Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen!" Diese alte Losung der Aufklärung sollten alle Menschen beherzigen - gleich welcher Kultur sie entstammen... Dem Zentralrat der Ex-Muslime gehören Menschen an, die entweder den muslimischen Glauben aufgegeben haben oder die niemals Muslime waren, aber aufgrund ihrer Herkunft aus einem sog. "muslimischen Land" der "Gruppe der Muslime" zugerechnet werden. Viele von ihnen waren vor islamischen Machthabern in ihren Herkunftsländern geflohen. Der ZdE wehrt sich dagegen, dass muslimische Organisationen wie der Islamrat oder der Zentralrat der Muslime den Anspruch erheben, die Interessen der ImmigrantInnen in Deutschland vertreten zu können. Der ZdE fordert die deutsche Politik und Öffentlichkeit auf, die Augen dafür zu öffnen: dass die Menschenrechte unteilbar sind und somit auch für all jene Menschen gelten müssen, die in einer sog. "muslimischen Kultur" aufgewachsen sind, dass es auch in den sog. "muslimischen Ländern" zahlreiche Menschen gibt, die sich zu keinem religiösen Glauben, sondern zu den säkularen Werten von Humanismus und Aufklärung bekennen. Arzu Toker *1952 in Ostanatolien, lebt seit 1974 in Deutschland, ist Alleinerziehende von zwei Kindern, hat mehrere Initiativen, u.a. Kindergärten, Frauen und Medien-initiativen gegründet und engagiert sich für Menschenrechte und Kultur. Arzu Toker arbeitet als Schriftstellerin und Supervisorin und betreibt Kleinkunst in Köln. Als Erzählerin trat sie auch am Schauspielhaus Basel mit ihrem Programm "Der Euphrat fliesst in den Rhein" auf. Auf der Gründungsversammlung des Zentralrats der Ex-Muslime im Januar 2007 wurde sie zur stellvertretenden Vorsitzenden gewählt. Im Herbst 2007 wird im Alibri Verlag das von ihr übersetzte und herausgegebene Werk "Frauen sind eure Äcker!" Frauen – Scharia – Islam erscheinen. Auf der Basis solcher aufklärerischhumanistischer Grundüberzeugungen setzt sich der Zentralrat der ExMuslime für die Durchsetzung der allgemeinen Menschenrechte, der Weltanschauungsfreiheit, der Trennung von Staat und Kirche/Religion/ Weltanschauung, die Förderung des vernunftgeleiteten Denkens und der Erziehung zur Toleranz in einem religionskundlichen, auf wissenschaftlichen Prinzipien beruhender Ethikunterricht. Der Zentralrat der Ex-Muslime betrachtet mit grosser Sorge, dass die deutsche Justiz und Politik zunehmend den Schutz der Grundrechte in sein Gegenteil verkehren. Da der Islam in seiner konsequenten Form mit diversen Artikeln des Grundgesetzes kollidiert, kann er nicht den vollen Schutz des Grundgesetzes für sich in Anspruch nehmen. Der ZdE ruft die demokratische Öffentlichkeit dazu auf, die Errungenschaften der Moderne zu verteidigen und der Islamisierungsstrategie auf allen Ebenen offensiv entgegenzutreten. www.ex-muslime.de 6 FREIDENKER 5/07 Wolf Biermann *1936 Die Nachricht war auf allen christlichen Webseiten zu lesen: Liedermacher Biermann hält Gott für die bisher beste Erfindung der Menschheit. In ihm seien alle menschlichen Eigenschaften wie in einem Bild gebündelt. Das Gottesbild sei wie ein Geländer, an dem wir laufen könnten. Er bilde sich jedoch ein, ohne dieses Geländer laufen zu können, gab er der "Neuen Westfälischen" zu schreiben. Unglaublich, dass die guten Christen offenbar nicht genau gelesen haben: Gott sei eine "Erfindung" des Menschen, das bedeutet für uns Normalungläubige doch, dass es ihn eben gerade nicht gibt ... Frei nach Ludwig Feuerbach: "Der Mensch schuf Gott nach seinem Bilde." Aber, wie lautet denn Wolf Biermanns Antwort auf die Gretchenfrage, woran glaubt er denn? "Glauben muss man, denn wenn ich ehrlich bin, ich gebe es doch zu, bin ich auch ein gläubiger Mensch. Nur mein Glaube ist ein bisschen banaler, ich glaube an die Menschen. Danach dürfen Sie mich nicht tiefer fragen, denn dann würden Sie nach zwei Sätzen rauskriegen, dass dieser Glaube absurder ist als der Glaube an Gott". so seine Antwort in einem Interview im SPIEGEL (13.11.2006, zu seinem 70. Geburtstag). Biermann würdigte gegenüber der "Neuen Westfälischen" auch das Engagement der Christen in der ehemaligen DDR. Von seiner Mutter sei er vorher im Hochmut gegenüber Christen erzogen worden, erklärte er. Er sei jedoch in ein Land gekommen, in dem sie unterdrückt wurden. "Die Christen sind in so einem Land besonders tapfere, kluge, anständige Menschen", sagte er. Für ihn sei es egal, woran ein Mensch glaube. "Wichtig ist, wie er sich verhält". Der in Hamburg geborene Biermann siedelte 1953 als 16-Jähriger mit seiner Mutter in die DDR über. Der Liedermacher erhielt wegen seiner kritischen und scharfzüngigen Texte ab 1965 Auftrittsverbot. Während einer Tournee durch die Bundesrepublik erfolgte am 16. November 1976 die Ausbürgerung durch die DDR-Behörden. Biermann lebt und singt heute in Deutschland und Israel. FVS Schweiz Ausstellungen Glaubenssache Die Ausstellung "Glaubenssache" (siehe FREIDENKER 2/07) in Lenzburg wird verlängert. 20'000 Personen haben sie bisher besucht. 60% wählten die Tür der Gläubigen, 40% die Tür der Ungläubigen. Die meisten Besucherinnen und Besucher glauben nicht im traditionellen Sinn, gut die Hälfte betet selten bis nie. Trotzdem glauben die meisten zum Beispiel daran, dass das Leben nach dem Tod in irgendeiner Form weitergeht (87%). Wie dieses Leben aussieht, darüber aber gehen die Meinungen auseinander. Nur knapp die Hälfte glaubt an ein Paradies, weniger als zwanzig Prozent an die Hölle - wobei die Männer etwas häufiger an die Hölle glauben, dafür etwas weniger ans Paradies. Vielfältig erscheint auch das Gottesbild. Die meisten sehen in Gott eine Art Energie, die alles durchströmt (73%). Dieses Bild ergibt sich aus den Antworten, die die BesucherInnen mittels eines "Chips" an verschiedenen Fragestationen hinterlassen haben. Bis 28. Oktober 2007 Zeughausareal Lenzburg Mi - So: 10-17 Uhr, Do: bis 20 Uhr http://glaubenssache.stapferhaus.ch Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 12. 5., 16. 6, 18. 8, 20. 10., Bern DV 2007 Sonntag, 6. Mai 2007 10:00 Hotel Bern, Bern Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft Neuer Treffpunkt ab Mai 2007: Café "Spillmann", Eisengasse 1, Basel Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Montag, 14. Mai NEU: Nachmittagstreff 15:00 Freidenkerhaus, Weissensteinstr. 49 B NEU: Freidenker-Stamm 19:00 für Junge und Junggebliebene Restaurant "Hotel Bern" Strafen Alle zwei Minuten wird in der Schweiz gegen das Gesetz verstossen. Permanent werden Regeln verletzt. Vom Kinderzimmer bis zum Gerichtssaal stellt sich die Frage nach der sinnvollen Strafe. Die Antworten gehen auseinander. Zurück zur alten Strenge oder hin zu neuen Konzepten? Die Ausstellung liefert keine Straf-Rezepte. Sie führt die BesucherInnen auf eine Entdeckungsreise. Wie erlebt der Mann, der den Liebhaber seiner Frau erstach, sein Leben im Gefängnis? Was hält die vierzehnjährige Schülerin vom einmonatigen Handyverbot? Verschiedene Strafbiografien geben Einblick in die gesellschaftlichen Strafmechanismen und persönlichen Straferfahrungen. Aber auch die eigene Strafeinstellung wird geprüft. Bis 30. September 2007 Zeughaus, 9053 Teufen Di - So: 10 bis 17 Uhr www.strafen.ch St.Gallen Mittwoch, 9. Mai Freie Zusammenkunft Restaurant "Dufour" 10:00 Winterthur Mittwoch, 9. Mai 9:30 Tagesausflug Tierheim "Choli" in Saland, Mittagesssen, Metallwarenfabrik "Kuhn AG" in Rikon. Fahrt mit Privatautos ab Bahnhof Winterthur. Anmeldung bei Dünki: 052 222 98 94. Zürich Montag, 14. Mai 14.30 Freie Zusammenkunft Themen: Rapport DV in Bern Diskussion über den Vortrag vom 23. April von Dr. Satsih Joshi. Restaurant "Schweighof" Es sind alle herzlich eingeladen – auch Mitglieder anderer Sektionen. FREIDENKER 5/07 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 079 449 54 45 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel FVS Basel und Umgebung Postfach 260, 4010 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Basel Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich *auch Fax Präs.: H. Rutishauser 044 463 16 55* Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Bern Freidenker Bern, Postfach 831 3550 Langnau d.aellig@bluewin.ch Präsident: D. Aellig 079 449 54 45 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet tél. et fax 022 756 40 49 8 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen FVS Sektion Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Freidenker Postfach 3001-Bern Mittelland FVS Sektion Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. Imholz 079 751 41 38 Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 5/2007 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. St. Gallen FVS Regionalgruppe St. Gallen c/o S. Breitler Haldenweg 37, 9100 Herisau Kontakt: S. Breitler 071 351 29 81 Tessin/Ticino P.P./Journal CH-4002 Basel Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Waadt/Vaud Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 AZB