Presentazione
L’Associazione svizzera dei liberi pensatori ASLP promuove il libero pensiero in politica, nella società e al cospetto delle gerarchie religiose, e si batte contro dogmi, tabù e quant’altro ostacoli il libero confronto di idee. Rappresenta in Svizzera gli interessi delle persone non credenti e laiche.
Dichiarazione dei Liberi Pensatori 2008
Approvatata dall’assemblea dei delegati il 12 aprile 2008.
In tutto il mondo s’assiste a crescenti incursioni nella politica da parte delle chiese e di altri gruppi confessionali. Anche in Svizzera le religioni pesano sull’agenda corrente del governo, ad esempio attraverso nuove istituzioni quali il “Consiglio delle religioni”. Nel dibattito pubblico, gli esponenti delle chiese, in particolare quelle riconosciute dallo Stato, continuano a reclamare il ruolo esclusivo di depositarie di valori etici-morali. Le tensioni internazionali mostrano tuttavia che la religione organizzata il più delle volte è essa stessa parte di quei problemi che pretende di risolvere. Una netta separazione tra Stato e chiese rappresenta una premessa indispensabile per la convivenza civile e pacifica fra persone di ogni credo.
L’illuminismo resta un’opera incompiuta
Guardiamo con orgoglio e gratitudine alle persone, uomini e donne, che hanno fatto la storia dell’illuminismo, consapevoli che si tratta di un processo mai finito che va rielaborato e perseguito con tenacia da ogni generazione. Ci opponiamo con risolutezza al fanatismo religioso, all’ intolleranza e alla bigotteria, ad autoritarismi di qualunque provenienza, tutte tendenze che erodono la libertà e il potere democraticamente legittimato.
L’etica umanistica è una sfida continua
Ci ispiriamo all’illuminismo ed all’umanesimo. Quali liberi pensatori e libere pensatrici riconosciamo e ci ispiriamo alla dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948. Questi diritti sono universali, cioè validi nel loro insieme per ogni individuo e costituiscono la base della pacifica convivenza fra i popoli di tutto il mondo. Fra questi diritti rientrano il diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona, la libertà d’opinione e d’espressione, la libertà di religione ed il diritto alla parità di trattamento.
Libertà significa però anche responsabilità di fronte alla comunità. L’etica umanistica s’impernia sulla cosiddetta regola aurea, emersa e tramandata in molte culture: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te!” Secondo la moderna biologia evolutiva, l’”altruismo reciproco” avrebbe delle basi genetiche, in quanto garantirebbe la sopravvivenza della specie umana.
L’etica umanistica non offre valori assoluti, ma induce un atteggiamento di rispetto verso il prossimo, la comunità democratica e la natura. Valorizza le relazioni interpersonali, come pure tra individui e società nel rispetto della massima libertà del singolo. L’etica umanistica combina filosofia e scienza. Dipende dall’insieme delle conoscenze acquisite in un dato momento e di conseguenza muta col mutare dei tempi.
Consapevoli della
responsabilità di ognuno per la vita nella sua varietà, verso l’ambiente e tutte le generazioni future,
pur vivendo in un mondo profondamente ingiusto e disumano,
in nome di tutti coloro che si sono sacrificati per un mondo migliore,
decisi a difendere e diffondere le conquiste dell’illuminismo e dell’umanesimo
allo scopo di
costruire una società giusta, pacifica e umana,
profondamente convinti che ciò è possibile solo relativizzando le religioni,
i liberi pensatori e le libere pensatrici di tutta la Svizzera dichiarano:
È ora che le persone non religiose proclamino apertamente le loro convinzioni e facciano valere i loro diritti di cittadini, nello stato e nella società cui appartengono a pieno titolo!